Dallo Scriptorium Veronensis Ecclesiae passarono Dante e Petrarca, il figlio di Carlo Magno, Pipino e recentemente Papi e Presidenti della Repubblica. In questo 2017, “testimonial” della rinascita dell’istituzione è Ursicino, un amanuense che nel 517 ricopiò su pergamena, in bella grafia, le vite di San Paolo di Tebe e di San Martino di Tours, scritte da Sulpicio Severo nel IV secolo. Il Codice di Ursicino è giunto fino a noi in ottime condizioni, dopo 1500 anni esatti, compiuti lo scorso agosto.

La Biblioteca Capitolare di Verona è la più antica al mondo, tra quelle tuttora funzionanti, sottolinea il Prefetto ecclesiastico mons. Bruno Fasani. Il patrimonio che custodisce lascia letteralmente senza fiato: 1200 manoscritti, 245 incunaboli, 2500 cinquecentine, 2800 seicentine e altri 70 mila volumi. Tra essi, l’Evangeliarium purpureo, probabilmente quello sul quale giurò Teodorico quando venne incoronato Re; le Istituzioni del giurista romano Gaio del 172, trascritte nel 300. Poi De civitate dei di Sant’Agostino del 417, di cui alla Capitolare c’è una versione datata tra il 421 e il 26, che può essere considerato il primo messale di storia del cristianesimo, contro il paganesimo. Quattro Vangeli risalenti a prima della fine del 400, scritti interamente in oro e argento, con il placet dell’Imperatore di Costantinopoli; il famoso Indovinello veronese del sec. VIII, testimone del passaggio della lingua dal latino al volgare; l’Iconografia Rateriana del sec. XVIII; corali del 1350 con miniature preziosissime e tanto, tanto altro. Un tesoro fragile, scampato al terremoto e alla peste, ai saccheggi napoleonici, all’alluvione del 1882 e alle bombe della seconda Guerra mondiale. Non è tutto, perché annessa alla Biblioteca vi è una pinacoteca, vi sono antichi macchinari per la stampa e strumenti musicali. Una ricchezza inestimabile nel cuore di Verona, sconosciuta ai più.
Ora la Capitolare si accinge a compiere un grande passo avanti, a rapportarsi al terzo millennio grazie a un restyling focalizzato soprattutto sulla conoscenza e sulla divulgazione. Ai suoi “angeli custodi” volontari, si affianca Fondazione Discanto con uno staff di professionisti specializzati in management culturale, partecipazione a bandi europei e ricerca fondi alternativi, come spiega la Dott.ssa Caterina Lorenzetti. La prima iniziativa messa in atto, si rivolge in maniera diretta alla comunità, invitando tutti a partecipare a un sogno. È aperta la campagna di crowdfunding “I tesori nascosti della Biblioteca più antica al mondo, la Capitolare di Verona”, che si protrarrà fino al 31 dicembre 2017 e alla quale è possibile contribuire accedendo al sito www.capitolareverona.it.

Dell’iniziativa, Fondazione Discanto è capofila assieme alla piattaforma Avviamoci, alla società di editoria Scripta; gli sponsor tecnici Entiria, che sta realizzando il nuovo sito internet, Italpollina e Studio Protecno; main partner Comune di Verona e Accademia Discanto. Le donazioni vanno interamente e in via diretta alla Biblioteca e sono totalmente detraibili. È un nostro dovere non solo conservare i beni culturali, ma anche valorizzarli, afferma l’assessore alla cultura del Comune Dott.ssa Francesca Briani. Uno dei primi obiettivi è rendere la Capitolare fruibile a chiunque, abbattendo le barriere architettoniche e curando la messa in sicurezza degli impianti. In seguito, si vuole adeguare la sala consultazione e ricavare tre aree interconnesse: una dedicata a mostre ed esposizioni temporanee; una a scopo educativo didattico per studenti; la terza riservata al “museo digitale e interattivo”, da tenere costantemente aggiornato. Il sogno nel cassetto è creare un laboratorio internazionale di restauro della carta, completare la catalogazione dei circa 100 mila libri, digitalizzare i manoscritti per renderli consultabili senza danneggiarli. E ben vengano i suggerimenti. Il crowdfunding è lo start up del progetto che proseguirà nel 2018 – Anno Europeo del Patrimonio Culturale – e che intende attirare visitatori italiani e da ogni parte del mondo. Il 30 settembre, in Piazza Bra alle ore 10, avrà luogo un flash mob per creare, tutti assieme, la scritta “We  ❤️ Capitolare”. Domenica 8 ottobre – Giornata Nazionale Famiglie al Museo – gli stakeholder racconteranno a bambini e genitori la storia di un antico rotolo ebraico e del suo eroico salvataggio durante l’ultimo conflitto bellico. L’iniziativa darà il via a una serie di visite guidate domenicali che proseguiranno fino alla fine del 2017.
Questi sono i primi passi di un percorso ambizioso, che mira a raccogliere almeno 330.000 Euro tramite donazioni, sponsorizzazioni e iniziative, e che intende garantire alla Capitolare una gestione manageriale e farne un luogo vivo in ogni momento dell’anno.

Vieni, dona, dai la tua idea.

A.M.

Biblioteca Capitolare Verona – Fondazione Discanto
Tel. 045 8538071 Cell. +39 349 6862598

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