La proposta teatrale nella città di Verona si arricchisce della rassegna “L’altro Teatro”, ospitata al Camploy per il quattordicesimo anno. In tutto diciotto titoli di prosa e danza, dal 1° dicembre 2017 al 10 maggio 2018. Il cartellone è organizzato dal Comune di Verona in collaborazione con il Circuito Teatrale Regionale Arteven, con Ersilia Cooperativa e con EXP – Are We Human, piattaforma nata dall’esperienza di Interzona. Il responsabile artistico Gianpaolo Savorelli spiega che «L’Altro Teatro si è attestato come punto di riferimento relativamente ai linguaggi del contemporaneo. Grandi personaggi del teatro di ricerca italiano, affiancati da giovani compagnie emergenti, hanno calcato in questi anni il palcoscenico del Camploy. Qui, sono andati in scena oltre centodieci spettacoli tra i più innovativi nel panorama nazionale».

A inaugurare la sezione Prosa in abbonamento, il 1° dicembre con “Talking heads II”, è Michela Cescon, che sotto la regia di Valter Malosti sceglie tre monologhi inediti per l’Italia (“Miss Fozzard trova i suoi piedi”, “Cane da giardino” e “Notti nei giardini di Spagna”) fra quelli che il drammaturgo britannico Alan Bennett, ora ottantatreenne, scrisse negli anni ‘80 per la BBC: commedie noir dalla dissacrante ironia. “Paradiso” è la proposta dei pluripremiati Babilonia Teatri assieme a ZeroFavole, che il 14 dicembre chiudono la trilogia dantesca dando voce ai ragazzi che vivono in una comunità per minori in affido ai servizi sociali e le cui vite incarnano l’idea di un Paradiso negato. Il 25 gennaio Sonia Bergamasco, accompagnata dal percussionista Rodolfo Rossi e dal quartetto vocale Faraualla, è protagonista di “L’uomo seme”, tratto dall’omonimo romanzo autobiografico che Violette Ailhaud scrisse nel 1919, e che proietta in un villaggio francese di montagna all’indomani della Grande Guerra, dove tutti gli uomini erano morti e le donne strinsero l’incredibile patto di dividersi il primo maschio che fosse arrivato. Il 2 febbraio Nuovo Teatro Sanità propone “La paranza dei bambini”, tratto dal libro di Roberto Saviano incentrato su quindicenni affiliati alla camorra che, armati, seminano il terrore in sella ai loro scooter. Il 16 febbraio Ermanna Montanari è “Maryam”, la Madre di Gesù, nel Corano definita “la veritiera”, che uscita dalla grotta di Nazareth trova a invocarla le donne palestinesi, pronte a condividere con lei il dolore per la morte del figlio. Il 2 marzo Emma Dante mette in scena “La scortecata” tratto da una delle cinquanta fiabe del capolavoro seicentesco di Giambattista Basile “Lo cunto de li cunti” noto anche come “Pentamerone”. Vitaliano Trevisan attinge a Shakespeare per “Macbeth?”, il 15 marzo, con Patricia Zanco, Francesca Botti, Beatrice Niero a lavorare sul caos, sull’incapacità di Macbeth, preda dei deliri della mente, di dominare il reale e di comprenderlo. “Cassandra site specific” di e con Elisabetta Pozzi, il 12 aprile, si ispira al mito antico e moderno, da Omero, Euripide e Seneca a Christa Wolf, Szymborska e Ritsos.

La Prosa fuori abbonamento ha inizio il 19 gennaio con “Magari faccio un salto”, in cui una giovane donna, interpretata da Chiara Mascalzoni, mette il piede su una mina e poi passa l’intera vita tra visite di autorità e di persone comuni, ognuno portatore di una verità, di un modo diverso di vedere la “mina” che ci tiene inchiodati ai vincoli della società contemporanea. Il 22 febbraio “Cavalieri senza paura” riassume le esperienze laboratoriali dei veronesi Roberto Totola e Marina Furlani. Il 13 aprile il Teatro Stabile di Napoli e il Teatro Out Off presentano “Signorina Else”, testo scritto nel 1942 da Arthur Schnitzler in cui una giovane donna incarna le incertezze della società mitteleuropea tra le due guerre mondiali. Vitaliano Trevisan ha recentemente vinto il premio Riccione per il teatro e “Solo Rh”, in scena il 10 maggio, è un monologo che racconta la storia di un omicidio, in cui la vittima è in realtà un carnefice.

A inaugurare Danza in abbonamento il 23 febbraio, è il Balletto di Roma con “Giulietta e Romeo” di Prokof’ev; il coreografo Fabrizio Monteverde inverte l’ordine del titolo e colloca la vicenda in nell’Italia del Sud reduce da una guerra e alle soglie di una rivoluzione. Segue, il 6 aprile, Zappalà Danza in “Patria”, terza tappa del progetto Sudvirus del 2013 che rilegge i concetti di globalizzazione e immigrazione. Ersiliadanza propone, il 5 maggio, “Felicità interna lorda”, dove due donne e due uomini s’interrogano, s’illudono, s’incoraggiano nella ricerca di una felicità senza nome.

Apre la Danza fuori abbonamento, il 14 febbraio, “Parole senza pietà”, progetto formativo-performativo sullo studio dei proverbi africani intesi come fonte di trasmissione della saggezza orale, in collaborazione con il Museo Africano-Fondazione Nigrizia. Il 1° marzo Naturalis Labor inneggia alla grazia che pare estranea al presente di “Con me cadi”. Infine, il 16 marzo, LPP Project invita a “Roommates” (Coinquilini) performance di teatro-danza che indaga le relazioni createsi tra quattro ragazzi all’interno di un appartamento; contemporaneamente Damiano Bigi, danzatore del Wuppertal Tanztheater, è in lotta con sé stesso in “Ciudadela”.

Maria Fleurent

Info Teatro Camploy, via Cantarane 32  tel. 0458008184-0458009549

www.laltroteatro.comune.verona.it

Prevendita tramite circuito Geticket (numero verde sportelli Unicredit Banca abilitati 800323285) e Call Center (tel. 848002008). Biglietti on line su www.geticket.it e su www.arteven.it. Servizio biglietteria anche presso Box Office (via Pallone 16 tel. 0458011154, www.boxofficelive.it) e al Teatro Camploy dalle ore 20.00 nei giorni di rappresentazione. Abbonamenti in vendita solo in teatro e presso Box Office.

Il Comune di Verona ha sottoscritto il Manifesto dei Teatri accessibili, e rende più semplice la partecipazione del pubblico con disabilità, applicando tariffe agevolate.