Un festival unico, una “cartolina comunicativa” organizzata dall’Associazione Montagna Italia in collaborazione con il Club Alpino Italiano. Il “Festival delle Alpi e delle montagna italiane” si dirama in ogni parte della Penisola, in quelle località che organizzano manifestazioni legate a vario titolo al tema della montagna, poi riunite in un solo calendario per facilitare la comunicazione e la fruizione. L’ottava edizione 2018 presenta un cartellone di oltre centoquaranta eventi nel corso di un week end, il 7 e 8 luglio 2018, svolti in contemporanea in molte Regioni italiane, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, coinvolgendo province, sezioni e sottosezioni CAI, comuni, proloco, enti e associazioni. A seguito dell’interessamento dei Consolati, si aggiungono alcuni luoghi degli Stati confinanti, con appuntamenti indetti nel medesimo fine settimana.
La parte del leone la fanno le escursioni, diurne e notturne. Passeggiate a piedi ad esempio nella provincia di Arezzo alle sorgenti dell’Arno assieme a Dante, o trekking in biciletta, come nella riserva integrale patrimonio dell’umanità di Sasso Fratino in provincia di Forlì-Cesena. O ancora usando mezzi come il quad, la canoa, il parapendio o la mongolfiera, cosa che avviene nei pressi di Aosta. Ci si spinge alla scoperta dei rifugi e dei paesi montani, delle loro genti e delle caratteristiche legate alle tradizioni, come quelle delle Valli di Lanzo vicino Torino, o al folklore della fiera di Pedara a Catania.
Agricoltura ed enogastronomia trovano declinazioni inusuali e si può imparare l’arte dello sciroppo di rose in Valle Scrivia o partecipare a una cena rinascimentale nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-emiliano; ma ci sono anche aperture di osservatori astronomici, come quello di Cima Rest in provincia di Brescia.
C’è attenzione alla valorizzazione della natura, dell’ambiente boschivo e della biodiversità, all’insegna di un turismo ecocompatibile in molti siti, tra i quali la bergamasca Val di Scalve, in connubio con l’offerta culturale. Molte sono infatti le proposte a tema storico- artistico, capaci di attirare fruitori da tutta Europa, con la visita a pievi e chiese, come quelle della Valle Veddasca Graglio in provincia di Varese. Accolgono i visitatori il santuario Madonna del Perello a Selvino e il santuario della ss.Trinità di Casnigo in Val Gandino sopra Bergamo, dove la chiesa Montecroce risuona delle più belle arie d’opera. Gli antichi manieri invitano a scoprire le loro bellezze artistiche e architettoniche, come il Castello di Pietra di Vobbia, nel parco dell’Antola di Genova.
Gli amanti delle rappresentazioni teatrali possono recarsi Coazze in Piemonte, luogo dove si svolge anche uno dei tanti concerti in quota, che sono proposti pure a Valgioie. Nella provincia di Genova la musica classica si unisce a un reading di poesia, nel chiostro del Convento degli Agostiniani di Montebruno. Le note risuonano al rifugio Parpinasca in val d’Ossola, al rifugio Grassi in provincia di Bergamo, e in Trentino in Val di Fassa e al rifugio Rosetta di San Martino di Castrozza.
Tra le mostre una di pittura, accompagnata da performance, si apre alla Certosa di Monte Benedetto sulle pendici torinesi, mentre fotografie scattate in Cambogia e Vietnam sono esposte al rifugio Marco Balicco nella foresta lombarda dell’Azzaredo. Invece il rifugio Tissi al Civetta, in provincia di Belluno accoglie al suo esterno un’installazione di pannelli artistici.

 

Maria Fleurent

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