Importanti coproduzioni italiane e internazionali, i migliori interpreti d’oggi e una tournée in Giappone. La Stagione d’Opera 2019 del Teatro Comunale di Bologna presenta undici titoli e sei nuovi allestimenti, con un’offerta ampliata rispetto all’anno precedente.
Sarà “Il trovatore” di Giuseppe Verdi (22-29 gennaio), firmato da uno dei registi più conosciuti al mondo, il texano Robert Wilson, ad inaugurare la Stagione Lirica 2019 del TCBO con un nuovo allestimento realizzato in assonanza con il Festival Verdi di Parma, che alcuni mesi prima lo presenterà nella versione francese del 1857 con il titolo Le Trouvère. Sul podio il direttore di fama internazionale Pinchas Steinberg; tra gli interpreti principali Riccardo Massi, Guanqun Yu, Dario Solari, Nino Surguladze e Marco Spotti. Il celebre atto unico di Richard Strauss composto sull’omonima tragedia di Oscar Wilde, “Salome” (15-20 febbraio), sarà ripreso nell’allestimento firmato da Gabriele Lavia e coprodotto con il Teatro Verdi di Trieste. Alla guida di un cast di specialisti del repertorio quali Ausrine Stundyte, Tuomas Pursio, Ian Storey e Doris Soffel, una bacchetta fra le più acclamate della sua generazione, Juraj Valčuha (Premio Abbiati 2018).
Il cartellone proseguirà con una nuova produzione tutta italiana de “Il barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini (17-28 marzo), diretta da Federico Santi e ideata dal poliedrico regista Federico Grazzini. Tra i protagonisti Antonino Siragusa, Marco Filippo Romano, Cecilia Molinari, Serena Malfi e Roberto De Candia. In concomitanza con le recite del Barbiere, tornerà nella Sala Bibiena una delle produzioni che ha fatto più parlare nelle ultime stagioni bolognesi: il “Rigoletto” di Giuseppe Verdi (19-30 marzo) firmato da Alessio Pizzech, regista diviso fra prosa e lirica. La direzione sarà affidata a Matteo Beltrami, mentre sul palco interpreteranno i ruoli principali Alberto Gazale, Stefan Pop, Desirée Rancatore, Lara Lagni, Anastasia Boldyreva e Abramo Rosalen. Entrambi i titoli saranno proposti in Giappone per la tournée in programma dal 10 al 27 giugno.
Seguirà “La traviata” (28 aprile-8 maggio), una coproduzione con il Teatro Regio di Parma vista in chiave contemporanea dal giovane regista Andrea Bernard (vincitore del European Opera Directing Prize nel 2017). Lo spettacolo sarà diretto da Renato Palumbo, con interpreti di rilievo quali Mariangela Sicilia, Francesco Castoro e Simone Del Savio. La grande incompiuta del Novecento, “Turandot” di Giacomo Puccini (28 maggio-7 giugno) sarà presentata nella nuova produzione di Fabio Cherstich, diretta da Valerio Galli, coprodotta con il Teatro Massimo di Palermo. Interprete nel ruolo del titolo Hui He, accanto a voci di fama internazionale come Gregory Kunde, Mariangela Sicilia, In Sung Sim. Particolarmente atteso l’apparato scenico predisposto dai visual artists AES+F, collettivo russo composto dagli architetti concettuali Tatiana Arzamasova e Lev Evzovich, dal grafico editoriale e pubblicitario Evgeny Svyatsky e dal fotografo di moda Vladimir Fridkes.
Tornerà in scena a dieci anni dal debutto al TCBO il musical dell’americano Stephen Sondheim su libretto di Hugh Wheeler, “Sweeney Todd” (19-23 giugno), conosciuto dal grande pubblico anche grazie al film di Tim Burton con Johnny Depp. Verrà riproposta la versione di Rosetta Cucchi realizzata in collaborazione con BSMT Productions. Sul podio uno specialista del genere come Stefano Squarzina; sul palco un cast di giovani interpreti provenienti dalla Bernstein School of Musical Theater diretta da Shawna Farrell. “L’Italiana in Algeri “(9-14 luglio), darà vita al nuovo allestimento del TCBO diretto da Nikolas Nägele con la regia di Giorgia Guerra, realizzato in coproduzione con l’Auditorio de Tenerife nell’ambito del progetto “Opera Next”, giunto al suo quinto anno.. In scena, i talentuosi interpreti provenienti dalla Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna e dalla Escuela de la Ópera de Tenerife.
Il “Fidelio” (10-16 novembre) rappresenta l’unica prova operistica compiuta di Ludwig van Beethoven. Nella nuova versione di Georges Delnon, coprodotta con la Staatsoper di Amburgo, l’opera approderà per la prima volta in Italia a Bologna, al Teatro Comunale, con la direzione dell’israeliano Asher Fisch e le voci di Lucio Gallo, Erin Caves, Emily Magee, Ruth Iniesta, Petri Lindroos e Sascha Emanuel Kramer.
Infine, due registe per un solo direttore nel dittico formato da “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni e “Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo (15-22 dicembre), interpretato dal direttore d’orchestra francese Frédéric Chaslin. La sanguigna e appassionata Cavalleria, con la regia di Emma Dante sarà abbinata a una nuova produzione in prima italiana dell’altro titolo-manifesto del verismo, Pagliacci, coprodotto con il Grand-Théâtre de Genève e firmato da Serena Sinigaglia. Nel primo titolo saranno protagonisti Veronica Simeoni, Roberto Aronica e Dalibor Jenis, mentre nel secondo Carmela Remigio, Stefano La Colla e, ancora, Dalibor Jenis.

C.S.M.

Contributi fotografici: Rocco Casaluci, Bepi Caroli, Carole Parodi.

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