È stata annunciata la VI edizione del Festival della Bellezza di Verona, che si afferma tra le principali manifestazioni nazionali con grandi ospiti in eventi esclusivi. Il programma è stato ampliato a ventotto appuntamenti in alcuni dei più prestigiosi teatri storici italiani. In scena dal 28 maggio al 16 giugno, più un evento in Arena il 26 agosto, in base ai risultati registrati lo scorso anno si prevedono oltre 50.000 presenze di pubblico.
L’anima e le forme è il tema di questa nuova edizione, che fa riferimento all’omonimo testo di György Lukács sulle forme del rapporto tra uomo e assoluto. Gli appuntamenti proposti a Verona – al Teatro Romano e al Giardino Giusti, più due singole date al Teatro Filarmonico e in Arena – seguono il filo rosso di un’indagine sulla rappresentazione artistica dello spirito nelle sue varie espressioni, la musica, la letteratura, la filosofia, la pittura, il teatro, il cinema.

Martedì 28 maggio al Teatro Romano di Verona (ore 21.30), un evento unico con protagonista Emir Kusturica apre la manifestazione ispirata a Dante, Mozart e Shakespeare. “L’estro poetico dell’anima underground” è il titolo dell’incontro con uno dei più originali e celebrati registi della storia del cinema europeo, autore di opere surreali e grottesche con graffianti spunti satirici e memorabili colonne sonore, premiate con la Palma d’oro a Cannes e il Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia. Racconti e riflessioni si intrecciano alle proiezioni di sequenze tratte da alcuni dei suoi capolavori. Dialoga con Emir Kusturica, Alessandra Zecchini. N.B. Data rinviata causa avverse previsioni meteo
Il 29 maggio al Teatro Romano con una riflessione sull’amore passione nell’Inferno dantesco con Massimo Cacciari e Giancarlo Gianninie si chiude all’Arena il 26 agosto con la prima mondiale del balletto Romeo & Giulietta di Prokofiev con Sergei Polunin.

Giovedì 30 maggio al Teatro Romano Nicola Piovani, a vent’anni dall’Oscar per La vita è bella, è protagonista di un evento speciale. Con la sua proverbiale eleganza, Piovani al pianoforte, accompagnato da un ensemble, ripercorre le memorabili musiche di una carriera tra le più eclatanti a livello mondiale, caratterizzate da uno stile inconfondibile, di grande immediatezza, inventiva, ritmo e sensibilità musicale. Un viaggio attraverso alcune delle più significative tappe della nostra musica contemporanea, con opere riarrangiate per l’occasione e video di film e spettacoli a integrare il racconto musicale.

Il legame tra poesia e musica si snoda in tutti gli appuntamenti musicali: dal concerto-reading di Patti Smith, che connette rock e simbolismo, ai versi di Leonard Cohen nel gioco sacro dell’eros interpretati da Marco Ongaro; mentre Morgan propone dopo molti anni alcune sue hit dall’album Canzoni dell’appartamento insieme a canzoni di grandi artisti, come i Pink Floyd, David Bowie, i Queen; Vinicio Capossela presenta un concerto ideato per il festival sugli incantamenti della Bellezza. Lo spirito classico della musica è invece espresso dal prodigio undicenne Alexandra Dovgan con la sua interpretazione dei preludi di Chopin.
L’espressione multiforme dell’anima trova un punto di raccordo nell’arte cinematografica legata alla letteratura, al teatro, alla musica.

Alessio Boni racconta la messa in scena dei protagonisti di capolavori letterari. I due più visionari maestri del cinema vengono raccontati in loro vicende emblematiche: Federico Buffa porta in scena l’epopea di 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick, punto di svolta nella rappresentazione del rapporto tra l’uomo e il cosmo, Andrea De Carlo narra lo stile e la personalità di Federico Fellini e la loro collaborazione. Il cinema d’autore italiano è raccontato da due grandi protagonisti: Matteo Garrone parla di come prende forma artistica una storia di cronaca o letteraria, Laura Morante delle sue esperienze di musa e interprete per grandi registi in film divenuti cult movie.

L’indagine sull’anima conduce anche all’incontro dei due più grandi ed enigmatici eroi letterari: Massimo Recalcati riflette sulla figura di Gesù, Fabrizio Gifuni su quella di Amleto. Oltre ai capolavori di Shakespeare e Dante, il festival affronta anche l’altra somma architettura letteraria dello spirito, la Recherche di Marcel Proust, attraverso la sagace critica di Alessandro Piperno; in connessione col senso dello snobismo in Proust, sono proposti due appuntamenti sul dandismo e la vita che imita l’arte: Vinicio Capossela racconta le gesta e la sensibilità di Oscar Wilde, Giordano Bruno Guerri quelle di Gabriele D’Annunzio.
Sulla genesi dell’anima e i suoi equivoci è prevista una riflessione filosofica di Umberto Galimberti; invece Giuliano Ferrara narra la versione aristocratica dello spirito ai tempi dell’Ancien Régime; Arturo Brachetti racconta il rapporto tra personalità e trasformazione.
L’arte è come sempre protagonista di riflessioni intorno alla Bellezza. Vittorio Sgarbi porta in scena il suo spettacolo su Raffaello in prima nazionale, Melania Mazzucco analizza l’immagine della metafisica dal Beato Angelico a Paul Klee.

Philippe Daverio “Ambasciatore della Bellezza”. In questa edizione il festival ha anche un suo ambasciatore che per la prima volta porta il festival oltre le mura di Verona proponendo riflessioni connesse a quattro teatri storici di grande tradizione artistica. Al Teatro Romano di Verona racconta un artista emblematico per il tema dell’edizione, Piero della Francesca e le sue geometrie dell’anima; al Teatro Olimpico di Vicenza il significato dell’architettura di Palladio e lo spirito delle forme; al Teatro Bibiena di Mantova una corrispondenza tra gli enfant prodige Mantegna e Mozart, superstar della loro epoca; al Teatro del Vittoriale a Gardone Rivierail sex appeal dell’arte con riferimenti alla Belle Époque.
Con eventi ideati in format teatrale, concerti e spettacoli unici o in prima nazionale, il Festival della Bellezza è oggi un unicum nel panorama culturale italiano.
Promosso dal Comune di Verona, è organizzato dall’associazione Idem, con la direzione artistica di Alcide Marchioro.

C.S.M.
Fonte: Comunicazione Festival della Bellezza

La foto di Kusturica è di Ragan Teodorovic Zeko

FESTIVAL DELLA BELLEZZA
28 maggio – 16 giugno 2019

Il programma completo del festival è disponibile sul sito www.festivalbellezza.it.

Al Teatro Romano:
28 maggio Emir Kusturica RINVIATO CAUSA PREVISIONI METEO
29 maggio Massimo Cacciari – Giancarlo Giannini
30 maggio Nicola Piovani
30 maggio Michael Nymann ANNULLATO
31 maggio Alessio Boni
1 giugno Paola Turci
2 giugno Fabrizio Gifuni
3 giugno Laura Morante
4 giugno Federico Buffa
5 giugno Vittorio Sgarbi
6 giugno Umberto Galimberti
7 giugno Massimo Recalcati
8 giugno Vinicio Capossela
9 giugno Giuliano Ferrara
10 giugno Philippe Daverio
11 giugno Patti Smith
12 giugno Arturo Brachetti
13 giugno Morgan
14 giugno Matteo Garrone

Al Giardino Giusti:
7 giugno Vinicio Capossela
9 giugno Marco Ongaro
10 giugno Giordano Bruno Guerri
14 giugno Alessandro Piperno
15 giugno Melania Mazzucco
16 giugno Andrea De Carlo

Al Teatro Filarmonico:
16 giugno Alexandra Dovgan

Al Teatro Olimpico di Vicenza:
11 giugno Philippe Daverio

Al Teatro Bibiena di Mantova:
12 giugno Philippe Daverio

Al Teatro del Vittoriale a Gardone Riviera:
15 giugno Philippe Daverio

All’Arena di Verona:
26 agosto Sergei Polunin

ANNULLAMENTO SPETTACOLO
International Music and Arts, il Festival della Bellezza e Michael Nyman sono spiacenti di dover comunicare che, a causa di problemi legati alla produzione, il concerto previsto per giovedì 30 maggio al Teatro Romano di Verona è stato annullato. L’evento non verrà recuperato. Chi avesse già acquistato i biglietti tramite i circuiti di prevendita autorizzati (Ticketone e Geticket, online ed offline), potrà chiederne il rimborso presso il punto vendita d’acquisto entro e non oltre il 31 maggio 2019.

www.internationalmusic.it – 059.64468

Sergei Polunin in Romeo e Giulietta
Prima mondiale all’Arena
per il Festival della Bellezza

Polunin ink e Show Beesin collaborazione con ATER (Associazione Teatrale Emilia-Romagna) e con il Festival della Bellezza presentano in prima mondiale “Romeo & Giulietta”, all’Arena di Verona il 26 agosto 2019, ore 21. Un cast di venti ballerini tra cui stelle di fama mondiale come Alina Cojocaru e Sergei Polunin, diretti dal pluri-premiato coreografo e ballerino Johan Kobborg (anche lui nel cast) racconterà, attraverso la danza, una delle più belle, tragiche e romantiche opere di William Shakespeare.
«È meraviglioso essere nella città di Verona – ha spiegato in conferenza stampa Sergei Polunin – è la mia terza volta qui. Il mio sogno è di portare avanti la danza e il lavoro delle compagnie, mi ci dedico da otto anni, ma per questo occorrono fondi e investimenti di tempo. Adoro l’Arena e realizzo un grande obiettivo attraverso questo spettacolo, che spero di portare in giro in tutto il mondo. Ha delle scenografie strabilianti e delle bellissime idee per i costumi. Sono davvero grato di avere questa opportunità e di poter lavorare assieme ad Alina Cojocaru. Non ho mai ballato prima Romeo e Giulietta e non pensavo di riuscire a farlo. Ma… eccoci qua».
Dal punto di vista coreografico, musicale e visivo, la creazione resta fedele alla tradizione del balletto classico e alla partitura musicale originale. Tuttavia, pur basandosi sul linguaggio della danza classica, il balletto avrà un aspetto vivace e contemporaneo incorporando una gestualità più moderna.
Nello straordinario scenario offerto dall’Arena di Verona, e nella città simbolo del capolavoro shakespeariano, di forte impatto saranno anche le scenografie firmate dall’artista canadese David Umemoto, scultore e visual artist.
Grazie ad un cast di eccezionali danzatori e ad uno staff creativo di prim’ordine, “Romeo & Giulietta” riporta in vita la tragedia shakespeariana musicata da Sergej Prokof’ev, con l’intenzione di raggiungere il cuore, non solo degli appassionati di balletto, ma anche di un pubblico meno esperto in materia.

L’evento si tiene in collaborazione con la VI edizione del Festival della Bellezza di Verona – I Maestri dello spirito, manifestazione ispirata proprio a Dante, Mozart e Shakespeare, punto di riferimento per riflessioni sulla bellezza espressa nell’opera di straordinari artisti, in scenari storici di grande suggestione architettonica e artistica.
«È un grande passo avanti per noi: l’obiettivo che ho sempre voluto raggiungere – afferma Sergei Polunin – cioè di produrre il balletto classico lontano dalle compagnie di balletto stabili; qui seguiamo le nostre regole e le nostre idee. Nel perseguire questo obiettivo voglio lavorare con Johan Kobborg. In lui vedo il coreografo che può rinnovare l’immagine e il futuro del balletto, pur mantenendolo classico, perché unisce in sé l’approccio moderno al rispetto per la tradizione. 
Essere qui all’Arena di Verona è fantastico! L’idea di essere all’aperto, sentirsi parte della natura, non esiste un posto altrettanto perfetto per esibirsi e comunicare con il pubblico. Verona è anche la città, la casa di Romeo e Giulietta e non vedo l’ora di danzare sulla partitura drammatica di Prokof’ev, per la prima volta qui a Verona».

«Il 26 agosto sarà l’apice di mesi di pura gioia creativa per me – spiga Johan Kobborg – e per la squadra che mi affiancherà in questa nuova produzione di un solo atto di Romeo e Giulietta.
Lavorare con artisti fenomenali quali Alina Cojocaru e Sergei Polunin ora al massimo delle loro potenzialità, in questo luogo iconico spettacolare e maestoso, l’Arena di Verona, è molto di più di una notte speciale: è l’opportunità di una vita e uno di quei momenti che noi come artisti spesso sogniamo che possano arrivare prima o poi. Mi sento fortunato di poter lavorare a fianco di David Umemoto, un artista che da tempo ammiro da lontano. Vedere che una sua creazione verrà alla luce qui all’Arena sarà di per sé un avvenimento prezioso. Collaborare da vicino con questo gruppo di artisti incredibili per portare in vita questa storia d’amore cruciale in una versione ad atto unico, come l’originale, sarà un’occasione unica per tutti noi e spero in uno spettacolo che commuoverà, toccherà da vicino e se necessario ricorderà al pubblico l’incredibile forza e bellezza di questa forma d’arte che è il balletto».«Quando avevo 19 anni – aggiunge Alina Cojocaru – ho incontrato per la prima volta Giulietta e ho trovato il mio Romeo. Un balletto molto speciale per me! Ora dopo alcuni anni e dopo avere interpretato quel ruolo in 5 diverse produzioni sono entusiasta di ritornare da lei ancora una volta. E in questa occasione nel modo più affascinante per un artista: una nuova creazione. Non vedo l’ora di lavorare e ballare di nuovo con Sergei e abbracciare tutte le scoperte e le novità a cui ci porterà la visione di Johan e il nostro lavoro insieme a lui. Avere l’Arena di Verona come prima casa per il debutto di questa produzione aumenta ancora di più la magia di questo momento.
Sono felicissima di tornare in Italia e interpretare la più grande delle storie d’amore in questo luogo meraviglioso».

C.S.
Fonte Ufficio stampa Festival della Bellezza

www.festivalbellezza.it