“Giorgione is back”. Con questo titolo provocatorio, Castelfranco Veneto 
borgo natale del grande e affascinante artista rinascimentale, per festeggiare i dieci anni dalla nascita del Museo Casa Giorgione, chiama a raccolta alcuni dei massimi studiosi in materia, proponendo tra maggio e giugno prossimi, tre conferenze su novità e stimolanti indagini relative al Maestro e alla sua opera, a partire dalla sensazionale notizia proveniente da oltre Oceano e che lo scorso mese ha fatto il giro del mondo, considerata subito centrale per la ricostruzione dell’enigmatica figura di Giorgione.

Il 3 maggio a Castelfranco c’è Jaynie Anderson la studiosa dell’Università di Melbourne in Australia che per la prima volta, dopo l’annuncio e la pubblicazione della notizia sulla rivista scientifica Burlington Magazine le scorse settimane, presenta pubblicamente le sue teorie su quella che lei considera una scoperta chiaramente riconducibile a Giorgione. Ovvero il ritrovamento, all’interno di un’edizione della Divina Commedia conservata all’Università di Sydney, di un’iscrizione che darebbe indicazioni insperate sull’età dell’artista al momento della sua morte prematura, sulla sua cultura e i suoi gusti; ma anche di un disegno a gesso rosso che pare proprio di mano del grande Maestro, di cui finora sono noti solo due altri disegni al mondo.
Ospite della città murata, ove sono conservati di Giorgione il bellissimo Fregio con le Arti liberali e la fondamentale Pala di Castelfranco, Jaynie Anderson – la cui sua monografia “Giorgione: The painter of Poetic Brevity” (1997) è considerata un caposaldo nell’ambito degli studi sul Maestro – ricostruisce le vicende dell’incunabolo di Sydney che, secondo la studiosa sarebbe appartenuto allo stesso artista.

La  tesi della Anderson – sviluppata anche in base ad attente indagini scientifiche effettuate sul volume e sul disegno – ha già scatenato i pareri favorevoli e contrari del mondo accademico ma, se confermata, potrebbe essere davvero un elemento cardine per la comprensione di un artista straordinariamente centrale nello sviluppo dell’arte del Rinascimento europeo, per quanto avvolto dal mistero e da mille interrogativi. 
Ad accompagnare la studiosa australiana nella conferenza del 3 maggio, intitolata “Giorgione lettore di Dante. L’incunabolo di Sydney” c’è anche Reinhold Christopher Mueller che, dopo il dottorato presso la Johns Hopkins University di Baltimore e l’insegnamento alla Università dell’Arizona, professore di storia medievale all’Università di Venezia è tra i più fini conoscitori del mondo rinascimentale.

Altri due sono gli appuntamenti in programma in questa rassegna di spessore, che vede protagonisti alcuni tra i più affermati “giorgionisti” nel panorama internazionale. Venerdì 31 maggio lo storico dell’arte Enrico Maria Dal Pozzolo, curatore per altro della grande esposizione sull’artista organizzata nel 2010 a Castelfranco Veneto, e Massimiliano Bassetti professore di paleografia latina, entrambi dell’Università di Verona, affronteranno le prime tracce scritte sulla vita e sull’attività di Giorgione, con riferimento in particolare a tre iscrizioni. Il 21 giugno invece Salvatore Settis – già direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa e ora presiedente del Consiglio Scientifico del Louvre – e Sergio Alcamo studioso di storia dell’arte medievale e moderna, si concentreranno sul più celebre capolavoro di Giorgione, con una conferenza dal titolo significativo “La Tempesta e la Salvezza”
Un confronto tra l’autore del libro “La verità celata” e il professor Settis, che ha formulato una delle più celebri interpretazioni dell’ambiguo dipinto di Giorgione.
Tutti gli incontri si terranno al Museo Casa Giorgione, alle ore 18.00.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.

C.S.
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GIORGIONE IS BACK
Analisi, riletture, nuove scoperte
3 maggio – 31 maggio – 21 giugno 2019

Museo Casa Giorgione
Piazza S. Liberale  
31033 Castelfranco Veneto (Tv)
tel. +39 0423 735626
info@museocasagiorgione.it

www.museocasagiorgione.it