È articolata come un viaggio, la personale Nespolo fuori dal corodedicata a Ugo Nespolo (nato in provincia di Biella nel 1941): racconta il percorso di un artista che nelle sue multiformi evoluzioni ha segnato tappe rilevanti nella storia dell’arte italiana. Esposte nell’Appartamento dei Principi a Palazzo reale di Milano, circa duecento opere rappresentano la ricerca creativa di Nespolo, il suo eclettismo e la sua particolare attenzione per i materiali: dal legno ai metalli, dalle ceramiche ai vetri.

Insofferente verso gli obblighi del conformismo creativo e critico, Nespolo ha dato vita a una figura d’artista assolutamente originale, e per questo “fuori dal coro”. I suoi primi lavori risalgono agli anni Sessanta e vengono presentati da Pierre Restany alla Galleria Schwarz di Milano, che annovera fra i suoi artisti Duchamp, Picabia, Schwitters, Arman e Baj: con quest’ultimo Nespolo fonda l’Istituto Patafisico Ticinese. Queste prime opere anticipano il movimento dell’Arte Povera fondato da Germano Celant, le cui prime mostre vedono infatti la partecipazione di Nespolo. Di questo periodo sono “Molotov”, “Condizionale”, “Power Violence”, “Radio”, “Semplicissimo” e molti lavori “Senza titolo”: assemblaggi ad alto tasso di creatività fatti di vimini, formica, legno, colle, acciaio, ferro e carta. Nasce in questi anni la tecnica dei “puzzles”, che del lavoro di Nespolo diventano ben presto la più riconoscibile cifra distintiva. L’artista ritaglia e rifila pezzi sagomati di legno, incastrati e fatti combaciare fra di loro per comporre figure dai contorni irregolari: tessere perlopiù monocromatiche, che danno vita alla combinazione di inedite policromie.

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Precoce è anche la passione di Nespolo per il cinema: l’artista dà vita, con Mario Schifano, al “Cinema degli Artisti”, ispirato al New American Cinema che conosce tramite Jonas Mekas, Warhol, Yōko Ono, P. Adams Sitney. Tra il 1967 e il 1968 realizza film come “Grazie Mamma Kodak”, “La galante avventura del cavaliere dal lieto volto”, “Le gote in fiamme”, “Neonmerzare”, “Buongiorno Michelangelo”, “Boettinbianchenero”, “Tucci-Ucci”, che hanno come protagonisti gli amici Enrico Baj, Lucio Fontana, Mario Merz, Michelangelo Pistoletto, Alighiero Boetti. A Milano, grazie a Fernanda Pivano, conosce anche i più significativi esponenti della beat generation, Jack Kerouac e Allen Ginsberg, che diventa il protagonista del film A. G. (1968).
A Parigi con Baj, Nespolo incontra Man Ray, che gli dà un testo da utilizzare per il film “Revolving Doors” del 1982.Quella del cinema è un’esperienza che dura negli anni, dando luogo a importanti retrospettive a lui dedicate da musei, gallerie, fondazioni ed istituzioni culturali in America, Europa e Asia; fino al Beaubourg di Parigi con la rassegna del 1984 intitolata “Le cinéma diagonal”, dove viene anche presentato, nel 2001, Film/a/To, sceneggiato e interpretato da Edoardo Sanguineti.
A Palazzo Reale sono esposti vari fotogrammi e straordinari manifesti di film, ideati e disegnati dall’artista anche per le proiezioni in musei internazionali quali Londra, Berlino, Bucarest, Shanghai.

Gli anni Settanta e Ottanta vedono Nespolo ampliare ancora la scelta dei materiali e di conseguenza innovare le forme dei suoi lavori: “Fuga in avanti” è uno stivale rovesciato in legno e cuoio; “Gentlemen’s Agreement” un divertente porta-cappelli; “Ipotesi dialettica” sono animali in cartapesta dipinta, ma anche fotografie dell’artista che salta nel vuoto, “Les mains pleines” una scultura in legno e alabastro, “Tranche de vie” un grande ventaglio in legno, madreperla e argento; “Nesporama”, un coloratissimo smalto su legno; “Adesso avete voi”, “Barbe posticce”, “Con i vostri mostri sacri” e “Grande conto”, acrilici su legno.
Tra il 1973 e il 1985 Nespolo è a New York dove si afferma la pop art, cui guarda con interesse, pur senza trascurare la tradizione delle avanguardie europee, dal Futurismo al Dada. Sono di questo periodo quadri come “Fuga da New York, Quando la città dorme”, “Soft New York” e la serie “Vetrine di New York”. Artista e uomo di cultura – è anche critico d’arte – Nespolo è profondamente contrario allo sprezzante isolarsi dell’artista e rivendica invece l’esigenza di “contaminarsi”, scendendo in mezzo alla gente e adattando l’arte alle sue esigenze, per farla entrare nei circuiti dell’esistenza quotidiana.
Di qui l’attenzione per il design e la pratica assidua di un’arte applicata, che ha portato Nespolo a cimentarsi nei settori più disparati, dall’abbigliamento all’arredamento, dalle copertine di libri e di dischi alla grafica pubblicitaria (le campagne dedicate a Campari e alla Richard Ginori di cui è stato il direttore artistico): fondamentale risulta la creazione di manifesti dedicati a importanti eventi culturali e sportivi, da Azzurra ai Mondiali di Calcio e al Giro d’Italia. Troviamo in mostra molti manufatti del genere, come i prototipi di mobili colorati, modelli di fontane pubbliche, set di tazzine e servizi di piatti per Renault e Richard Ginori, orologi Swatch, accendini Zippo, modelli di moto per BMW e Piaggio.

Ma Nespolo è stato anche autore di celebri scenografie e costumi per il teatro – come la “Turandot” di Busoni, il “Don Chisciotte” di Paisiello e l’”Elisir d’amore” di Donizetti, la “Butterfly” di Puccini – oltre a occuparsi del tour di Ivano Fossati nel 2000: in mostra si trovano vari bozzetti in modelli acrilici su legno e disegni a tecnica mista su carta.
Vi sono anche maioliche dipinte, acrilici e foglie oro su legno, un’enorme opera polimaterica “abitabile”, sculture in vetro, opere dedicate a temi chiave come i Numeri e le Lettere, bronzi dipinti e sculture in bronzo come “Lavorare, lavorare, lavorare, preferisco il rumore del mare,” di cui realizza nel 1999 una scultura alta 10 metri in acciaio dipinto per il Comune di San Benedetto del Tronto. E ancora opere realizzate con materiali preziosi in omaggio alla capacità esecutiva, libri d’artista stampati con prestigiosi editori e personalità della cultura letteraria, filosofica e scientifica.
Nespolo è stato protagonista di importanti mostre realizzate in tutto il mondo: da New York a Tokio, da Londra a Seoul, da Pechino a Mosca, sino a quella itinerante del 1997 nelle capitali del Sud America, in una ininterrotta e straordinaria esperienza di arte e vita.

C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Comune Milano

NESPOLO FUORI DAL CORO
6 luglio – 15 settembre 2019
Ingresso gratuito

Palazzo Reale, Milano
Piazza del Duomo, 12 – Milano
T:+39 02 884 45 181
E: c.mostre@comune.milano.it


www.palazzorealemilano.it