Un anno di cammino sul tracciato di una moderna Via della Seta, che nell’antichità congiungeva Venezia a Pechino e oggi unisce due popoli amici. Con una mostra fotografica sui siti Unesco italiani e cinesi, un forum e un concerto, alla presenza del Ministro per i Beni e per le Attività Culturali e per il Turismo Dario Franceschini, e del Ministro della Cultura e del Turismo della Repubblica Popolare Cinese Luo Shugang, si è inaugurato l’Anno della cultura e del turismo Italia Cina 2020. L’occasione coincide con il 50° anniversario dell’istituzione di rapporti diplomatici tra i due Paesi, ricorrenza, questa, che a Pechino si festeggerà il prossimo novembre, presente il Presidente Sergio Mattarella. Italia e Cina sono tra le poche Nazioni a riunire cultura e turismo sotto un unico Ministero e, assieme, annoverano 110 siti Unesco, 55 ciascuno, condividendo il primato mondiale. I due Ministri si sono dapprima incontrati al Collegio Romano, dove hanno concordato un programma di scambi culturali e rimarcato la necessità di una più attenta valorizzazione dei centri minori, mediante l’intensificazione degli «attrattori internazionali». Tra gli altri, un maggior numero di collegamenti aerei, con l’aggiunta di altri scali.

Nella sala Petrassi dell’auditorium del Parco della Musica si è tenuto il forum dal tema “La cooperazione internazionale nel settore turistico e culturale tra Italia e Cina: nuove prospettive”. Si sono affrontati argomenti quali la necessità di utilizzare la cultura per promuovere il turismo e viceversa, e la funzione che in quest’ottica rivestono i siti Unesco. Si è parlato di un turismo intelligente e innovativo, da attuarsi tenendo conto delle ultime tecnologie e dei moderni canali di comunicazione, uno su tutti internet, che hanno mutato abitudini e consumi e influenzano le prospettive sul futuro. La necessità attuale è di puntare su un turismo sostenibile, attuabile mettendo in atto strategie comuni di promozione e migliorando gli standard di accoglienza dei viaggiatori italiani in Cina e cinesi in Italia.

La giornata inaugurale romana ha fatto seguito a quella tenutasi a Pechino lo scorso 15 gennaio, cui aveva preso parte l’ambasciatore italiano Luca Ferrari. Il quale aveva rimarcato che questo anno non è un punto di arrivo ma di partenza, per portare a compimento le iniziative precedentemente avviate e che hanno intensificato i rapporti con la Cina, e per dar vita a relazioni virtuose che generino ulteriori frutti. L’anno della cultura Italia Cina, aveva concluso allora Ferrari, non è destinato solo ad avvicinare i popoli, ma a produrre incrementi economici e finanziari in entrambi i Paesi.

Quindi rapporti bilaterali e partnership, relazioni e cooperazioni, puntando al turismo culturale. Durante il 2020 si dipanerà un calendario che porterà eventi italiani in Cina e viceversa, con molteplici iniziative quali mostre, scambi tra musei, musica, cinema. Tra i prossimi appuntamenti, Franceschini ha ricordato quelli che interesseranno il museo provinciale dello Sichuan a Chengdu con una mostra su Leonardo da Vinci, il museo nazionale di Pechino con un focus sulla scultura antica promosso dal museo archeologico nazionale di Napoli, e un’altra mostra a Pechino che ripercorrerà i cinquant’anni del Comando tutela Patrimonio culturale. In Italia, tra le molte iniziative, una mostra sui guerrieri di terracotta del mausoleo di Quinshiguandi di Wi’an sarà alla Reggia di Caserta.

L’elenco si allunga leggendo il sito del Ministero degli Esteri, la Farnesina, che organizzerà alcuni eventi tramite l’ambasciata di Pechino, i consolati e gli istituti di cultura cinesi. Si preannunciano gli spettacoli e i corsi che il Piccolo Teatro di Milano porterà a Shanghai, Mistero Buffo che arriverà a Pechino grazie al Teatro Stabile di Torino, il progetto di restauro di Ritratto equestre dell’imperatore Qianlong di Giuseppe Castiglione. Inoltre rassegne cinematografiche, tra cui una in ricordo di Fellini, e la grande musica della Scala di Milano a Chengdu. Il palinsesto sarà pubblicizzato nelle fiere di settore cinesi. In Italia, si attiveranno molte città, tra cui Roma, Milano, Venezia, Firenze, Napoli, Genova, Torino, Taormina, Rovereto, Macerata, Caserta, Paestum, Rimini….

Artisti dei due Paesi hanno dato vita al concerto svolto nella sala Santa Cecilia dell’auditorium Parco della Musica. Sul podio della JuniOrchestra dell’Accademia di Santa Cecilia assieme ai solisti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Repubblica Popolare Cinese, si sono alternati i direttori Simone Genuini e Li Xincao, quest’ultimo anche direttore artistico della serata. Dopo l’esecuzione degli Inni nazionali, voci e strumenti solisti – Zhao Cong, Shi Yijie, Huang Mengla, Yu Kuitzhi, Li Shengsu, Hui He, Marco Santarelli e Marco Bellucci – hanno proposto all’ascolto un nutrito programma di musiche della tradizione cinese e del repertorio italiano operistico e popolare. Grandemente apprezzati i duetti, le rielaborazioni, i dialoghi tra strumenti tipici cinesi e italiani. La Cina ha messo in campo le sue forze migliori, con artisti di alto livello, impegnati a divulgare una cultura musicale da noi conosciuta meno di quanto meriterebbe, bellissima e di grande fascino.    

Prima dell’inizio del concerto, i Ministri Luo Shugang e Dario Franceschini e hanno letto messaggi di saluto dei rispettivi Presidenti: il Presidente della Repubblica Cinese Xi Jinping e il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.

«A nome del governo cinese, del popolo cinese e mio personale vorrei porgere i più calorosi auguri. Cina e Italia sono due rappresentanze eccellenti delle civiltà orientale e occidentale. Più di duemila anni fa l’antica Via della Seta collegava la civiltà della Cina e quella italiana, abbastanza lontane geograficamente. Oggi questa iniziativa inietta nuove energie nella nostra relazione d’amicizia, che vanta una storia millenaria. Cina e Italia sono tutti e due Paesi che dispongono di antiche risorse sia culturali che turistiche… Auspico che tutti gli amici nel settore cultura e turismo possano lavorare assieme a presentarci una scena meravigliosa del dialogo tra le antiche civiltà nella nuova era, dando nuovi contributi per promuovere la diversità delle civiltà mondiali e degli scambi reciproci tra le varie culture. Mi auguro con tutta sincerità che i nostri popoli si avvicinino con amicizia eterna, e auguro pieno successo all’Anno della cultura e del turismo Italia Cina 2020» Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping

«In occasione dell’apertura dell’Anno della cultura e del turismo Italia Cina, desidero far giungere il mio saluto a tutti i partecipanti a questa importante iniziativa lanciataci dal presidente Xi Jinping, in occasione della sua visita di stato nel marzo scorso. Indirizzo con piacere il mio apprezzamento a quanti arriveranno e organizzeranno le loro attività in Italia, importante contributo all’amicizia tra i nostri Paesi: un’amicizia antica che si rinnova. Le nostre relazioni si sono sviluppate nel corso dei secoli, radicandosi in un vitale crocevia di conoscenze e di culture. Lungo la Via della Seta, italiani e cinesi sono stati tra i protagonisti di questi scambi tra popoli diversi e lontani eppure uniti da profondo rispetto e vicendevole senso di meraviglia. Oggi ricorrono le condizioni per rafforzare un senso di amicizia sostenuta da una medesima vocazione al dialogo. Lo conferma il continuo scambio di visite e il dinamismo dei nostri rapporti in tutti gli ambiti di mutuo interesse, dal comune impegno a favore della pace e della sicurezza, ai rapporti economici e commerciali che vogliamo sempre più orientati a generare opportunità di benessere per i nostri popoli. Lo dimostra lo spessore della collaborazione culturale e scientifica, il crescente interesse per lo studio delle nostre lingue, e l’ampliamento dei flussi turistici. L’orizzonte dei rapporti italo cinesi è dunque ricco di promesse e il 50° anniversario delle relazioni diplomatiche che celebriamo quest’anno, costituisce l’occasione ideale per l’elaborazione di una ancor più impegnativa agenda. L’Anno della cultura e del turismo Italia Cina si inserisce appieno in questa contesto. Nel ricco programma di iniziative trovano posto l’arte contemporanea e il teatro, l’architettura e la musica, il cinema e la tecnologia, la tutela del patrimonio artistico e culturale, e la valorizzazione del territorio. Le nostre società, sempre più articolate e complesse, si preparano ad affrontare le sfide del futuro, investendo energie comuni, con scambi di elevato valore umano e culturale nella consapevolezza dell’interdipendenza che caratterizza questo tempo, e del valore della collaborazione. Con questo spirito formulo sentiti auguri per il pieno successo di questo Anno, per il benessere dei nostri popoli e per l’amicizia che li unisce». Il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella

Maria Fleurent

Roma, Auditorium Parco della Musica, 21 gennaio 2020
Contributi fotografici: Fra.Lo e tratti dalla pagina Facebook dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

FRANCESCHINI: DATI TURISMO IN FORTE CRESCITA, AL LAVORO PER FAR CONOSCERE I LUOGHI MENO NOTI
BONACCORSI: ITALIA META PREFERITA DAI VIAGGIATORI CINESI

 «Ci sono grandi aspettative per quest’anno – ha dichiarato il Ministro Franceschini – al quale stiamo lavorando insieme con grande entusiasmo. Sarà un anno speciale che rafforzerà ancora di più i legami tra Italia e Cina, due superpotenze culturali eredi di civiltà millenarie accomunate da una visione di lunga durata. Il programma delle iniziative, aperto oggi dal Forum, è intenso e prelude a una collaborazione nella cultura e nel turismo che va oltre il 2020, toccando tutti i settori, dalle mostre, al cinema con le coproduzioni, dalla lirica al teatro. Per questo sottoscriveremo un nuovo protocollo d’intesa mirato a una collaborazione più strutturale e lavoreremo per fare conoscere ai rispettivi cittadini i luoghi meno noti dei reciproci patrimoni turistici e culturali. Gli scambi bilaterali Italia Cina – ha concluso il Ministro – possono portare infine a decisioni e posizioni comuni importanti per sensibilizzare la comunità internazionale sulla lotta al traffico di opere d’arte e sulla necessità della cooperazione nella tutela del patrimonio culturale minacciato da guerre, terrorismo, cataclismi e mutamento climatico». 

È stata espressa inoltre soddisfazione per la forte crescita dei flussi turistici in Italia provenienti dalla Cina, che nel 2019 hanno registrato secondo i dati Istat elaborati da Enit un +16% degli arrivi aeroportuali con soggiorni prevalentemente dalle 9 alle 13 notti per 2 o 3 persone, un aumento in linea con l’incremento dei viaggiatori, che nel 2018 è cresciuto del +15,5% rispetto al 2017.

A questo proposito il Sottosegretario di Stato del MiBACT, Lorenza Bonaccorsi, ha osservato nel corso del panel di apertura del Forum nella Sala Petrassi dell’Auditorium che «L’Italia rappresenta la meta preferita dei visitatori cinesi e primeggia in Europa superando Francia, Germania e Spagna. Alla vacanza culturale in Italia i turisti cinesi hanno destinato 353 milioni di euro, il 56,8% della spesa totale. Una buona notizia arriva proprio in questi giorni dal potenziamento delle rotte tra Italia e Cina, che saranno triplicate passando da 56 frequenze settimanale a 108 con decorrenza immediata».

Comunicato stampa (estratto)

Fonte. Ufficio Stampa Mibact
Contributo fotografico: Ufficio Stampa Mibact