Dopo il successo dell’inaugurazione del 14 febbraio 2020, in ottemperanza alle disposizioni ministeriali per l’emergenza Covid-19 Palazzo Maffei Casa-Museo ha chiuso ai visitatori. Ma l’arte non si ferma e popola ora più che mai i social networks di Palazzo Maffei.

La straordinaria collezione che comprende oltre 350 opere, tra cui quasi 200 dipinti, una ventina di sculture, disegni e un’importante selezione di oggetti d’arte applicata (mobili d’epoca, vetri antichi, ceramiche rinascimentali e maioliche sei-settecentesche, ma anche argenti, avori, manufatti lignei, pezzi d’arte orientale, rari volumi) viene svelata virtualmente attraverso racconti, videointerviste e pause caffè artistiche.

A cominciare dalla videointervista tra il collezionista Luigi Carlon e Gabriella Belli – Direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia, proposta nell’ambito degli appuntamenti  dedicati ai Musei Italiani della maratona L’Italia Chiamò, lanciata dal canale Youtube del Mibact:
https://www.youtube.com/watch?v=pnxO_3Fd30s&list=RDCMUC8F-Rl2Li93KYya-rAUn0UA&start_radio=1&t=1

Sui canali ufficiali della Casa Museo Palazzo Maffei, invece, il progetto digitale è stato declinato in una divertente e originale call to action con l’hashtag #caffeapalazzo, una pausa caffè artistica che permette di scoprire dettagli nascosti delle opere custodite e di condividere il proprio piccolo angolo d’arte in casa. Come la magnifica terrazza panoramica del palazzo, normalmente chiusa ai visitatori e da cui ora è possibile affacciarsi e ammirare Verona, da qualsiasi latitudine ci si trovi. O ancora, scoprire il curioso mix delle opere custodite nel salone d’ingresso: da Apollonio di Giovanni a Maurizio Nannucci e Arcangelo Sassolino, un viaggio tra arte antica e contemporanea che ben rappresenta lo spirito eclettico dell’intero percorso espositivo.

Anche l’iniziativa ASK ME diventa virtuale: attraverso le stories di Instagram e Facebook gli studenti dell’Università di Verona continuano a raccontare curiosità e aneddoti sul Museo e le sue opere, tutti rigorosamente da casa. Nei giorni passati Sabrina Modenese ha raccontato la sala dedicata alla bellezza femminile dove il soggetto delle opere è la Femme Fatale; per poi passare all’arte non-figurativa di Antonio Sanfilippo attraverso il racconto di Veronica Passetto. Le stories non scompaiono dopo 24 ore ma vengono salvate nelle stories in evidenza, dove è possibile rivedere gli approfondimenti raccontati da Andrea Chesini, Raffaele Tognolini, Elisa Perina.
Un piccolo spoiler sui prossimi appuntamenti che saranno dedicati: 
28 marzo  –  Mario Schifano (Matilde Tavella)
29 marzo –  Il Canal Grande a Venezia di Umberto Boccioni (Aurora Bazzi)
30 marzo – Compenetrazioni iridescenti  nr. 1 di Giacomo Balla (Alessia Rodighiero)
31 marzo –  One Multicolored Marilyn di Andy Warhol e Femme Assise di Pablo Picasso (Angelica Sorlini)
1 aprile – La fenêtre ouverte di René Magritte (Karen Sant’Anna)
2 aprile – Marcel Duchamp (Benedetta Piovanelli)
3 aprile – Renato Guttuso ed Emilio Vedova (Emily Pugliese)
4 aprile –  Leandro Erlich (Camilla Cescatti)
E poi c’è l’immancabile MONDAY QUIZ su Instagram: ogni lunedì siete tutti invitati a mettere in gioco le vostre conoscenze artistiche rispondendo alle domande e capire se siete veri esperti d’arte, o diventarlo!
Ad aprile ci saranno ricche novità che metteranno in dialogo colori, arti visive, musica e letteratura.
Un palinsesto ricco e variegato che si rinnova sempre per tenere compagnia e soprattutto creare una connessione tra la Casa Museo e gli appassionati d’arte.

Stay ARTuned 
#caffeapalazzo
#askme
FACEBOOK  @palazzomaffei
INSTAGRAM @palazzomaffeiverona

COLORart a PALAZZO MAFFEI
Continua l’impegno per diffondere l’arte di  Palazzo Maffei casa museo, nuovo gioiello del panorama museale italiano nel cuore di Verona. Da martedì 14 aprile, una nuova avventura: i profili social di Palazzo Maffei si tingono ogni settimana di un colore diverso – a partire dal blu – alla ricerca di raffinate sinestesie tra arti visive, musica e letteratura, in collaborazione con il Teatro Stabile di Verona e la partecipazione di Paolo Valerio, direttore artistico del teatro, regista e attore. Il Teatro Nuovo di Verona, sede del Teatro Stabile, è da sempre il punto di riferimento per gli spettacoli di prosa della città scaligera e primo teatro del veneto per numero di abbonati e spettatori, riconosciuto dal Mibact come centro di produzione teatrale. Il risultato di questa collaborazione, è online sui canali social di Palazzo Maffei casa museo e del Teatro Stabile di Verona.

“Il colore è la tastiera – scrive Wassily Kandinsky –  gli occhi sono i martelli, l’anima è il pianoforte con molte corde. l’artista è la mano che suona, toccando un tasto o un altro di proposito, per causare vibrazioni dell’anima” Con il colore BLU prende avvio la nuova iniziativa digitale ideata dalla casa museo Palazzo Maffei a Verona, per coinvolgere gli appassionati e tenere viva la connessione con la cultura, in quest’epoca difficile e amara di coronavirus  e distacco sociale: COLORart
I canali ufficiali del neonato museo ( Instagram @palazzomaffeiverona, Facebook @palazzomaffei, sito palazzomaffeiverona.com) si tingono dal 14 aprile 2020, ogni settimana di un colore diverso – l’arcobaleno di speranza di Palazzo Maffei – e il colore scelto diverrà il filo conduttore di tutta la narrazione social dei giorni successivi, raccontando l’arte visiva e la scoperta della notevole collezione di Luigi Carlon, in parte esposta nelle sale del seicentesco Palazzo, alla letteratura, alla poesia, alla musica e a tutti i nostri sensi. 

Ad accompagnare e introdurre in questo viaggio di rimandi e suggestioni, ma anche di conoscenza e scoperta, è la splendida voce di  Paolo Valerio, affermato regista e interprete teatrale, dal 1994 Direttore Artistico del Teatro Stabile di Verona (tra le sue regie Jezabel di Irene Nemirowsky del 2020, Misura per misura di William Shakespeare del 2019 e tra i lavori più legati alla pittura Poema a fumetti, con parole e immagini di Dino Buzzati), che con le sue letture e il contrappunto di flash visivi, suggerisce atmosfere, emozioni e suoni. Un intreccio di parole e immagini per evocare dunque il colore della settimana e introdurre gli appuntamenti diventati una costante dell’offerta della Casa Museo veronese in questi giorni di quarantena: il Monday Quiz su Instagram del lunedì, il #caffeapalazzomaffei che illustra l’architettura e la storia del palazzo e anche #askme, con gli studenti di Storia dell’Arte Moderna dell’Università di Verona. 

Sin da subito Palazzo Maffei, inaugurato con uno strepitoso successo il 14 febbraio di quest’anno, ha risposto attivamente alla chiamata #iorestoacasa del Mibact, condividendo contenuti con il canale Youtube ministeriale e proponendo sui propri canali social, ogni giorno, focus, giochi e interventi per far conoscere da vicino l’architettura straordinaria del palazzo che chiude scenograficamente la famosa Piazza delle Erbe di Verona e i tanti capolavori d’arte esposti, appartenenti alla collezione Carlon.

COLORart è dunque un viaggio tra i sensi e la storia dell’arte a cui il pubblico sarà invitato a partecipare anche attivamente, interagendo con il Palazzo e condividendo nelle stories le proprie sensazioni, i ricordi, le proprie emozioni connesse al colore scelto. 
Il primo protagonista è appunto il BLU – introdotto da Valerio con la lettura de Lo spirituale nell’arte di Wassily Kandinsky – che permette di spaziare dalle antiche pagine miniate di opere esposte e da pregiate manifatture italiane all’Adorazione dei magi attribuita a Giovanni Ceschini, ove il blu ricopre una valenza simbolica sottolineata dalla preziosità del pigmento, ottenuto dal lapislazzulo. E poi la magnificenza del cosiddetto Salotto Blu, una delle sale più legate alla casa del collezionista nel percorso espositivo, e la simbologia dell’arte contemporanea, accostando artisti come René Magritte, Lucio Fontana, Nunzio Di Stefano, Giuseppe Gallo, Maurizio Nannucci, Arcangelo Sassolino.
Prossimi appuntamenti dedicati al Bianco, Rosso e Giallo 

PALAZZO MAFFEI SU RAI RADIO 3: SCARICABILE IL PODCASTSU RAIPLAYRADIO
Anche Rai Radio 3 dedica uno spazio alla straordinaria novità nel panorama culturale italiano di Palazzo Maffei casa museo, con una puntata di Mostre Impossibili – programma e podcast – che attraverso le voci di storici dell’arte, critici e archeologici permette – in questo momento di allontanamento sociale – di scoprire a mostre, reali o immaginarie, ma anche i più significativi musei e luoghi dell’arte, rendendo “visibile l’invisibile” e “possibile l’impossibile”:

Domenica 3 maggio alle ore 21.50 circa su Radio3 Suite (podcast scaricabile dal sito di raiplayradio.it) grazie al potere evocativo delle parole di Gabriella Belli – storica dell’arte, direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia  e autrice del progetto museografico di Palazzo Maffei – sarà possibile attraversare le sale dello scenografico edificio seicentesco, sede dell’eccezionale raccolta d’arte di Luigi Carlon, nel cuore di Verona
Oltre 350 opere tra pittura, scultura, arti applicate e architettura, esposte secondo un percorso dalla doppia anima, tra antico e moderno.
Una visita guidata d’eccezione che accompagna virtualmente – nell’attesa di riaprire le porte ai visitatori –  alla scoperta di oltre 50 anni di passione e amore per l’arte che, dall’intimità dell’abitazione privata, è stata  condivisa con il pubblico grazie all’apertura dal 14 febbraio di quest’anno
di questo autentico scrigno dell’arte.

Stay ARTuned 
#COLORart
#caffeapalazzo
#askme

FACEBOOK  @palazzomaffei
INSTAGRAM @palazzomaffeiverona
SITO WEB palazzomaffeiverona.com
I video di COLORart sono visibili anche sui canali social del Teatro Stabile di Verona. Per info teatronuovoverona.it

CASA MUSEO PALAZZO MAFFEI
A Verona nel cuore della città, dal 15 febbraio, vi sarà una nuova eccellenza culturale. Un evento importante sotto tanti profili. Da un lato il restauro completo di uno dei più scenografici e noti palazzi seicenteschi della città, Palazzo Maffei, quinta suggestiva di Piazza delle Erbe, con la sua facciata barocca ora risplendente, l’imponente scalone elicoidale autoportante, gli stucchi e le pitture murali del piano nobile; dall’altro una raccolta d’arte di grande interesse che spazia dalla fine del Trecento fino ad oggi, frutto di oltre cinquant’anni di passione collezionistica dell’imprenditore Luigi Carlon. 

Il risultato è l’apertura di “Palazzo Maffei – Casa Museo”, un’iniziativa culturale promossa da Luigi Carlon, imprenditore e collezionista veronese, su progetto architettonico e allestitivo dello studio Baldessari e Baldessari e da un’idea museografica di Gabriella Belli, con contributi scientifici di Valerio Terraroli e Enrico Maria Guzzo. 


Pablo Picasso, Femme assise, 1953. Palazzo Maffei Casa-Museo, Verona Collezione Luigi Carlon © Succession Picasso, by SIAE 2019

La proposta e il percorso sono sorprendenti, con oltre 350 opere, tra cui quasi 200 dipinti, una ventina di sculture, disegni e un’importante selezione di oggetti d’arte applicata – mobili d’epoca, vetri antichi, ceramiche rinascimentali e maioliche sei-settecentesche, ma anche argenti, avori, manufatti lignei, pezzi d’arte orientale, rari volumi – e con una scelta espositiva dalla “doppia anima”.
Nella prima parte, connotata dagli affacci sulla piazza, si privilegia il dialogo con gli ambienti del piano nobile del palazzo a ricreare l’atmosfera di una dimora privata, ma anche il senso di una wunderkammer e di una sintesi tra le arti, con nuclei tematici d’arte antica in cui irrompe all’improvviso il dialogo con la modernità.

René Magritte, La fenêtre ouverte 1966. Palazzo Maffei Casa-Museo, Verona. Collezione Luigi Carlon © René Magritte, by SIAE 2020

Nella seconda parte, dedicata al Novecento e all’arte contemporanea, si è invece voluta creare una vera e propria galleria museale, ove spiccano molti capolavori, si scorge la passione per il Futurismo e la Metafisica e s’incontrano alcuni dei massimi artisti del XX secolo: Boccioni, Balla, Severini, ma anche Picasso e Braque; de Chirico, Casorati e Morandi accanto a Magritte, Max Ernst, Duchamp. E ancora Afro, Vedova, Fontana, Burri, Tancredi, De Dominicis, Manzoni e molti altri.
Per Luigi Carlon, Cavaliere del Lavoro, le opere raccolte negli anni sono racconti di vita, gesti d’amore, testimonianze di quella sensibilità unica e singolare che egli ha colto negli artisti fin da giovane e dalla quale è stato affascinato e colpito.

Zenone Veronese Il ratto di Elena. Palazzo Maffei Casa-Museo, Verona
Collezione Luigi Carlon

La collezione contiene molti nuclei significativi, che testimoniano l’organicità delle acquisizioni, mentre l’interesse per la storia artistica veronese rappresenta un elemento di forte valore identitario della raccolta d’arte antica che vanta una sorta di compendio di storia dell’arte del territorio scaligero, con opere tra gli altri di  Altichiero e Liberale da Verona, Nicolò Giolfino, Zenone Veronese, Bonifacio de’ Pitati, Antonio e Giovanni Badile, Felice Brusasorci,  Jacopo Ligozzi, Alessandro Turchi, Marc’Antonio Bassetti, Antonio Balestra, Giambettino Cignaroli.

Giambettino Cignaroli, Cleopatra circa 1770 Palazzo Maffei Casa-Museo, Verona Collezione Luigi Carlon

Dalla visione privata, dall’intimo della residenza quotidiana, questo patrimonio d’arte diventa ora ricchezza condivisa con la città e con il pubblico, in un edificio fortemente simbolico come è appunto Palazzo Maffei, il cui nucleo originario tardo-medievale sorge nell’area del Capitolium, il complesso votivo dedicato alla Triade Capitolina, costruito quando Verona divenne municipio romano (49 a.C.), di cui nei sotterranei del palazzo restano ancora le evidenze.
Oltre il portone di Palazzo Maffei, inizia ora una nuova avventura dell’arte: si apre uno scrigno, si racconta una passione.

C.S.
Fonte: Copyright © Villaggio Globale International

CASA-MUSEO “PALAZZO MAFFEI”

Palazzo Maffei
Collezione d’Arte
Piazza Erbe 38-38A, Verona
Tel. +39 045 2456959
info@palazzomaffeiverona.com

www.palazzomaffeiverona.com