New York e Bergamo guardano al futuro insieme, grazie all’arte e alla solidarietà. Le due città, al centro della pandemia, diventano simbolo di ripartenza.  The Metropolitan Museum of Art di New York ha concesso il prestito de I musici di Caravaggio al museo bergamasco fino a fine estate, si realizza così un grande gesto di generosità internazionale e, insieme, la possibilità per Accademia Carrara di riaprire le porte, accogliendo il pubblico con una sorpresa. Caravaggio in Bergamo è il titolo scelto per questa straordinaria opportunità offerta al pubblico, per sottolineare sia l’appartenenza dell’Accademia Carrara alla città sia il desiderio di ripartenza comune alla cittadinanza e al suo territorio. L’opera di Caravaggio è esposta all’interno del percorso museale, nello storico palazzo sede dell’Accademia Carrara, e inserita grazie a un allestimento studiato ad hoc, nella sala dedicata alla pittura del Seicento, a fianco alle opere di cultura caravaggesca. Il rientro negli USA del capolavoro di Michelangelo Merisi, in prestito a Bergamo per la mostra dedicata a Simone Peterzano, era previsto subito dopo la conclusione del 17 maggio. Come noto l’esposizione non ha potuto però essere vista, causa emergenza sanitaria, se non nei primi 20 giorni di apertura, per questo e per il rapporto di stima e vicinanza che da sempre lega le due istituzioni, la direzione del MET ha permesso il permanere del capolavoro in Italia e «non vediamo l’ora di continuare il nostro lavoro insieme» sono le parole di Keith Christiansen.

La cultura è solidarietà di pensiero e di pratiche, lo deve essere, per poter permettere una ripartenza condivisa, per poter costruire un futuro migliore. Sono felice e commosso di accogliere il gesto generoso che arriva da New York, grazie al Metropolitan Museum of Art, a favore di Bergamo con il prestito de I musici: il capolavoro di Caravaggio potrà essere ammirato all’interno delle sale di Accademia Carrara per tutta l’estate. Parlo come sindaco di Bergamo, come presidente di Fondazione Accademia Carrara e come cittadino italiano. Il mio ringraziamento a Daniel Weiss, presidente The Metropolitan Museum of Art così come a tutte le persone che hanno permesso, tramite questo prestito, di sentirsi tanto vicini. La generosità passa da piccoli e grandi gesti e quando proviene dalle istituzioni diventa esempio e guida. Questa notizia giunge pressoché in concomitanza con la candidatura di Bergamo e Brescia a Capitale della Cultura 2023, ennesimo segno di una direzione intrapresa che dà senso a una comunità ed è un forte segnale di fiducia. Vi aspettiamo a Bergamo, ora anche con Caravaggio. Giorgio Gori sindaco di Bergamo e presidente Fondazione Accademia Carrara

Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio
I musici, 1597 | 92×118,5 cm
New York, The Metropolitan Museum of Art

Anche per la cultura non è un periodo facile. Mentre pensiamo a come riprogettare il nostro futuro, i musei fanno la loro parte, per la funzione sociale che è loro propria, mettendosi a disposizione della comunità. La Carrara si prepara a farlo, in continuità con le proprie origini e la propria storia. Esporre l’opera di un grande artista italiano, come Caravaggio, popolare in tutto il mondo per la sua capacità di coinvolgere e di conquistare, ieri come oggi, vuole dire richiamare l’attenzione sull’importanza del ruolo della cultura attraverso la quale riconoscere la propria identità, superare le difficoltà e riaprirsi al mondo. Nel dipinto tre giovani sono impegnati in un intrattenimento musicale – tra loro il pittore che si autoritrae – secondo una pratica diffusa e qui rappresentata in una scena di decisa modernità con quella figura che ci dà le spalle e di cui intuire le sembianze attraverso il profilo appena accennato. Immagine sofisticata, ma anche ricca di elementi che attingono alla realtà, annuncio di uno dei più originali campi d’indagine dell’artista. L’opera, custodita oggi nel più importante museo gli Stati Uniti, testimonia la solida alleanza tra la Carrara e il Metropolitan Museum e la solidarietà che unisce in questo momento Bergamo a New York, città gravemente provate dall’emergenza sanitaria. I musici concludevano il percorso della mostra Tiziano e Caravaggio in Peterzano, allievo di Tiziano e maestro di Caravaggio, oscurata dopo appena tre settimane di apertura. La Carrara riparte dalle sue collezioni e da quest’atto di generosità del museo americano, che ha assecondato il desiderio di esporre questo dipinto giovanile di Caravaggio nel cuore della pinacoteca. Un ringraziamento particolare per il direttore Max Hollein e per Keith Christiansen, Chairman of the Department of European Paintings The Metropolitan Museum of Art New York. M. Cristina Rodeschini direttore Accademia Carrara Bergamo

È stato un piacere per noi del Metropolitan Museum aver potuto prestare I musici di Caravaggio all’Accademia Carrara. Abbiamo un rapporto di lunga data con questa importante istituzione bergamasca che accoglie una delle più pregiate collezioni d’Italia. Le relazioni tra il Metropolitan Museum e Accademia Carrara sono state nel tempo sia istituzionali sia personali, spaziando dalla progettazione di mostre alla ricerca. Grazie all’esperienza curatoriale di Accademia Carrara e al supporto di Banca Popolare di Bergamo, nel 2000 abbiamo potuto presentare al pubblico americano The still life of Evaristo Baschenis: the music of silence, e nel 2012 abbiamo ospitato una mostra che ha dato risalto a un a parte dei capolavori della collezione. Quello che il Metropolitan Museum e Accademia Carrara hanno in comune è l’impegno a promuovere l’apprezzamento per l’ambito, ancora poco studiato, dei dipinti del nord Italia – culla dell’arte rivoluzionaria di Caravaggio.  Per questa ragione abbiamo tenuto tanto a prestare I musici in occasione della mostra dedicata al maestro di Caravaggio, Simone Peterzano –  esposizione vittima della pandemia. E non vediamo l’ora di continuare a collaborare insieme. Keith Christiansen capo del dipartimento di dipinti europei al Metropolitan Museum di New York

Il capolavoro di Caravaggio ha acquisito un valore che va infinitamente oltre la sua dimensione artistica conquistando quella profondamente umana di vicinanza e di ponte tra due Musei simbolo di due città lontane, entrambe colpite in modo drammatico dal Covid 19. Per questo, nei giorni in cui riaprono i Musei e la città si sta avviando verso una nuova faticosa quotidianità, la loro bellezza ci emozionerà ancora di più. Nadia Ghisalberti assessore alla cultura Comune di Bergamo

Il pubblico potrà visitare, oltre a Caravaggio, la collezione permanente del museo e Il suono del becco del picchio di Antonio Rovaldi, ospitata in Ala Vitali, un progetto GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo.
In una città tanto colpita come Bergamo, Accademia Carrara riapre in sicurezza e mette a disposizione del pubblico, come primo museo in Italia, il dispositivo Fidelitas Distance che, insieme agli altri presidii, permetterà un’esperienza museale attenta e piacevole. Nella grande sala di accoglienza sono stati predisposti i sistemi di verifica dei dispositivi, grazie a un moderno sistema di rilevazione automatica della temperatura con termoscanner e ad altri prodotti necessari, come la soluzione idroalcolica disinfettante per le mani (di cui il visitatore potrà usufruire lungo tutto il percorso di visita), la fornitura di mascherina e guanti per chi ne fosse sprovvisto e nuovi monitor con tutte le informazioni utili.

All’interno lo staff ha lavorato a un ripensamento del percorso espositivo, anche grazie a una nuova segnaletica a terra, per permettere maggiore fluidità di passaggi, ma il più importante e nuovo presidio è affidato a un dispositivo per la gestione delle distanze sociali, costituito da braccialetti, simile a uno smartwatch, da indossare al polso. Il bracciale, fornito come tutti i sistemi di sicurezza dal Gruppo Fidelitas da sempre al fianco del museo bergamasco, rileva la distanza minima da altra persona avvisando, tramite una vibrazione e una luce a led, nel caso non venga rispettata. Il tutto garantendo discrezione e attenzione, data la natura del museo e volendo mantenere quanto più possibile la piacevolezza di una visita ai capolavori della collezione. Il braccialetto permette inoltre, al termine di ogni visita, di raccogliere informazioni utili per possibili e ulteriori aggiornamenti delle soluzioni di sicurezza, grazie alla variazione del colore del led, il personale del museo sarà informato circa l’avvenuto rispetto delle distanze predefinite da parte del pubblico. Quali sono i vantaggi? Sanitario: le giuste distanze e i non assembramenti riducono il pericolo di contagio. Discreto: permette di muoversi senza impedimenti in condizioni di sicurezza. Sociale: aiuta con garbo a cambiare le abitudini delle persone in situazioni di emergenza.

Accademia Carrara aspetta i visitatori a partire dal 22 maggio con orari e aperture straordinarie: venerdì 22 e 29 maggio 15.00 > 22.00 sabato 23 e 30 maggio 10.00 > 19.00 domenica 24 e 31 maggio 10.00 > 19.00 lunedì 1 giugno 15.00 > 19.00 martedì 2 giugno 10.00 > 19.00
Per agevolare l’ingresso in museo, necessariamente contingentato, Accademia Carrara offre la possibilità di prenotare la propria visita online tramite prevendita da www.ticketlandia.it o telefonando al numero telefonico 328 1721727, servizi entrambi attivi dal 20 maggio. Infine, il museo introduce il pagamento attraverso la modalità satispay, per  disincentivare l’uso del contante.

C.S.
Fonte: Adicorbetta

Accademia Carrara Bergamo
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