Grande sinergia interistituzionale a Perugia, a diversi livelli, per un accordo di collaborazione culturale di quattro anni, di straordinaria rilevanza strategica, siglato ufficialmente oggi – sia pure a distanza – tra il prestigioso Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo e la Regione Umbria, la Galleria Nazionale dell’Umbria, il Comune di Perugia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.

Con l’accordo siglato, le Istituzioni umbre e il Museo di San Pietroburgo hanno sancito la volontà di avviare un programma di collaborazione, da attuare poi attraverso specifici progetti approvati di volta in volta, su particolari ambiti di interesse e di studio: che vanno dalla storia dell’arte, dell’archeologia, delle arti applicate, dell’eredità culturale e della museologia, fino alla didattica e comunicazione, alla conservazione, al restauro e alla valorizzazione.

Alla base di questa collaborazione internazionale avviata con una delle più grandi istituzioni culturali al mondo – con oltre 3 milioni di opere d’arte, espressione di diversi generi artistici, culture ed epoche diverse e con sedi espositive satellite in Russia e nel mondo – vi è il desiderio di tutti i firmatari, italiani e russi, di adoperarsi in ogni modo possibile per favorire lo studio, la ricerca e la massima diffusione della conoscenza dell’eredità culturale, legata al complesso dei patrimoni storici, artistici e culturali conservati presso il Museo Ermitage di San Pietroburgo e al complesso delle Istituzioni museali, culturali e delle aree archeologiche presenti nella città di Perugia e nel territorio dell’Umbria.

Tutto questo – per quanto concerne i reciproci rapporti culturali e scientifici – anche in relazione ai programmi di Ermitage Italia, il centro di studi e ricerche dell’Ermitage con sede a Venezia (Italia), che fin dalla sua istituzione ha favorito la collaborazione culturale tra la Russia e l’Italia anche grazie all’attività di Villaggio Globale International, società partner del Museo Ermitage nel nostro Paese.

Dopo la collaborazione per la mostra su Piero della Francesca a San Pietroburgo e l’eccezionale presenza a Perugia, la scorsa estate presso la Galleria Nazionale dell’Umbria, del capolavoro di Leonardo La Madonna Benois proveniente dell’Ermitage, si consolida e si rafforza dunque la partnership con il grande museo russo.

Vale la pena ricordare che il Museo Ermitage – che possiede uno tra più grandi e innovativi centri di restauro e conservazione al mondo aperti al pubblico, con ben 14 dipartimenti di restauro specializzati – ha una collezione d’arte italiana che conta oltre 10.000 opere di straordinaria rilevanza. Inoltre, relativamente al patrimonio afferente al territorio umbro, l’Ermitage possiede una significativa collezione di antichità etrusche provenienti da Perugia, Orvieto e altre località della regione, tra le quali spicca il cinerario bronzeo da Perugia, raffigurante un giovane reclinato.

La collaborazione prevede dunque: la possibile promozione di stage, l’attuazione di conferenze scientifiche, convegni e attività editoriali; l’attivazione di borse di studio e la partecipazione reciproca ad attività di indagine e workshop, sempre sulla base di ricerche e progetti condivisi; la collaborazione diretta o indiretta funzionale alla partecipazione nell’ambito di progetti Europei e di cooperazione internazionale su tematiche di comune interesse; lo studio e la realizzazione di eventi ed esposizioni che nascano dalla ricerca scientifica e ne esemplifichino gli esiti, anche promuovendo le relazioni con altri enti a livello locale, nazionale ed internazionale, e che possano essere destinati sia al Museo Ermitage sia ai Musei umbri e di Perugia.

Nello specifico, il prof Michail Piotrovsky, Direttore Generale dell’Ermitage, e il Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria Marco Pierini – ai quali è affidata la direzione del programma – hanno insieme convenuto che le tematiche delle ricerche e dei progetti comuni vertano soprattutto su: la conoscenza della pittura dell’Italia centrale, presente sia nelle collezioni umbre che in quelle dell’Ermitage; la valorizzazione di tali opere anche attraverso scambi reciproci; lo sviluppo della conoscenza delle arti e dell’artigianato italiani ed europei a partire dall’epoca rinascimentale, attuato attraverso studi, progetti condivisi, mostre e attività collaterali; la valorizzazione delle figure e delle opere di artisti umbri o che in detta regione hanno vissuto o operato e – soprattutto – del grande Perugino, anche alla luce delle scadenze internazionali e degli anniversari che sopraggiungeranno nei prossimi anni.

In tal senso nell’Accordo si ribadisce anche la collaborazione e il sostegno tra le parti relativamente alla scelta già impostata a Perugia di realizzare un Centro Internazionale di Documentazione sulla figura del Perugino, ritrovando accordi specifici in materia con il Museo Ermitage, che verrà invitato ad indicare nel comitato scientifico di tale Centro, con diverso atto, un proprio rappresentante.

In merito al protocollo, queste sono le dichiarazioni delle istituzioni coinvolte: Galleria Nazionale dell’Umbria (Marco Pierini, direttore), Regione Umbria (Paola Agabiti, Assessore alla Cultura), il Comune di Perugia (Andrea Romizi, Sindaco) e Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.

«Il protocollo d’intesa con l’Ermitage sarà uno dei punti di forza della programmazione culturale del nostro museo per i prossimi quattro anni e consentirà scambi di opere, di ricerche e di conoscenza, oltre che una promozione incrociata di grande rilevanza per tutta la nostra regione. Ringrazio di questo importante risultato la Regione Umbria, il Comune di Perugia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia perché se l’unione faceva già la forza prima dell’emergenza sanitaria, oggi muoversi di concerto appare ancora più importante. La mia gratitudine va anche a Maurizio Cecconi, Segretaria Generale di Ermitage Italia e motore primo di questo accordo e ovviamente a Mikhail Piotrovsky, direttore del museo di San Pietroburgo che ha sostenuto questa collaborazione fin dal primo momento». Marco Pierini, Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria.

«È un’occasione importante per promuovere l’Umbria attraverso l’arte in un contesto internazionale di grande prestigio. La possibilità di attuare scambi culturali con i musei del Sistema museale regionale, oltre che con la Galleria Nazionale dell’Umbria, in vista di mostre e attività comuni – aggiunge – potrà essere anche una preziosa opportunità per la promozione turistica del territorio umbro e delle sue eccellenze». Paola Agabiti, Assessore alla Cultura Regione Umbria

«È un onore e un grande pregio aver collaborato alla realizzazione di un accordo interistituzionale di così alto spessore. La nostra Città non solo avrà una grande possibilità di rilancio culturale e turistico, ma potrà dare lustro alla nostra storia, che può vantare un eccezionale patrimonio di rilievo internazionale, e che potrà dedicare una attenzione particolare a uno dei nostri più grandi artisti di ogni tempo, il Perugino. Un progetto di questa portata rappresenta anche una grande occasione di internazionalizzazione della nostra Città, che porterà sicuramente benefici al tessuto economico e sociale di Perugia». Andrea Romizi Sindaco di Perugia.

«È senz’altro motivo di orgoglio per la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia essere parte attiva di una collaborazione che ritengo strategica per valorizzare oltre i confini nazionali lo straordinario patrimonio artistico di Perugia e dell’intera Umbria e promuovere così l’offerta culturale del nostro territorio. Abbiamo lavorato diversi mesi a questo accordo, che consolida i rapporti già attivi con le altre realtà locali e apre nuovi e ambiziosi scenari, grazie alla presenza di una istituzione prestigiosa come il Museo Ermitage di San Pietroburgo. Il fatto che sia stato raggiunto l’obiettivo in questo momento così difficile ci fa guardare con nuovo slancio alla ripresa e alle prospettive di sostenere lo sviluppo del nostro territorio anche attraverso la cultura». Giampiero Bianconi, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio Perugia

 «L’importante   risultato che mi preme sottolineare è la creazione della prima rete pubblico-privata che mette a sistema tutti gli operatori principali della cultura della città di Perugia e dell’Umbria e, quindi, crea un patrimonio esclusivo, composto di opere ma anche di competenze altamente qualificate. La nostra Fondazione oltre a possedere una prestigiosa collezione d’arte, gestisce una serie di strutture museali in più località dell’Umbria che, grazie alla sinergia e agli scambi che attiveremo in seguito all’accordo, potranno contribuire a creare progetti di grande respiro e a segnare la ripresa del settore artistico e culturale, gravemente colpito dalla crisi da Covid-19. Beni, questi, preziosi anche per un rilancio turistico dell’Umbria. Ora non resta che metterci al lavoro per sviluppare e concretizzare questa opportunità». Cristina Colaiacovo, Presidente della Fondazione CariPerugia Arte.

C.S.
Fonte: CLP Relazioni Pubbliche

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