Le porte dei musei di Venezia si sono riaperte. Alle ore 10 del 13 giugno i tanti visitatori in attesa sono stati accolti all’entrata di Palazzo Ducale dalla presidente della Fondazione Musei Civici Mariacristina Gribaudi, dalla presidente del Consiglio Comunale di Venezia Ermelinda Damiano e dal direttore della Fondazione Musei Civici Gabriella Belli, che alle 11 hanno poi aperto le porte del Museo del Vetro a Murano e alle 12 quelle del Museo del Merletto a Burano.

«È una grande gioia vedere tutte queste persone, veneziani e turisti, italiani e stranieri, le famiglie con i bambini, il personale sanitario della città che abbiamo voluto avere qui con noi oggi, –  ha detto la presidente Mariacristina Gribaudi  – tornare dopo tutto il dolore di queste settimane. Questo è lo spirito della Venezia che ancora una volta rinasce, accogliente e bella come non mai, è parte della sua storia millenaria di città forte e combattiva. Sappiamo che questo è solo l’inizio e che il futuro è ancora da scrivere, ma è un inizio meraviglioso, che ci dà la forza di proseguire con il giusto ottimismo verso la normalità anche della nostra offerta museale che non ha eguali in Italia».

«Questo momento segna un’altra tappa importante per Venezia – ha sottolineato la presidente del Consiglio Comunale Ermelinda Damiano – che riparte dalle sue eccellenze, dalla bellezza e dalla cultura. La Fondazione Musei Civici restituisce i luoghi simbolo e più preziosi di questa città. È un momento importante anche per la presenza degli operatori sanitari degli ospedali Civile e dell’Angelo. A loro – ha aggiunto – va un grande ringraziamento da parte di tutti per il sacrificio e il senso di abnegazione che hanno dimostrato in questi mesi difficili nella nostra comunità, così come in tutto il mondo».

«Questo è il nostro primo passo verso il ritorno alla normalità, che parte da un luogo simbolo della storia di Venezia – sono le parole del direttore Gabriella Belli – che non è solo un contenitore di quadri e sculture: è la testimonianza di tutte le risposte che la città con i suoi abitanti hanno saputo dare alle sue glorie e alle sue vittorie sulle crisi economiche, politiche e sociali che ha attraversato nei secoli, e che sono l’oggetto delle rappresentazioni dipinte su pareti e soffitti di questo magnifico Palazzo e delle nostre collezioni. Mutano i tempi e ora le testimonianze sono soprattutto digitali, per quest’ultima crisi globale, che nel Cinquecento sarebbe stata raccontata da Tintoretto, ma la rinascita di Venezia non poteva che partire da qui e dai suoi musei».

I Musei Civici di Venezia affrontano una necessaria riapertura graduale, in armonia con la città e la sua ripartenza e nell’osservanza di tutte le norme di sicurezza. Palazzo Ducale, Museo del Vetro di Murano e Museo del Merletto di Burano saranno sempre aperti nei fine settimana, il primo con un biglietto fortemente ridotto e gli altri a ingresso gratuito (in tutti i Musei Civici le persone nate o residenti in città hanno da sempre ingresso libero). Nel corso della settimana saranno invece aperti, così come il Museo del Settecento Veneziano a Ca’ Rezzonico, Casa Goldoni, Palazzo Mocenigo Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo e il Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue, a percorsi di visita curati dai Servizi Educativi MUVE, per adulti e famiglie, e per visite guidate organizzate, in piccoli gruppi di 10 persone.

C.S.
Fonte: Ufficio Stampa MuVe

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