Nel giorno che segna l’inizio dell’estate vi accoglieremo con una visita dedicata alle tradizioni di San Giovanni. Una lettura del luogo in cui la fede si intreccia con le credenze popolari. Per San Giovanni, la notte si accendono i fuochi, i falò in campagna, si raccolgono erbe officinali, si prepara l’acqua profumatissima, il liquore alle noci raccolte dall’albero ancora verdi… e tanto altro ancora

Domenica 21 giugno infatti, ritorneremo a raccontarvi di Sant’Antonio come piace a noi e cioè intrecciando la storia del luogo, le tradizioni popolari e in questo caso una grande festa religiosa, la festa di San Giovanni, il patrono della città di Torino e di tanti paesi limitrofi.

Le visite avranno luogo alle 11.00 e alle 15.00; durata 1 ore e 15 circa. Costo  € 5.00,  più l’ ingresso al museo. Per garantire la massima sicurezza e gradevolezza della visita, l’ingresso è limitato a piccoli gruppi, quindi è necessaria la prenotazione via e-mail all’indirizzo indicato. L’evento, a cura di Artemista, è in collaborazione con Laura Grandin. Info: tel 011 9367450 Prenotazioni: ranverso@ordinemauriziano.it

LA PRECETTORIA DI SANT’ANTONIO DI RANVERSO
La Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso ha riaperto alle visite dal 27 maggio, dopo la chiusura temporanea dovuta al Covid-19, attuando le necessarie misure di prevenzione sanitaria per gli ingressi dei visitatori, da mercoledi a domenica, dalle 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 17, con accesso contingentato.

Frutto di interventi architettonici che si susseguono spaziando dalla fine del  XII al XV secolo, il complesso della Precettoria, exemplum dello stile gotico,  è costituito principalmente dalla Chiesa, la cui abside slanciata conferma un’adesione al gotico d’oltralpe, con annessi  Sagrestia e  Chiostro; gli edifici circostanti costituiscono il cosiddetto “concentrico”, ove la struttura più rilevante è rappresentata dall’unica testimonianza leggibile dell’insieme che dava ragion d’essere all’intero complesso dell’Ordine Ospedaliero degli Antoniani, ossia l’antico ospedale, caratterizzato nella sua facciata dai i tratti del  gotico fiorito, riscontrabili peraltro anche nella facciata della Chiesa.

Nell’interno della chiesa il tipico gioco costruttivo del gotico è risolto in chiave decorativa, con pilastri laterizi a fascio che reggono le crociere costolonate della navata centrale, mentre gli affreschi con  “Storie di S. Antonio abate” che decorano la facciata interna sono ascrivibili alla seconda metà del XIII secolo.
Il ciclo di affreschi “Imago Pietatis” di Giacomo Jaquerio decora abside, presbiterio e sagrestia, mentre l’altare è impreziosito dal polittico di Defendente Ferrari, commissionato  in data 29 aprile 1530.
Nel 1776, con Bolla Pontificia di  Papa  Pio VI  l’Ordine Ospedaliero dei Padri Antoniani viene soppresso e i beni di Ranverso vengono trasferiti all’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro.

Del nucleo originario della precettoria rimangono ben poche tracce per i numerosi rimaneggiamenti eseguiti nel corso dei secoli che risulta costituito principalmente dalla chiesa con il campanile di origine tardo-medievale, dall’antico convento collegato perpendicolarmente ai rilievi collinari. Tra la chiesa ed il convento vi è il “chiostrino”, un piccolo giardino nel quale sono visibili tre campate ad arco riaperte e restaurate dal D’Andrade. Il resto dei fabbricati ha caratteristiche tipicamente rurali: di fianco alla chiesa si trova l’Ospedaletto, dove originariamente erano curati gli infermi, poi trasformato in cascina e del quale rimane visibile l’antico portale di accesso. All’interno del complesso si trova la cascina Bassa, separata dalle cascine denominate “di levante” e “di mezzo” dai muraglioni di contenimento della bealera di Rivoli. Attualmente la parte rurale e conventuale sono chiuse al pubblico per problemi di staticità dei corpi di fabbrica.

C.S.
Notizie storiche attinte dal sito

Precettoria di Sant’Antonio Ranverso
Località Sant’Antonio di Ranverso – 10090 Buttigliera Alta (TO)
tel 011 9367450
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