Pittori fantastici nella Valle del Po è l’arte di questo tempo e di questo spazio. Molto più di una mostra d’arte contemporanea: è una mostra d’arte vivente, come tutti i suoi 42 protagonisti. Molto più di una mostra d’arte genericamente italiana o ancor più genericamente internazionale: è la mostra dell’arte peculiarmente padana, ossia l’arte prodotta oggi nella Valle del Po. Una definizione geografica e poetica, alla maniera di Mario Soldati, la più funzionale per dire l’intero bacino dal Monviso al Delta, non tutto Pianura Padana visto il montagnoso tratto iniziale.

«Potrebbe sembrare un epilogo – precisa l’assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, Marco Gulinelli – ma non lo è, anzi Pittori fantastici nella valle del Po è una mostra che presenta motivi di richiamo diversi e di diversa specie: oltre la grafica, oltre la pittura, attraversando la storia del cinema (Rossellini, Antonioni, Vancini), la letteratura (Bacchelli, Zavattini, Soldati), la fotografia (Ghirri, Zanier, Strand)».

Nunzio Paci, Vita, morte e miracolo alla Mesola, 2020

Al Padiglione d’Arte Contemporanea di Ferrara confluiscono, così, quarantuno pittori, più uno scultore, tutti nati o residenti in prossimità del più lungo fiume d’Italia. Tutte le opere esposte sono legate al territorio: alcune erano già esistenti, altre sono state realizzate appositamente per ricreare il nesso umanistico, e dunque umano, fra luoghi e collezionismo. Città, paesi, ponti, chiese, parchi, risaie, pesci, santi patroni, personaggi di Ovidio e dell’Ariosto o della vita moderna vengono celebrati pittoricamente. «È indubbio vi sia una matrice linguistica che accompagna l’allestimento curato da Camillo Langone – prosegue l’assessore Gulinelli – questa va cercata in quell’area geografica che porta a termine un grande affresco: “il Po e il suo Delta”. Una mostra che parla di umanità, di storia di uomini e di uomini nelle cose. Un evento espositivo che sottolinea l’importanza assoluta dello spazio culturale di un territorio geografico chiamato Padanìa».

Sergio Padovani, La pesca elettrica, 2019

Pittori fantastici nella Valle del Po riporta, quindi, Ferrara al centro della produzione artistica, proponendosi di riattivare il tradizionale policentrismo padano oggi sofferente per la fortissima attrazione esercitata da Milano (quando sappiamo che l’arte italiana deve moltissimo a città medie o piccole quali, oltre a Ferrara, Mantova, Parma, Brescia, Cremona). Suscitando attenzione e amore per la pianura dove il Po discende.


Wainer Vaccari, Dove l’acqua è dolce, 2020

ARTISTI IN MOSTRA
108 (Guido Bisagni), Nicola Biondani, Aurelio Bulzatti, Marcello Carrà, Andrea Chiesi, Marco Cingolani, Cuoghi Corsello, Vanni Cuoghi, Valentina D’Amaro, Gianluca Di Pasquale, Tamara Ferioli, Letizia Fornasieri, Moira Franco, Giovanni Frangi, Annalisa Fulvi, Massimiliano Galliani, Omar Galliani, Daniele Galliano, Gianfranco Goberti, Gabriele Grones, Ester Grossi, Giuliano Guatta, Federico Guida, Adelchi Riccardo Mantovani, Marco Mazzoni, Enrico Minguzzi, Elena Monzo, Luca Moscariello, Barbara Nahmad, Nicola Nannini, Nunzio Paci, Sergio Padovani, Carlo Alberto Rastelli, Enrico Robusti, Nicola Samorì, Marta Sesana, Riccardo Taiana, Wainer Vaccari, Nicola Verlato, Daniele Vezzani, Sergio Zanni, Luca Zarattini.

C.S.
Fonte: Fondazione Ferrara Arte, 2 luglio 2020

Pittori fantastici nella Valle del Po
3 luglio 2020 – 26 settembre 2020

Ferrara, Padiglione d’Arte Contemporanea

Fondazione Ferrara Arte
Via Frescobaldi 40, 44 121 Ferrara
Tel. 0532 242800
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Informazionidiamanti@comune.fe.it
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