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Come da tradizione, dalla metà di dicembre, prenderà il via la Stagione 2016 – 2017 della Fondazione Arena di Verona, al Teatro Filarmonico. Al cartellone d’opera, che presenta sei titoli per un totale di 29 rappresentazioni, si aggiunge una ricca programmazione sinfonica, con 10 concerti in doppia replica. “Turandot”, con la celeberrima romanza “Nessun dorma”, inaugura la Stagione Lirica il 16 dicembre alle 20 (repliche: domenica 18 ore 15.30, martedì 20 ore 19; giovedì 22 ore 20, venerdì 23 ore 15.30). L’opera di Giacomo Puccini rimasta incompiuta, viene presentata della nell’allestimento della Slovene National Opera and Ballet di Maribor, con la regia di Filippo Tonon e la direzione di Jader Bignamini. Turandot è Tiziana Caruso in alternanza con Teresa Romano; Calaf, Yusif Eyvazov/ Martin Muehle; Liù, Rocio Ignacio/Donata D’Annunzio Lombardi. Nell’immagine (Foto EnneVI) di repertorio, l’Orchestra e il Coro dell’Arena di Verona.  Si è ispirato a un fatto di cronaca realmente accaduto, Ruggero Leoncavallo per “Pagliacci”. La Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari reca la regia di Marco Bellocchio, mentre sul podio sale Valerio Galli. La prima rappresentazione è domenica 22 gennaio ore 15.30 (repliche: martedì 24 ore 19, giovedì 26 ore 20, domenica 29 ore 15.30, martedì 31 ore 19 e giovedì 2 febbraio ore 20). Questi i due cast: Nedda-Colombina, Donata D’Annunzio Lombardi/Valeria Sepe; Canio-Pagliaccio, Walter Fraccaro/Rubens Pellizzari; Tonio-Taddeo Sebastian Catana/Elia Fabian; Silvio, Fabian Veloz/Alessio Verna; Beppe-Arlecchino, Francesco Pittari.

Fabrizio Maria Carminati torna a dirigere “I Capuleti e i Montecchi” di Vincenzo Bellini, domenica 19 febbraio alle 15.30 (repliche: martedì 21 ore 19, giovedì 23 ore 20, domenica 26 ore 15.30) nella ripresa di una coproduzione, risalente al 2012-2013, della Fondazione Arena di Verona con il Gran Teatro La Fenice di Venezia e con il Greek National Theater di Atene. La regia è di Arnaud Bernard. Aya Wakizono dà voce al giovane Romeo; Giulietta vede alternarsi Irina Lungu e Rosanna Savoia; Tebaldo, Giulio Pelligra/Fabrizio Paesano.
Ancora protagonista Giacomo Puccini con “Tosca”, in un altro allestimento della Fondazione Arena di Verona, con la regia di Giovanni Agostinucci e la direzione di Antonino Fogliani. Si inizia domenica 19 marzo alle 15.30 (repliche: martedì 21 ore 19, giovedì 23 ore 20, domenica 26 ore 15.30, martedì 28 ore 19, giovedì 30 ore 20). I ruoli principali sono: Tosca, Susanna Branchini/Monica Zanettin; Mario Cavaradossi, Murat Karahan/Mikheil Sheshaberidze; Scarpia, Giovanni Meoni/Boris Statsenko.
La sacerdotessa druida “Norma” va in scena nell’allestimento della Fondazione Arena di Verona del 2004, con la regia di Hugo de Ana. In buca, Francesco Ivan Ciampa. L’opera di Vincenzo Bellini inizia domenica 23 aprile ore 15.30 (repliche: martedì 25 aprile ore 19, giovedì 27 aprile ore 20, domenica 30 aprile ore 15.30). Pollione, Rubens Pellizzari/Mikheil Sheshaberidze; Oroveso, Marko Mimica;
Norma, Anna Pirozzi/Francesca Sassu; Adalgisa Carmen Topciu.La stagione d’opera si chiude con “Il viaggio a Reims” di Gioachino Rossini, che esordisce sabato 20 maggio ore 16.30 (repliche: martedì 23 ore 19; giovedì 25 ore 20; domenica 28 ore 15.30. Si tratta di una coproduzione del Teatro di Kiel e del Teatro di Lubecca, con la regia di Pier Francesco Maestrini, animazioni del cartoonist Joshua Held. Dirige Francesco Ommassini. I diciotto personaggi vengono interpretati da giovani voci rossiniane.
La Stagione Sinfonica si svolge con cadenza regolare: la prima esecuzione è alle ore 20 e la replica, il giorno seguente, alle ore 17.  Il concerto inaugurale, sabato 7 e domenica 8 gennaio, è diretto da Xu Zhong. Il programma prevede il Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in si bemolle minore op. 23 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, con Nikita Abrosimov al pianoforte, e la suite sinfonica Shéhérazade op. 35 del compositore russo Nikolaj Rimskij-Korsakov.
Il secondo appuntamento è venerdì 27 e sabato 28 gennaio. Sul podio Jean Luc Tingaud e al pianoforte Michail Lifits impegnati in Tristia op.18, partitura per coro misto e orchestra di Hector Berlioz articolata in tre movimenti: Méditation religieuse, La mort d’Ophélia, Marche funèbre d’Hamlet. Segue il Concerto per pianoforte ed orchestra n. 2 op. 22 in sol minore di Camille Saint-Saëns, per concludere con Psyché FWV 47, Poema sinfonico per coro e orchestra di César Frank.
Il 3 e 4 febbraio, il giovane Alpesh Chauhan dirige il Signum Saxophone Quartet nel Don  Juan TrV 156 op. 20 di Richard Strauss, seguito dal Concerto per quattro sassofoni ed orchestra di Philip Glass. Infine la Sinfonia n. 6 op. 74 in si minore “Patetica” di Pëtr Il’ič Čajkovskij.
Matthew Halls sale sul podio il 24 e 25 febbraio, mentre allo strumento solista è impegnato Mario Brunello. Il programma inizia con l’Ouverture di Egmont di Ludwig van Beethoven, seguito dal Concerto in la minore per violoncello e orchestra dalla Sonata “Arpeggione” D821 di Franz Schubert e Gaspar Cassadó, per concludere con le Variazioni “Enigma” op. 36 del compositore inglese Edward Elgar.
Il direttore veronese Andrea Battistoni, venerdì 3 e sabato 4 marzo, si dedica ai compositori russi Pëtr Il’ič Čajkovskij e Sergej Rachmaninov: La tempesta; Ouverture Fantasia op. 18 di Čajkovski, la Cantata La primavera op. 20 per coro, orchestra e baritono solista di Rachmaninov; Amleto Ouverture op. 67 e Romeo e Giulietta Ouverture di Čajkovskij.
Wolfgang Amadeus Mozart e Ludwig van Beethoven sono protagonisti venerdì 24 e sabato 25 marzo. Sul podio Ola Rudner e al pianoforte Leonora Armellini eseguono Don Giovanni, Ouverture e il Concerto per pianoforte e orchestra n. 27 K. 595 in si bemolle maggiore, tratti dal repertorio di Mozart. A conclusione la Sinfonia n. 3 op. 55 in mi bemolle maggiore “Eroica” di Beethoven.
Si prosegue venerdì 31 e sabato 1 aprile con il Concerto per violino e orchestra in Re maggiore op. 61 di Ludwig van Beethoven e la Sinfonia n. 5 op. 64 in mi minore di Pëtr Il’ič Čajkovski. Direttore Jader Bignamini, al violino Giovanni Andrea Zanon
Venerdì 28 e sabato 29 aprile Christian Kluxen dirige il Concert Românesc di György Ligeti, la Rapsodia su un tema di Paganini op. 43 di Sergej Rachmaninov, con Lukas Geniušas al pianoforte; nella seconda parte, la Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore op. 100 di Sergej Prokof’ev.
Il nono appuntamento, venerdì 5 e sabato 6 maggio, vede al violino solista Sergey Krilov diretto da Andrea Battistoni nel Concerto n. 4 in re minore per violino e orchestra di Niccolò Paganini e la Sinfonia fantastica op. 14 di Hector Berlioz.
A conclusione, venerdì 26 e sabato 27 maggio, la Sinfonia n 1 op. 68 in do minore di Johannes Brahms e From the Bavarian Highlands op. 27 per coro e orchestra di Edward Elgar, con Direttore Roman Brogli Sacher.
Si aggiungono due proposte fuori abbonamento. Il tradizionale Concerto di Capodanno, il 31 dicembre, è diretto da Andrea Battistoni. Nel Concerto di Pasqua del 14 aprile 1017, Michele Gamba dirige l’Ave verum corpus K. 618 per coro e orchestra e il Requiem K. 626 per coro e orchestra di Wolfgang Amadeus Mozart con le voci soliste di Rosanna Savoia, Cecilia Molinari, Alessandro Scotto Di Luzio e Romano Dal Zovo.