Il Blasone bolognese di Floriano Canetoli, fondamentale riferimento per tutti gli studiosi di araldica e per gli appassionati di storia bolognese, è l’opera protagonista della nuova campagna di digitalizzazione della Biblioteca comunale dell’Archiginnasio, che incrociando i cinque esemplari del capolavoro del XVIII secolo che conserva tra i suoi tesori, ha dato vita a una nuova versione online che consente di sfogliare con maggiore facilità e integralmente tutti i volumi che compongono l’opera, rendendo disponibili per tutti immagini a maggiore definizione e ingrandibili a tutto schermo.

Il Blasone bolognese che si compone di cinque volumi e raccoglie oltre 3.600 stemmi e più di mille cimieri delle famiglie nobili, ma non solo, bolognesi era già stato digitalizzato nel 2005 e reso disponibile su Archiweb, la biblioteca digitale dell’Archiginnasio, dove la banca dati ha avuto negli anni un grandissimo successo di consultazione. Proprio la sua preziosità e la grande richiesta da parte di studiosi e appassionati ha reso necessario rivedere e attualizzare il sistema di visualizzazione che la rende oggi ancora più facile da consultare e accessibile al pubblico più ampio.

LA STORIA DELL’OPERA
Siamo a Bologna all’inizio degli anni novanta del XVIII secolo, quando Floriano Canetoli, libraio ed editore di incisioni, quasi presagendo ciò che sarebbe successo di lì a poco con l’arrivo anche in Italia delle idee rivoluzionarie francesi, decise di dar vita a un ritratto sociale unico e particolarissimo della nostra città del tempo, raccogliendo personalmente stemmi, scudi e cimieri delle varie famiglie bolognesi, sia quelle di origine nobile che quelle popolane, o “cittadine” come poi le definirà nell’opera.

Nacque così il Blasone bolognese, cioè Arme gentilizie di famiglie bolognesi, nobili, cittadinesche e aggregate con annotazioni, la più grande raccolta araldica di area bolognese: un’impresa che ancora oggi resta un unicum mai più ripetuto nella storia dell’araldica, nella quale sono raccolti più di 3600 stemmi e oltre mille cimieri, in tavole calcografiche di grande formato poi acquerellate a mano.


L’opera fu pubblicata tra il 1792 e il 1795, poco prima dell’arrivo, nel giugno 1796, delle armate francesi guidate da Napoleone; arrivo che portò, nel giro dei mesi successivi, al crollo di tutto quel sistema politico, sociale ed economico che per secoli aveva retto e guidato Bologna e il suo territorio all’interno dello Stato della Chiesa e che Canetoli aveva immortalato nella sua monumentale opera.

La Biblioteca comunale dell’Archiginnasio conserva cinque esemplari dell’opera, costituita di cinque volumi in sette tomi. Tra questi l’ultimo volume, che raccoglie i gonfaloni, le insegne e gli abiti delle compagnie temporali e spirituali di Bologna, è quello di maggiore bellezza e di più efficace impatto visivo.


BLASONE BOLOGNESE
Il Blasone bolognese, cioè Arme gentilizie di famiglie bolognesi, nobili, cittadinesche e aggregate, è la più importante raccolta di stemmi, o più propriamente scudi, e cimieri dell’area bolognese.
L’opera, pubblicata a Bologna tra il 1791 e il 1795, venne concepita da Floriano Canetoli, che si adoperò personalmente nella raccolta degli stemmi, facendo richiesta alle varie famiglie nobili e “cittadine” bolognesi affinché gli trasmettessero l’arma e l’impresa, come si ricava dalla prefazione dell’abate Francesco Alessio Fiori (o Dal Fiore).

La raccolta è costituita quasi interamente da tavole calcografiche: solo la prefazione, la dedica a Gioseffo Remondini nel tomo II e quella a Giuseppe Rosini nel tomo V sono a stampa. Una particolarità del Blasone bolognese è che tutte le raffigurazioni incise – 3623 stemmi, 1088 cimieri, 84 insegne, cornici e figure –  sono colorate a mano, ad acquerello, con un effetto cromatico di grande bellezza.

La Biblioteca dell’Archiginnasio possiede vari esemplari dell’opera. Del tomo V sono presenti in Archiginnasio due esemplari. In uno, totalmente calcografico (ad eccezione del testo della dedica, tipografico, e della tavola [22] eseguita a mano) sono raffigurate: il gonfalone delle Arti, le insegne e gli abiti delle 32 compagnie temporali o Arti, il gonfalone dell’Arciconfraternita della Vita, le insegne e gli abiti delle 52 compagnie spirituali di Bologna.
Nel secondo esemplare di questo tomo V conservato in Archiginnasio risultano a stampa calcografica solo la cornice della dedica (il testo è tipografico) e le tavole relative alle compagnie temporali, mentre il resto del volume è disegnato e colorato a mano. I gonfaloni sono dipinti su grandi carte di tavola ripiegate. Inoltre sono inserite altre 11 tavole che completano quelle delle arti della città con gli abiti dei signiferi e di 10 donzelli di altrettante arti, tavole non presenti nel primo esemplare.

FLORIANO CANETOLI
Floriano Canetoli (Bologna,1751 – Genova, 1799), libraio ed editore di rami, fino al 1796 svolse un’attività pienamente in sintonia con gli ideali dell’Ancien Regime; a questa fase della sua attività risale la pubblicazione del Blasone bolognese. Con l’arrivo delle truppe francesi, nel giugno del 1796, Canetoli divenne uno dei librai-stampatori più coinvolti dal nuovo clima politico creatosi in città. Fondò una sua tipografia e pubblicò vari opuscoli e giornali improntati alle nuove idee democratiche. Questa attività gli costò l’esilio: con l’arrivo degli Austro-Russi nel giugno del 1799 fu costretto a fuggire, rifugiandosi a Genova dove morì poco tempo dopo.

FRANCESCO ALESSIO FIORI
Francesco Alessio Fiori (o Dal Fiore) nato a Bologna nel 1718, gesuita, fu professore di filosofia a Brescia, teologo e autore di componimenti poetici; fece parte dell’Accademia degli Arcadi, con il nome di Feranio Ressico Falisco. I repertori biografici che ne danno notizia (Sommervogel, Ferrari, Casati, IBI, IBN) lo dichiarano morto a Rimini nel 1790; la Biblioteca dell’Archiginnasio possiede però documenti (nel fondo speciale Francesco Alessio Fiori) fino al 1794 dai quali risulta che il Fiori era ancora in vita.

C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Comune Bologna, 4 agosto 2020

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Per navigare nella nuova versione online: http://badigit.comune.bologna.it/canetoli/index.html

Presentazione you tube:
https://www.youtube.com/watch?time_continue=32&v=FASEgu_DoIw&feature=emb_logo