Il Castello Campori, simbolo storico-architettonico di Soliera (Mo), conferma la propria vocazione al contemporaneo con “Arnaldo Pomodoro. {sur}face”, mostra personale di uno dei più grandi scultori viventi, le cui opere sono presenti in spazi aperti e collezioni pubbliche di tutto il mondo. Curata da Lorenzo Respi, membro del Comitato Scientifico della Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano, l’esposizione racconta, dal 17 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021, (prorogata fino al 27 giugno, ingresso gratuito, prenotazione consigliata) la personalità di un artista visionario che ha segnato profondamente la seconda metà del Novecento italiano.

Nella piazza antistante il Castello è stato installato l’Obelisco per Cleopatra, opera monumentale che per tre anni diventerà parte integrante del contesto urbano. Concesso in comodato d’uso gratuito al Comune, l’Obelisco è alto quattordici metri; è stato progettato nel 1989 per la messinscena della Cleopatra e realizzata nel 2008 in acciaio corten e bronzo.
Altri progetti Fondazione Pomodoro vedi qui.

Maschera di Cesarione per La passione di Cleopatra di Ahmad Shawqi, Gibellina, 1989. Foto Archivio Arnaldo Pomodoro

LA MOSTRA
Il titolo della mostraArnaldo Pomodoro. {sur}face,nasce da un gioco di parole fra il termine “superficie” (surface) e il termine “volto” (face), che ne evidenzia il doppio livello di lettura. La finalità del progetto è quella di raccontare un aspetto inedito dell’arte di Arnaldo Pomodoro, l’uomo prima dell’opera, attraverso un percorso che affonda le proprie radici nelle esperienze teatrali iniziate sin dagli anni ‘50, luogo di ricerca e di grande libertà creativa, passando per l’Obelisco e le sculture degli anni 2000, sino al bozzetto in bronzo dell’opera ambientale Ingresso nel labirinto (1995-2011) che, come scrive l’artista, è «una riflessione su tutto il mio lavoro: il gesto di riappropriazione e di recupero di un’attività artistica che ha attraversato i decenni della mia vita e ne costituisce una sorta di sintesi».
Un viaggio in timelapse nell’interiorità di Arnaldo Pomodoro alla scoperta delle passioni che hanno stimolato la sua creatività e orientato il suo sguardo critico verso la vita e la storia, spiega il curatore Lorenzo Respi.

Ingresso nel labirinto, 1995-2011 (Veduta della stanza della rotativa). Foto Dario Tettamanzi

Il percorso si articola in due sezioni e in sette sale espositive. La prima parte è dedicata alla messinscena per La passione di Cleopatra di Ahmad Shawqi sui ruderi di Gibellina (1989) e presenta i costumi di scena originali, i disegni preparatori e i bozzetti scenografici, oltre alle fotografie e ai video dello spettacolo.
La seconda parte racconta la genesi di Ingresso nel labirinto, un’opera ambientale di circa 170 mq iniziata nel 1995 e costruita quasi interamente in fiberglass patinato con foglia di rame nei sotterranei dell’edificio ex Riva-Calzoni di Milano (già sede della Fondazione Arnaldo Pomodoro), attraverso i rilievi Untitled (fiberglass, 2005) e Continuum (bronzo, 2010) e Ingresso nel labirinto, studio (bronzo, 2011-2020), realizzato appositamente per questa mostra e qui esposto per la prima volta.

Nell’ultima sala i visitatori possono fare esperienza di Labyr-Into, una delle prime applicazioni immersive in Italia nell’ambito dell’arte contemporanea e la prima in assoluto dedicata ad un’opera di Arnaldo Pomodoro, basata sulla tecnologia Gear’VR’ e ‘Oculus’RifT e realizzata da Oliver Pavicevic e Steve Piccolo. Si tratta di una libera interpretazione di Ingresso nel labirinto, nella sua versione 3D.

Catalogo All Around Art con testi di Arnaldo Pomodoro e Lorenzo Respi e ricco apparato iconografico.

Ingresso nel labirinto, 1995-2011 (Veduta della stanza dedicata a Cagliostro). Foto Dario Tettamanzi

Una sala è interamente dedicata ai più piccoli ed è dotata di supporti didattici audio e video. Visite guidate e laboratori didattici sono curati dal Dipartimento Educativo della Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano e realizzati in collaborazione con la Ludoteca “Il Mulino” di Soliera.

Previa registrazione online, è possibile accedere ad attività interattive sviluppate all’interno del sito web della Fondazione Arnaldo Pomodoro e rivolte a tutti.

Infine, nella sala consiliare del Comune di Soliera è esposta l’opera di Emilio Isgrò “Open Up Arnaldo” (2007), concessa in comodato d’uso gratuito triennale dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro.

M.F.C.S.
Fonte: Area stampa Comune Soliera, 25 settembre 2020
Immagine di apertura: Obelisco per Cleopatra, 1989-2008. Foto Carlo Orsi

ARNALDO POMODORO {SUR}FACE
17 ottobre 2020 – 10 gennaio 2021
Prorogata fino al 27 giugno 2021
Ingresso libero

Castello Campori
piazza Fratelli Sassi 2, Soliera (Modena)
Informazioni e prenotazioni: 
Fondazione Campori 059.568580
info@fondazionecampori.it
Prenotazione visite guidate e laboratori didattici:
Ludoteca “Il Mulino” 059.56858
ludoteca@fondazionecampori.it
www.fondazionecampori.it

www.fondazionearnaldopomodoro.it  

Continuum 4, 2010. Foto Dario Tettamanzi
Arnaldo Pomodoro. {sur}face, installation view. Ph. MAMA #1