Il Direttore del Complesso della Pilotta dott. Simone Verde ha accolto la donazione dell’archivio di Giorgio Monaco, fortemente voluta dalla figlia Anna Maria per evitarne la dispersione. Il materiale documentario verrà catalogato come fondo documentario del Museo Archeologico, in quanto riguarda scavi e ricerche condotti nel territorio di Parma e Piacenza e il riallestimento del Museo Nazionale di Antichità di Parma.

L’archivio di Giorgio Monaco include materiale documentario del secolo XX molto eterogeneo: fotografie e relazioni sul riordino del Museo di Parma dagli anni ‘20 agli anni ’50; immagini degli scavi urbani di Parma tra gli anni ‘30 e gli anni ‘50; un numero considerevole di fotografie, piante e disegni degli scavi di Veleia eseguiti negli anni ‘40 e ’50; i giornali di scavo manoscritti e immagini dei lavori di risistemazione dell’area archeologica; fotografie delle ricognizioni archeologiche eseguite in vari luoghi dell’Appennino della metà degli anni ‘50; schede di reperti del Museo quali monete, medaglie, bronzi, epigrafi; estratti e pubblicazioni integrali curati da Giorgio Monaco.

GIORGIO MONACO
Nacque nel 1907 e dopo la laurea in storia a Genova, i corsi di specializzazione ad Atene, e una campagna di scavo a Rodi, ottenne come primo incarico nell’amministrazione pubblica, nel 1937, la direzione del Museo, che mantenne fino al 1954. Monaco abbinava all’attività di studio un particolare interesse all’esplorazione del territorio. Tra i soci fondatori del Comitato di Studi Preistorici dell’Emilia occidentale, promosse ricerche in Appennino volte all’esplorazione dei cosiddetti castellieri preromani, in primis quello di Città d’Umbría, da lui considerati roccaforti delle tribù liguri in opposizione all’avanzata dei legionari romani.

Curò una sessantina di pubblicazioni sull’archeologia preistorica, diresse numerose campagne di scavo e importanti restauri a Veleia. Al termine del secondo conflitto mondiale, durante il quale i materiali del Museo furono nascosti per sottrarli alle requisizioni naziste e ai bombardamenti alleati, Monaco curò un nuovo allestimento delle collezioni museali. Diresse lo strappo e il restauro del grande mosaico policromo paleocristiano del Duomo di Parma, prima di assumere nel 1954 la reggenza della Soprintendenza Archeologica dell’Emilia-Romagna in Bologna. Concluse la sua carriera presso la Soprintendenza dell’Etruria, nella città di Firenze.


NUOVO ALLESTIMENTO PER “LA SCAPILIATA” DI LEONARDO
Protagonista d’un ulteriore passo avanti nel rimodellamento della nuova Pilotta, è una delle opere simbolo del museo parmense, La Scapiliata di Leonardo da Vinci. In occasione delle recenti Celebrazioni dei 500 anni dalla morte dell’autore,

La Scapiliata ha trovato una cornice consona, coerente con il prezioso dipinto e ad esso coeva. Con il nuovo “vestito”, il capolavoro era stato oggetto di una fortunata mostra nel 2019, in seguito alla quale si è arrivati al definitivo posizionamento della Scapiliata all’interno del percorso museale rimodellato nell’ala ovest, in via di completo restyling.


Foto di Giovanni Hänninen ©hanninen

La meravigliosa tavola di Leonardo è stata posizionata su un’ampia superfice metallica grigia e su una parete in marmorino anch’esso grigio, che crea un contrasto cromatico con l’oro e il bruno che connotano il dipinto e la cornice. La tavoletta è collocata all’interno di una vetrina speciale, un climabox appositamente progettato, che ripara il capolavoro di Leonardo non solo dal pericolo di intromissione da parte di malintenzionati ma la preserva anche dalle polveri e da eccessi di luminosità e umidità.


M.F.C.S.
Fonte: Ufficio Promozione e Comunicazione Pilotta, 8 e 11 ottobre 2020
Immagini donazione attinte dalla pagina facebook.
Immagine Scapiliata da Studio Esseci

Complesso Monumentale della Pilotta
Piazza della Pilotta 15, Parma
E-mail cm-pil@beniculturali.it
Centralino +39 0521 220400
www.complessopilotta.it