Volti spaventati, preoccupati, meravigliati, incuriositi, appena rischiarati nelle loro diverse espressioni dalla luce della lanterna e dal flebile chiarore della luna. Sono i protagonisti del celebre dipinto settecentesco “Esperimento su di un uccello inserito in una pompa pneumatica”, eseguito nel 1768 dal pittore inglese Joseph Wright, detto of Derby dal nome della città inglese dove nacque nel 1734 e morì nel 1797. Il capolavoro indiscusso della National Gallery di Londra, raramente concesso in prestito, sbarca per la prima volta in Italia, alla Galleria degli Uffizi di Firenze, dove è visibile fino a gennaio 2021 nell’esposizione “Arte e Scienza”, curata da Alessandra Griffo. Le reazioni umane nei confronti della ricerca scientifica sono il tema portante di quest’opera, che per l’occasione diventa anche simbolo dei legami culturali tra Londra e Firenze.

William Cary (1759 – 1825) Air pump, twin barrels, table-top model
early 19th cent. Museo Galileo, Florence

Nel 1768, data a cui risale il dipinto di Wright of Derby, le sperimentazioni sul vuoto d’aria tramite pompa pneumatica messa a punto da Robert Boyle, chimico irlandese vissuto nel secolo precedente, non costituivano più una novità scientifica. Erano però ampiamente proposte con fini divulgativi e didattici nelle sedi più disparate, e lo stesso accadeva nel medesimo periodo anche a Firenze. A partire dagli anni Settanta del Settecento, prima a Palazzo Pitti per i propri figli, poi per un pubblico più ampio nel neonato Museo di Fisica e Storia Naturale allestito a La Specola, il granduca Pietro Leopoldo di Lorena commissionava analoghi esprimenti e laboratori dimostrativi che introducevano alla conoscenza delle principali leggi chimico-fisiche allora note. Le strumentazioni utilizzate dall’istituto, simili a quella riprodotta nel quadro londinese, sono in seguito confluite nel Museo Galileo di Firenze, dove sono tuttora custodite.

Courvoisier & Comp.e Workshop
Mantel clock in the shape of a cage
c. 1820-35 Imperial and Royal Apartments, Gallerie degli Uffizi, Florence

Il dipinto raffigura una riunione in una casa di campagna inglese. Il pubblico è composito, non si tratta di addetti ai lavori, e proprio questo campionario di tipi umani diversi permette all’artista di raffigurare le espressioni con teatralità. A rafforzare l’effetto sono i forti contrasti di luce ed ombra, e l’abbigliamento da illusionista dell’uomo al centro: è lui che, girando la chiavetta ed eliminando l’aria dalla campana, può decretare la morte del volatile. La stessa scelta del pappagallino bianco, al posto del consueto canarino, rende ancora più drammatico il contrasto tra il candore delle piume e l’oscurità intorno.

Nella mostra sono poste in dialogo altre opere che illustrano la pratica dello studio a lume di candela, la concentrazione notturna sul lavoro di concetto, come il San Girolamo con due angeli di Bartolomeo Cavarozzi (1617), e il disegno di Enea Vico, L’Accademia di Baccio Bandinelli (1560). Completa l’esposizione l’ottocentesco Orologio da mensola in forma di gabbietta, oggetto prezioso in prestito dagli Appartamenti Imperiali e Reali di Palazzo Pitti, la cui forma evoca direttamente l’uccelliera da cui è stata estratta la colomba protagonista, suo malgrado, dell’esperimento raccontato da Wright of Derby nel suo quadro.

M.C.S.
Fonte: Opera Laboratori Fiorentini – Civita, 6 ottobre 2020
Immagine di apertura: Joseph Wright of Derby (Derby 1934 – 1797)
An experiment on a bird in the air pump 1768, The National Gallery. London

WRIGHT OF DERBY. ARTE E SCIENZA
6 ottobre 2020 – 24 gennaio 2021

LE GALLERIE DEGLI UFFIZI
Piazzale degli Uffizi, 6
50122 Firenze
www.uffizi.it

Bartolomeo Cavarozzi (Viterbo 1590 c. – Rome 1625)
St. Jerome in his study with two angels c. 1617
Galleria Palatina, Gallerie degli Uffizi, Florence