È aperta al pubblico la mostra “Futuro. Arte e società dagli anni Sessanta a domani” che presenta circa cento opere di artisti italiani e internazionali provenienti da importanti collezioni private e dalla collezione Intesa Sanpaolo. Nella sede museale di quest’ultima, alle Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari a Vicenza, si apre una riflessione di straordinaria attualità sul concetto di ‘futuro’ attraverso le visioni dell’arte. Partendo dagli anni ’60, decennio del boom economico, della crescita demografica, dell’ottimismo e del consumismo che si traducono nell’era pop e nell’esplosione dei fenomeni giovanili, si giunge fino a una società che si è trovata a vivere contemporaneamente il cambio di un secolo e di un millennio, attesi con aspettative e paure.

L’esposizione, allestita a cura di Luca Beatrice e Walter Guadagnini dal 3 ottobre 2020 al 7 febbraio 2021 (prorogata fino al 27 giugno), prende avvio con un prologo dedicato al Futurismo, la prima avanguardia europea che dal nome rivela la volontà di essere motore di cambiamento, con opere di Boccioni, Depero, Marussig, Zanini e con due parole chiave, ‘spazio’ e ‘tempo’. Il primo visto con gli occhi di Fontana, Munari, Klein; il secondo con l’ironia di Baj e le intuizioni di artisti quali Boetti, Cattelan, Mari, Paolini, Turcato.

LE SEZIONI DELLA MOSTRA
Cinque sono le sezioni che introducono altrettante visioni del futuro. Da sfondo, a compendio della narrazione, una serie di grandi immagini fotografiche dall’Archivio Publifoto Milano, che accompagnano la time-line dei singoli decenni e raccontano l’idea di futuro nella società, in particolare quella italiana.

Gli anni Sessanta persuadono che ‘Il Futuro è il presente’, con un ottimismo che – malgrado lo spettro di un conflitto nucleare – conquista anche lo spazio sino a raggiungere la luna e porta a visioni dell’arte che vanno dallo Spazialismo all’arte cinetica, dalla Pop all’Op attraverso le opere di artisti come Rauschenberg, Rotella, Vasarely, Fioroni.

I Settanta introducono al concetto de ‘Il Futuro è il politico’, con parole quali ‘utopia’ e ‘rivoluzione’ e movimenti che spaziano dalla poesia visiva all’Arte Povera, dal femminismo all’arte militante, con opere di Christo, Indiana, Isgrò, Schifano, Tilson.

‘Il futuro è il successo’ accompagna il pubblico dagli anni Ottanta alla bolla speculativa, con la domanda ‘il mercato dell’arte conta più dell’arte?’ e opere tra gli altri di Hirst, Kruger, Rosenquist, Warhol. Si entra poi nei Novanta, che introducono la tematica de ‘Il futuro è il postumano’, con l’uomo che decide di trasformare se stesso partendo dal proprio corpo, e opere tra gli altri di Burson, Morimura, Skoglund fino ai modelli ‘transumani’ negli scatti di Vintiner. Il percorso si conclude con i grandi temi dei primi decenni del millennio: ‘Il futuro è l’ambiente’ e l’enorme sfida legata alla difesa del pianeta, con opere di artisti quali César, Eliasson, Gilardi, Lai, Najjar per arrivare all’oggi, entrato prepotentemente in un nuovo futuro da leggere nella sfera di cristallo del giovane artista Bufalini.

Tra le attività collaterali, passeggiate d’arte, itinerari tematici, attività per famiglie, workshop e performance.
Catalogo Edizioni Gallerie d’Italia | Skira.


M.F.C.S.
Fonte: Sito, 6 ottobre 2020

FUTURO. ARTE E SOCIETÀ DAGLI ANNI SESSANTA A DOMANI
3 ottobre 2020 – 7 febbraio 2021
Prorogata fino al 27 giugno 2021

Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari
Contra’ Santa Corona, 25 Vicenza
Informazioni numero verde 800.578875
info@palazzomontanari.com
www.gallerieditalia.com