Dagli Uffizi arriva un omaggio speciale a San Francesco, il “poverello di Assisi”, nella ricorrenza della sua morte, avvenuta il 3 ottobre 1226. Dallo stesso giorno ha riaperto al pubblico una parte di San Pier Scheraggio, l’antica chiesa medievale che nel 500 fu incorporata nel complesso – oggi occupato dal Museo – realizzato da Giorgio Vasari: dopo quasi due decenni una navata è ora di nuovo accessibile e inserita nel percorso ordinario di visita. Su una colonna si ammira da vicino un affresco, opera di un ignoto pittore fiorentino dei primi del Trecento, raffigurante il santo assisiate.

Gli spazi restaurati risalgono all’XI secolo dopo Cristo: fu in questo tempo, dunque ancora prima del Palazzo della Signoria, che venne realizzata la chiesa romanica di San Pier Scheraggio, punto di riferimento religioso e civile della Firenze medievale. È certo che Dante Alighieri abbia frequentato questo luogo in qualità di consigliere dell’assemblea cittadina che qui si riuniva; ed è anche storicamente documentato che, in tale ruolo, vi abbia parlato pubblicamente nell’anno 1300. Poco meno di tre secoli dopo l’intera chiesa fu inglobata nel complesso degli Uffizi.

Le antiche vestigia di una delle tre navate dell’edificio sono rese visibili al di sotto della pavimentazione di cristallo trasparente, sulla quale i visitatori del museo possono

camminare per ammirare da vicino i resti dell’architettura medievale di San Pier Scheraggio, insieme a quelli di una cripta e di un chiostro realizzati successivamente, nel ‘400. Gli scavi che hanno riportato alla luce queste strutture, insieme ai resti di alcune sepolture rinvenute nel livello inferiore alla cripta, risalgono ai primi anni Duemila.

LA STORIA DI SAN PIER SCHERAGGIO
Eretta nel XI secolo sulle vestigia di una chiesa preesistente, San Pietro in Scheraggio (il nome deriva da un fosso poi interrato utile allo “schiaraggio” delle acque reflue) era originariamente un ampio edificio a tre navate, con cripta, campanile e zona cimiteriale. Preesistente alla costruzione del Palazzo della Signoria, nel medioevo svolse un ruolo importante nella vita civica fiorentina, ospitando le riunioni degli organi del governo cittadino e il giuramento solenne dei Priori delle Arti.

In questo luogo anche Dante Alighieri assunse l’incarico di Priore, come membro dell’Arte dei Medici e Speziali, per il periodo dal 15 giugno al 25 agosto 1300. Nel XV secolo, per ampliare lo spazio intorno al Palazzo della Signoria, fu distrutta la navata settentrionale della chiesa, rendendo necessari nuovi lavori, come l’innalzamento del pavimento. Con l’edificazione degli Uffizi, nel XVI secolo, la chiesa venne ridotta alla sola navata centrale e le colonne furono inglobate in una parete in muratura, ma continuò ad essere officiata fino alla sconsacrazione avvenuta nel 1782 per volontà di Pietro Leopoldo di Lorena.

LA MOSTRA VIRTUALE
L’omaggio degli Uffizi a San Francesco è anche virtuale: sul sito web delle Gallerie è visibile “Francesco Fratello Universale – vita e culto del poverello d’Assisi”, una mostra online coordinata da Monica Alderotti e dedicata alla vita del santo, con un’introduzione del Guardiano del Santuario della Verna, Padre Francesco Brasa OFM.

La “ipervisione” raccoglie 20 immagini ad alta definizione di opere dalla collezione delle Gallerie, con spiegazioni e commenti, tra le quali anche capolavori di Andrea del Sarto, Jacopo Ligozzi, Federico Barocci, El Greco, Ludovico Cigoli, Cristofano Allori (https://www.uffizi.it/mostre-virtuali/san-francesco ).

M.F.C.S.
Fonte: Operalaboratori, 3 ottobre 2020
Immagine di apertura: il direttore degli Uffizi Eike Schmidt con il San Francesco di San Pier Scheraggio

LE GALLERIE DEGLI UFFIZI
Piazzale degli Uffizi, 6
50122 Firenze
www.uffizi.it
https://www.uffizi.it/mostre-virtuali/san-francesco