La mostra dossier Ritratti d’oro e d’argento presenta una galleria di busti reliquiario dal Duecento al primo Cinquecento, provenienti da tutte le diocesi del Piemonte e raffiguranti santi legati alle devozioni del territorio e alle titolazioni di determinate chiese locali, oltre ad alcuni esemplari dalla Svizzera e dall’Alta Savoia.

Documentati già dall’XI secolo per contenere la reliquia del cranio di taluni santi, i busti sono a tutti gli effetti dei ritratti in oreficeria, solitamente in rame o in argento dorato, spesso arricchiti da pietre preziose, vetri colorati e smalti. Una produzione specificatamente medievale, in cui convivono il gusto per il ritratto di tradizione classica – di qui la presenza di dettagli relativi all’acconciatura o all’abbigliamento – e le pratiche devozionali teorizzate da alcuni ecclesiastici e filosofi del XII secolo, secondo cui la contemplazione dell’immagine di un santo, realizzata con materiali preziosi, poteva condurre il fedele verso l’elevazione spirituale.

Bottega lombarda, 1485-1488 (per la testa) e XVIII secolo (per il busto) Busto reliquiario di san Secondo Asti, parrocchia di San Secondo © Pier Nicola

Il Piemonte e l’area alpina contano un numero molto elevato di queste testimonianze del XII-XVI secolo, soprattutto in rapporto alle altre regioni d’Italia. La mostra, a cura di Simonetta Castronovo, allestita nella Sala Atelier di Palazzo Madama dal 4 dicembre 2020 al 12 aprile 2021 (prorogata fino al 12 luglio) , documenta questa ricchezza anche stilistica.

I busti e le teste di reliquiario sono presentati in ordine cronologico, dal più antico, la santa Felicola dell’abbazia di Sainte-Marie d’Aulps (Haute-Savoie) – una santa gotica e sorridente, che guarda alla scultura delle cattedrali, tra Parigi e la Francia settentrionale, negli anni di regno di Filippo il Bello – fino alla santa Margherita del Musée d’art et d’histoire di Ginevra, un busto ligneo del 1500 circa, improntato al nuovo realismo di radice fiamminga. Tra i due estremi scorre una galleria di volti, opera di artisti di estrazioni culturali diverse, che mostrano le tante sfaccettature di questa tipologia, dal gotico, al tardogotico, al naturalismo pieno della seconda metà del Quattrocento.

Incontriamo santi nati e vissuti in Piemonte, patroni di alcune delle principali cattedrali della regione, accanto a santi più “internazionali”, come san Giorgio e san Maurizio, peraltro centrali nella devozione della dinastia sabauda, o sant’Orsola, con un busto ligneo intagliato e dipinto realizzato a Colonia e arrivato in Piemonte come dono di Manfredi di Montafia, uno dei tanti mercanti “lombardi” attivi nel nord Europa nel Medioevo.

Severino Dorerio, documentato a Pinerolo tra 1409 e 1421, Busto reliquiario di san Giovenale, 1417 Fossano, Cattedrale

Nella vetrina centrale, il busto in argento di Giove (II-III sec- d. C.), capolavoro del Museo Archeologico Regionale di Aosta e ritrovato in uno scavo archeologico al Piccolo san Bernardo, introduce il tema dei modelli: ai busti in metallo di età romana, raffiguranti divinità olimpiche o imperatori, si ispirarono gli orafi medievali per realizzare i ritratti dei santi.

La mostra, nell’ambito della rete internazionale Art Médiéval dans les Alpes, si lega a una serie di esposizioni che apriranno nello stesso periodo sui due versanti delle Alpi, sotto il titolo comprensivo De l’or au bout des doigts. Savoir-faire au Moyen Âge dans le duché de Savoie. Le opere di produzione aostana saranno esposte presso il Museo del Tesoro della Cattedrale di Aosta e, in concomitanza, il Museo Diocesano d’Arte Sacra di Susa espone la preziosa Cassa di Sant’Eldrado, capolavoro dell’arte romanica proveniente dalla Parrocchiale della Novalesa.

M.F.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Palazzo Madama, 5 ottobre 2020
Immagine di apertura: Orafo piemontese, 1390-1400. Testa reliquiario di San Giorgio. Chieri, Chiesa di san Giorgio Martire

RITRATTI D’ORO E D’ARGENTO
Reliquiari medievali in Piemonte, Valle d’Aosta, Svizzera e Savoia
4 dicembre 2020 – 12 aprile 2021
Nuove date: 5 febbraio – 12 luglio 2021

Palazzo Madama – Sala Atelier
Piazza Castello – Torino
palazzomadama@fondazionetorinomusei.it 
t. 011 4433501
www.palazzomadamatorino.it

Bertramino de Zuttis (documentato a Milano dal 1404 al 1434) Busto reliquiario di san Bernardo d’Aosta Novara, Duomo