La Fabbriceria Opera della Metropolitana del Duomo di Siena ha tra gli scopi statutari la conservazione del patrimonio. La Libreria Piccolomini è stata interessata, nell’ultimo triennio, da interventi di restauro ligneo dei banconi e delle teche, e di restauro lapideo del portale interno e dell’edicola soprastante. La nuova illuminazione, i nuovi vetri delle teche e la pellicola filtrante applicata sulle vetrate della parete di fondo, permettono di ammirare in ogni dettaglio i corali della Cattedrale, uno dei tesori più preziosi nel campo dei codici miniati. La pulitura e il restauro ha riguardato anche il gruppo delle Tre Grazie, collocato al centro della Libreria.

Prende il via dal 23 ottobre un programma di eventi di valorizzazione storico-artistica e di promozione culturale, con visite guidate gratuite, organizzati da Opera – Civita, che si concluderanno il 5 dicembre alle ore 11, sempre all’interno della Libreria, con la presentazione degli atti del convegno organizzato dall’Accademia degli Intronati lo scorso febbraio, dal titolo La Grazia è Bellezza. Per partecipare agli eventi è obbligatoria la prenotazione.

Duomo Libreria Piccolomini

LIBRERIA PICCOLOMINI
La biblioteca, costruita per onorare la memoria dello zio materno Enea Silvio Piccolomini (Papa Pio II) e conservare il ricco patrimonio “librario” che il pontefice e umanista aveva raccolto, fu commissionata dal cardinale Francesco Tedeschini Piccolomini, arcivescovo di Siena (poi Papa Pio III), attorno al 1492.

Gli affreschi che si susseguono nelle tre pareti, eseguiti con ricchezza di colori smaltati e inserti in pastiglia dorata da Bernardino di Betto, detto Pinturicchio, e dalla sua bottega (1503-1508), raffigurano dieci episodi relativi alla vita e al pontificato di Pio II. Alla loro ideazione collaborò anche Raffaello.

Il contratto tra il cardinale e il pittore umbro Pinturicchio fu stipulato a Roma il 29 giugno 1502 e, alla morte del Tedeschini, il 18 ottobre 1503, da meno di un mese eletto anch’egli papa con il nome di Pio III, spettò agli eredi portare a termine le pitture e commissionare il grande affresco raffigurante l’incoronazione di Pio III. Tale scena si ispira alla rappresentazione teatrale dell’elezione a pontefice recitata a Siena in Piazza del Campo per evocare l’incoronazione in San Pietro a Roma.

Nella nona scena, raffigurante la canonizzazione di Santa Caterina, tra il pubblico dei rappresentanti degli ordini monastici spiccano due figure in cui si riconoscono il giovane Raffaello e il Pinturicchio stesso. Al centro della Biblioteca spicca il gruppo marmoreo delle Tre Grazie (arte romana da originale ellenistico), che il Tedeschini acquisì a Roma dal Cardinal Colonna.

Lungo le pareti, si conservano i grandi libri corali della cattedrale di Siena. Le miniature dei preziosi codici sono dipinte da pittori senesi quali Sano di Pietro, Pellegrino di Mariano, Guidoccio Cozzarelli, Benvenuto di Giovanni e da artisti non locali come Girolamo da Cremona e Liberale da Verona.

L’attuale pavimento, realizzato dalla manifattura Ginori di Doccia e risalente al 1839 (che sostituisce l’originale conservato nei depositi dell’Opera), è costituito da ambrogette di forma romboidale e quadrette di maiolica dipinte che formano il motivo araldico della famiglia Piccolomini: la dorata luna crescente su fondo blu.

M.F.C.S.
Fonte: Opera Laboratori – Civita, 23 ottobre 2020
Contributi fotografici: Libreria Piccolomini, Bruchi – Lensini

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Per partecipare agli eventi è obbligatoria la prenotazione
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