È stato avviato l’iter per la definizione di un progetto di restauro riguardante l’Arca di Mastino II appartenente alle Arche Scaligere, il monumentale complesso funerario della famiglia Della Scala, a Verona. L’iniziativa prevede, preliminarmente, l’esecuzione di un’accurata campagna di indagini scientifiche propedeutiche alla progettazione dell’intervento.

I Musei Civici e la Direzione Edilizia Monumentale del Comune di Verona, in accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti, Paesaggio, hanno varato il progetto, al quale partecipano l’Università di Verona, Dipartimenti di Culture e Civiltà e di Informatica, e inoltre – grazie alla collaborazione dell’Ufficio UNESCO del Comune di Verona – l’Università di Pavia, Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura – DICAr.

Le due Università hanno intrapreso una campagna di rilievi e di studi diagnostici multidisciplinari, secondo le metodologie più avanzate. In questo quadro di indagini – con riferimento specifico alla statua equestre di Mastino II il cui originale è conservato al Museo di Castelvecchio – si sperimenterà una tecnica innovativa che potrà consentire una fruizione tattile a persone ipovedenti.

LE ARCHE SCALIGERE
Poste accanto alla Chiesa di Santa Maria Antica, custodiscono le spoglie della famiglia della Scala. Mastino II, successore di Cangrande della Scala, portò la Signoria scaligera all’apice della sua potenza: il suo dominio si estese su gran parte del Veneto, Brescia, Parma e Lucca. Ciò ebbe riflessi anche sul cimitero di famiglia, il cui completo rinnovo fu affidato al “Maestro delle Arche Scaligere” e portò all’aspetto che ancora oggi presenta. All’interno di un recinto ornato da statue, i lapicidi e gli scultori rinnovarono l’arca di Cangrande e innalzarono il monumento funebre dello stesso Mastino II.

Il primo della dinastia a scegliere questo luogo per la sua sepoltura fu Mastino I della Scala, morto nel 1277. Del suo monumento funebre rimane oggi il solo sarcofago. Agli inizi del ‘300 trovarono poi sepoltura Alberto I (morto nel 1301), Bartolomeo I (1304) e Alboino (1311). I loro semplici sepolcri sono allineati al muro esterno della chiesa. Nel 1329 morì Cangrande I della Scala e il suo monumento funebre venne posto sopra il portale della chiesa stessa.

M.C.S.
Fonte: Studio Esseci
Immagine di apertura:
Museo Castelvecchio, Mastino ph. Marco Bonechi