Nel 2020 sono scaduti i diritti d’autore sull’opera di Raffaele Viviani, drammaturgo, compositore e poeta nato a Castellammare di Stabia nel 1888 e morto a Napoli il 22 marzo 1950. Sono così diventate di dominio pubblico le commedie, le poesie e le canzoni da lui scritte nonché la sua autobiografia. Si sono recentemente aggiunte numeroso iniziative in remoto e per l’accesso al materiale digitalizzato.

Viviani fu un prolifico e apprezzato autore teatrale, come testimoniano le cronache dell’epoca. Il suo ricco archivio privato fu custodito gelosamente per anni nella casa di Viviani al Corso Vittorio Emanuele a Napoli. I testi teatrali erano già stati raccolti, assieme alle musiche, nell’edizione “Raffaele Viviani, Teatro” a cura di Guido Davico Bonino, Antonia Lezza, Pasquale Scialò: sei volumi pubblicati da Guida Editori di Napoli tra il 1987 e il 1994. Purtroppo la casa editrice fallì e i libri sono attualmente introvabili.

L’attenzione su Viviani ha continuato a essere tenuta alta grazie alle pubblicazioni di Antonia Lezza e di Pasquale Scialò che comprendono, tra l’altro, l’edizione completa delle poesie; la voce per l’Archivio degli Attori Italiani (Amati); saggi sulla fortuna di Viviani e sui rapporti con Eduardo e Pirandello; la monografia “Viviani l’autore, l’interprete, il cantastorie urbano” uscita per Colonnese editore nel 2000.

L’OPERA IN DIGITALE. CANTIERI VIVIANI
L’accesso al corpus del teatro di Viviani è oggi garantito a tutti gli studiosi, attori o appassionati dalla digitalizzazione dell’opera omnia, ideata da Lezza e realizzata presso i laboratori A.L.P.H.A.N.V.S. e Filosofia e linguaggi dell’immagine del Dipartimento di Beni Culturali (DISPAC) dell’Università degli Studi di Salerno, nell’ambito del progetto “Cantieri Viviani”, finanziato dalla Regione Campania e organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival a fine 2019.

Nel 2020 il progetto “Cantieri Viviani” ha previsto inoltre una serie di iniziative in remoto e una sinergia con il Museo di San Martino a Napoli www.polomusealecampania.beniculturali.it dove è stata dedicata una stanza a Viviani, e dove è attiva una postazione per accedere alla digitalizzazione, tramite l’archivio dell’Università di Salerno www.elea.unisa.it.

Per l’anno che sta iniziando, ci si prefigge di completare la traduzione di alcuni testi e una nuova monografia. Inoltre, si auspica la creazione di audiolibri con voci di attori professionisti.

 M.F.C.S.
Fonte: Ufficio stampa Puracultura, 16 dicembre 2020