Con Vita d’Artista, Flavio Favelli (Firenze, 1967) è protagonista di un progetto espositivo site-specific che coinvolge tutti gli spazi della Fondazione Adolfo Pini a Milano. Partendo dalla suggestione del libro di Carlo Cassola che, con lo stesso titolo, affronta la questione dell’arte rispetto a certi ideali, alla politica, all’impegno sociale, Favelli interviene nella casa che fu di Adolfo Pini (1920-1986) e prima di lui del pittore Renzo Bongiovanni Radice (1899-1970), alla ricerca di un confronto tra il passato, la sua eredità e l’opera dell’artista.

Flavio Favelli utilizza oggetti d’arredamento o di uso comune che rimandano sia all’estetica borghese degli ambienti familiari in cui è cresciuto, sia a quella del consumo prodotto dall’industria e dalla pubblicità. Nelle sue opere – collage, sculture, ambienti – i materiali vengono assemblati dando vita a sovrapposizioni di senso che non snaturano gli oggetti ma ne amplificano il valore simbolico. Sono oggetti di una quotidianità passata ma inconsciamente presente ancora oggi.

Vita D’Artista Flavio Favelli ©Fondazione Adolfo Pini 2020 credits Andrea Rossetti

Favelli cerca un confronto serrato con gli ambienti di grande seduzione e potere evocativo della Fondazione. Scritte, loghi, segni urbani e immagini pubblicitarie, nelle sale arredate con mobili e quadri di pregio, tappeti e vasi cinesi, non fanno altro che chiarire e manifestare con decisione il rapporto dell’immaginario dell’artista con un contesto esso stesso intrecciato al mondo del commercio e della borghesia cittadina.

Vita D’Artista Flavio Favelli ©Fondazione Adolfo Pini 2020 credits Andrea Rossetti

Il titolo Vita d’Artista nasce dalla riflessione sulla dimensione privata di una casa di “ideali borghesi illuminati”: un contesto tanto felice quanto ambiguo per un confronto con il passato e con quel “senso del bello”, ancora estremamente vitale, trasmesso dai suoi arredi. Parallelamente è anche un modo per mettere l’accento sulle differenze che emergono nella relazione con una “bella casa” e un’idea di un’arte esteticamente “bella” e il un punto di vista di un artista che cerca di rileggere, con opere inedite, un luogo e un tempo che in qualche modo ci appartiene.

C.S.
Fonte: Facco P & C e sito, 3 febbraio 2021
Immagine di apertura:
Collezione FF, ceramiche tagliate, foto D. Lasagni, 2012

VITA D’ARTISTA di FLAVIO FAVELLI
10 febbraio – 7 maggio 2021
Prorogata fino 25 giugno 2021

 Fondazione Adolfo Pini
Corso Garibaldi, 2 Milano
T. +39 02 874502
Ingresso su prenotazione: Eventbrite, www.eventbrite.it
www.fondazionepini.net