Straordinario autore di immagini memorabili, attraversò e fotografò buona parte delle più importanti espressioni artistiche del secondo Novecento. In occasione dell’80° anniversario della nascita di Gianfranco Gorgoni, scomparso nel settembre 2019, Photology Online Gallery presenta “Gorgoni Art U.S.A”, approfondita retrospettiva fruibile in modalità virtuale dedicata a uno dei più noti fotografi italiani a livello internazionale, che nel corso dell’anno sarà anche celebrato dal Nevada Museum of Art con un focus sulle sue opere legate alla Land Art.

Nato a Roma nel 1941, all’età di ventisette anni Gorgoni si trasferì a New York. Collaborò con diversi magazines internazionali, quali L’Espresso, il New York Times, Life, Newsweek, per i quali immortalò le figure più rappresentative del secolo scorso, dal Presidente Carter a Papa Woytila. Nel 1969 attraversò l’America coast-to-coast a bordo di una vecchia Pontiac acquistata per 99 dollari e realizzò un reportage sulle comuni hippies. Sulla via del ritorno si fermò a Woodstock in occasione del concerto rock più famoso della storia.

Gianfranco Gorgoni – Christo & Jeanne Claude, Surrounded Island 1983, Portrait, Biscayne Bay, Miami, Florida, 1983-2018

Il gallerista newyorkese Leo Castelli gli consentì di conoscere e lavorare con gli artisti americani più importanti del XX secolo, come Andy Warhol, Richard Serra, Keith Haring, Robert Rauschenberg, James Rosenquist. Diventò il principale testimone del movimento della Land Art negli sconfinati paesaggi dei deserti non antropizzati americani, espressione del disagio degli artisti nei confronti dell’artificialità e della commercializzazione dell’arte, nonché dell’esigenza rivoluzionaria verso una nuova forma d’arte che portasse alla scoperta e all’accettazione del non possesso dell’opera prodotta.
Nel 1976 fondò con altri fotografi l’Agenzia Contact, e nel 1985 uscì il suo libro “Cuba Mi Amor”, con una prefazione scritta da Gabriel Garcia Marquez e un testo di Fidel Castro.

A partire dalla fine degli anni Sessanta Gorgoni immortalò i principali artisti della Land Art anche durante l’esecuzione delle loro stesse opere, da Christo a Walter De Maria, da Michael Heizer a Nancy Holt, da Richard Serra a Robert Smithson. In alcuni casi dei veri e propri lavori condivisi, realizzati a quattro mani dagli artisti e dal fotografo che costruì l’unica traccia concreta di quelle opere performative effimere.

Gianfranco Gorgoni, Richard Serra working at Castelli warehouse in Harlem preparing a show for Leo, NYC 1970

LA MOSTRA VIRTUALE
Ventotto anni di attività, dal 2020 tutte le mostre prodotte da Photology sono unicamente fruibili sul web. Ai maestri della Land Art americana sono dedicate due complete sezioni della mostra Gorgoni Art U.S.A.”. In particolare, Special Outdoor Editions, è frutto di un lavoro di ricerca di Gorgoni nel campo dei materiali anti-UV in alta definizione e stampati direttamente su D-Bond.

La sezione Vintage Prints presenta una selezione di stampe uniche realizzate da Gorgoni al momento dello sviluppo dei negativi in bianco e nero: dalla celebre foto che immortala Keith Haring nell’atto di scavalcare una rete metallica di fronte al Queens Bridge (NYC 1985), a quella di Richard Serra che lavora nel magazzino newyorkese di Leo Castelli (NYC 1970); da Robert Rauschenberg rilassato nella piscina della casa di Le Corbusier’s (Hamedabad, India 1975), a una serie di immagini dedicate ad Andy Wahrol. Completano l’esposizione i ritratti di Jean-Michel Basquiat (NYC 1983), Roy Lichtenstein (NYC 1973) e John Chamberlain (NYC 1969).

M.F.C.
Fonte: De Angelis Press, Milano 23 febbraio
Immagine di apertura: Gianfranco Gorgoni a Noto 2021

http://www.photology.com/photology-online-gallery