JR, artista francese tra i più famosi al mondo, re-immagina Palazzo Strozzi attraverso una nuova monumentale installazione site specific dal titolo “La Ferita”, che propone una riflessione sull’accessibilità ai luoghi della cultura nell’epoca del Covid-19.

Per cambiare volto alla facciata di uno dei simboli del Rinascimento a Firenze, JR utilizza il collage fotografico, tecnica caratteristica del suo stile esploso nella dimensione dell’arte pubblica nelle città di tutto il mondo. La sua ricerca unisce originalità e appropriazione, distinguendosi per una forte connotazione di partecipazione che lo ha portato a creare opere di grande impatto visivo in luoghi e contesti sempre diversi, dalle favelas di Rio de Janeiro alla piazza della Piramide del Louvre, da Ellis Island a New York alla prigione di massima sicurezza di Tehachapi in California.

La volontà è creare un dialogo tra antico e contemporaneo attraverso il coinvolgimento di artisti che sanno interpretare il presente, spiega Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi. La scelta di creare un’opera visibile a chiunque sulla facciata dell’antica dimora nobiliare diviene un invito a ritrovare un rapporto diretto con l’arte e una sollecitazione per nuove forme di condivisione e partecipazione.

JR davanti a Palazzo Strozzi.
Photo Ela Bialkowska, OKNOstudio

JR (Francia, 1983) ha operato in tutto il mondo, dal Medio Oriente, al Brasile e Kenya dove ha realizzato un documentario presentato nel 2010 alla Settimana della Critica del Festival di Cannes. Ha vinto il Ted Prize, da destinare a progetti umanitari, e ha realizzato un progetto globale di arte partecipativa, come fatto anche al Teatro Verdi di Firenze dall’Orchestra Regionale della Toscana.

In collaborazione con il New York City Ballet ha raccontato le rivolte nel quartiere di Clichy-Montfermeil attraverso un balletto presentato al Tribeca Film Festival. Ha lavorato nell’ospedale abbandonato di Ellis Island, girando un cortometraggio con Robert De Niro. Invitato dal Louvre, ha fatto sparire la piramide grazie a una sorprendente anamorfosi e durante le Olimpiadi di Rio ha creato gigantesche installazioni scultoree in tutta la città. Ha diretto con Agnès Varda un documentario presentato al Festival di Cannes nella sezione Fuori concorso, e ha ottenuto l’Œil d’Or per il miglior documentario; nella stessa categoria è stato candidato al César e all’Oscar nel 2018.

M.F.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Palazzo Strozzi, 3 marzo 2021
Immagine di apertura: JR portrait 2019

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