Scienza, cultura e design si incontrano in un percorso multisensoriale che racconta in modo inedito l’attuale emergenza climatica per generare una presa di coscienza individuale e collettiva sul tema. Lo studio italiano Dotdotdot è protagonista della riapertura stagionale del maat – Museo di Arte, Architettura e Tecnologia di Lisbona con “Earth Bits – Sensing the Planetary”. L’installazione è progettata e realizzata dallo studio italiano grazie al supporto scientifico di ESA (European Space Agency), IEA (International Energy Agency), EDP Innovation (Energiasde Portugal) ed EDP Sustainability.  

Nota Bene: Il museo è chiuso dal 15 gennaio 2021 per le misure di contrasto al Covid e non si hanno date certe di riapertura. Le date indicate per questa iniziativa, dal 18 marzo al 6 settembre 2021, potrebbero subire modifiche per rispettare le disposizioni governative del Portogallo. La data di apertura è stata posticipata al 5 aprile.

© Dotdotdot per MAAT: dettaglio della data visualisation dell’installazione “Power Rings” – realizzata con i dati del consumo elettrico del Portogallo (2019–2020) in collaborazione con EDP Innovation

Il percorso immersivo coinvolge il pubblico in un viaggio guidato da dati trasformati in installazioni interattive, dataviz, wallpaper digitali, video animati pensati per generare consapevolezza e pensiero critico rispetto all’impatto ambientale dei propri comportamenti, anche quotidiani, sull’intero pianeta. Un’esperienza multisensoriale dove i contenuti multimediali e transmediali diventano materia emozionale e didascalica, permettendo sia una fruizione approfondita sia una comprensione immediata delle complesse tematiche affrontate.

IL MAAT
“Earth Bits – Sensing the Planetary” è parte di maat Explorations, il nuovo palinsesto di esposizioni, attività didattiche e public program ideato dal museo portoghese. Inaugurato a ottobre 2016 nell’ambito del programma di mecenatismo culturale della Fondazione EDP, il Museo di Arte Architettura e Tecnologia (maat) è un’istituzione internazionale dedicata a promuovere il dibattito critico e le discipline creative che possano ispirare nuova consapevolezza del presente e rafforzare l’impegno per un futuro comune.

© Dotdotdot per MAAT: prototipo in scala 1:1 in studio a Milano dell’installazione interattiva “The CO2  Mixer” realizzata in collaborazione con EDP Innovation e grazie ai dati forniti da IEA (International Energy Agency), EDP Sustainability, FAO

Guidato dalla nuova direttrice Beatrice Leanza, il maat si è affidato alle competenze multidisciplinari, di ricerca e innovazione dello studio Dotdotdot – nato a Milano nel 2004, tra i primi in Italia a operare nell’ambito dell’Interaction Design – per indagare in modo innovativo i diversi fenomeni antropogenici che stanno alla base della crisi climatica, a partire dalla decodificazione e semplificazione di complessi dati scientifici.

IL PERCORSO
Il racconto si snoda in quattro installazioni multimediali.
“Power rings”, un dataviz in loop mostra il consumo di elettricità in Portogallo nel biennio 2019-2020, raccontando l’impatto delle restrizioni adottate durante il primo lockdown e come il covid-19 abbia influito sul fabbisogno energetico del Paese.

“24hours: The ecology and energy of our flux”, un murale illustrato lungo 12 metri racconta i meccanismi di consumo energetico che stanno alla base di 80 semplici azioni compiute abitualmente nel corso della giornata.

“The Co2 mixer”, una speciale consolle con un’interfaccia grafica animata permette di identificare l’impatto energetico del singolo individuo sul Pianeta in base al proprio stile di vita. Grazie a un software per la sintesi audio, collegato a un algoritmo che trasforma i parametri immessi in suoni, si dà vita a un’inedita ‘emotional sound palette’ che con l’interazione del visitatore genera un suono ogni volta unico.

© Dotdotdot per MAAT: data visualization della temperatura globale per la video installazione “Planet Calls – Imagining Climate Change”  – dati dei satelliti dal programma ESA Copernicus (European Space Agency)

Infine “Planet calls – Imagining climate change” un grande wallpaper digitale ‘dipinto’ da dati e immagini, realizzato grazie alla speciale collaborazione con l’ESA che ha reso possibile l’utilizzo di preziosi dati e straordinarie immagini satellitari rilevate grazie al programma Copernicus, i cui satelliti ogni giorno scansionano il nostro pianeta in tempo reale per monitorare i diversi fenomeni ambientali.

 “Earth Bits – Sensing the Planetary” intende stimolare nel pubblico l’acquisizione di maggiore consapevolezza delle proprie attività e favorire uno stile di vita più sostenibile. Nel 2022 sarà integrato da una nuova sezione grazie alla collaborazione con Novo Verde e ERP (European Recycling Platform) Portugal.

M.F.C.S.
Fonte: ddlarts, 3 marzo 2021

Immagine di apertura: © Dotdotdot per MAAT: data visualization dei venti durante l’estate 2020 – dati dei satelliti dal programma ESA Copernicus (European Space Agency)

EARTH BITS – Sensing the Planetary
(18 marzo – 6 settembre 2021)
Nuove date: 5 aprile – 6 settembre 2021
Le date potrebbero essere soggette a cambiamenti in base alle misure covid-19 stabilite dal governo portoghese.
Il maat è chiuso dal 15 gennaio 2021, senza date certe sulla riapertura

maat – Museo d’Arte, Architettura e Tecnologia
Av. Brasilia,
Belém 1300-598 Lisbona
Tel. +351 210 028
130 +351 210 028 102
maat@edp.pt
Earth Bits — Sentir o Planeta | MAAT
www.maat.pt
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