Già il nome suggerisce l’idea di ricostruire, solo idealmente, la cinta più esterna delle arcate areniane, distrutta nel 1117 da un terribile terremoto che ha lasciato in piedi solo l’ala che ora caratterizza l’anfiteatro veronese. Fondazione Arena di Verona ha dato vita alla campagna di Fundraising e Corporate Membership “67 Colonne per l’Arena di Verona”, aperta a tutti, aziende e privati, imprenditori e ogni categoria economica. Un importante progetto che interessa una delle istituzioni cardine dell’economia e della cultura della città di Verona e del suo territorio, ma anche icona dell’italianità nel mondo.

L’iniziativa si svolge nell’ambito della grande campagna di Art Bonus #iosonolarena. L’Art Bonus, attraverso la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-culturale e artistico, costituisce una fondamentale chiave di rilancio economico per il territorio veronese; l’obiettivo è incrementare il dato del 2020, pari a € 1.960.700, con un contributo di minimo un milione, per dare quel segnale di ripartenza così fortemente atteso. Secondo il più recente studio dell’Università di Verona, il festival lirico areniano produce un impatto economico sul territorio pari a 500 milioni, cioè all’1,5% del PIL complessivo della provincia. Ed è già stata confermata la Stagione lirica per l’estate 2021 (vedi approfondimento DeArtes qui).

Foto Ennevi

Il progetto “67 Colonne per l’Arena di Verona”, inoltre, si inserisce nella filosofia di un’istituzione culturale che, a differenza di tante altre, ha sempre vissuto soprattutto di risorse private e di ricavi da biglietteria, ed è orgogliosamente oggi l’unica Fondazione Lirico-Sinfonica a versare ogni anno allo Stato Italiano più di quanto riceva come contributo pubblico, dimostrando di essere un’importante risorsa della cultura italiana tutta.

Per informazioni relative al progetto e per sostenere Fondazione Arena, sia come aziende che come privati, è disponibile la mail dedicata: 67colonne@arenadiverona.it  – Tel. 045 805 1848.

#iosonolarena

M.F.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Fondazione Arena 30 marzo 2021


PRONTO IL PROTOCOLLO PILOTA PER LA STAGIONE ESTIVA. FINO A 6 MILA SPETTATORI E REGOLE FERREE PER PUBBLICO, ARTISTI E MAESTRANZE
Posti a sedere numerati per 6 mila spettatori (1196 in platea, 1554 su gradinata bassa, 3250 su gradinata alta) praticamente il doppio dello scorso anno 2020, ben 16 arcovoli destinati agli ingressi scaglionati del pubblico, mascherine di tipo Ffp2 per tutti, distanziamento per artisti e orchestrali e tempi ridotti al massimo nel backstage. Il tutto sorvegliato e controllato da personale dedicato ad ogni fase pre e post spettacolo.

Foto Ennevi

L’Arena è pronta a riaprire i cancelli e diventare il modello italiano per la ripresa degli eventi dal vivo, grazie ad un protocollo pilota con nuove capienze e regole. Un documento di oltre 50 pagine che il Comune, insieme a Fondazione Arena e Arena di Verona srl, ha già predisposto in accordo con il sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni. Il protocollo è adesso alla firma del presidente della Regione, che già nella passata edizione era stato fondamentale per l’ampliamento della capienza da 1.000 a 3.000 spettatori. Nel 2020, infatti, Luca Zaia aveva firmato l’ordinanza con la deroga per l’aumento dei posti dell’anfiteatro, garantendo così i due obiettivi fondamentali: la stagione e la sicurezza. 

È importante avere velocemente delle certezze ma anche dar vita a un modello che da Verona possa essere adattabile agli altri ‘contenitori’ culturali all’aperto d’Italia. La parola spetta ora al Comitato Tecnico Scientifico del Ministero della Salute, che dovrà approvare il protocollo.


Pulizia gradoni

FINITI I PRIMI LAVORI DI RESTAURO
Un intervento che rimarrà nei secoli, per il contesto in cui viene realizzato, per gli obiettivi da raggiungere e per l’investimento che li rende possibili. Un progetto ambizioso di valorizzazione e fruizione dell’arena, avviato nel 2019 grazie al finanziamento di 14 milioni di euro messi a disposizione da Unicredit Banca e Fondazione Cariverona con l’Art Bonus.

I risultati del lavoro già effettuato sono visibili a occhio nudo. I gradoni stanno tornando al loro colore originario, ripuliti dalla patina del tempo, oltre che sigillati per evitare le infiltrazioni d’acqua. Idem per gli arcovoli, grazie a maestranze specializzate e all’utilizzo dei materiali più idonei alle caratteristiche del monumento.

Restauro colonna

A maggio saranno pronti i primi tre, dei dieci nuovi bagni che andranno a sostituire quelli attuali, datati fine anni Cinquanta. Poi ci sono gli interventi che non si vedono ma che risultano fondamentali, come l’opera ingegneristica che si è concentrata in particolare a livello ipogeo, dove sono stati realizzati ex novo gli impianti idrico, fognario e antincendio.

Si aggiungono le opere di riqualificazione museale, per migliorare la fruibilità dell’Arena come monumento visitabile. È allo studio della Soprintendenza e del settore Musei Civici l’individuazione di soluzioni metodologiche per l’allestimento di appositi spazi informativi e dedicati alla comunicazione multimediale.

M.F.C.S.
Fonte: Agenzia Stampa Comune Verona, 2 e 3 aprile 2021