Dodici torri, opere site-specific alte circa tre metri. È dedicata all’artista trentino Pietro Weber e alle sue ceramiche la grande mostra annuale di scultura monumentale, allestita nelle aree all’aperto comprese tra le due cinte murarie del Castello di Pergine, e nel Palazzo Baronale dove l’esposizione si conclude con un omaggio a Kafka. La ventottesima edizione, come da tre anni a questa parte, è ideata dalla Fondazione CastelPergine Onlus.

Ogni torre si pone come uno ieratico capitolo di un libro, o l’elemento polisemico di una grande scacchiera che Pietro Weber (Cles 1959), curatore anche dell’allestimento, ha disegnato scegliendo uno spiazzo tra le rocce, un angolo di bosco, un terrazzamento o una nicchia e determinando la distanza dalla quale ogni torre avvista l’altra, in contrapposizione a quelle storiche.

Le opere di Weber si misurano innanzitutto con la poderosa dimensione verticale del Castello, custode di memoria millenaria. Delle torri antiche vengono interpretati i ruoli di potere e difesa, vigilanza e dominio, protezione e monito, custodia e prigione. Al culmine delle sculture si trovano misteriose teste umane che guardano lontano nello spazio e nel tempo, e trasmutano le architetture in corpi.

È lo stesso simbolismo del Castello a proiettare nell’arcano e nell’emozione estetica legati ai significanti delle torri ceramiche. La “torre teosofica” nel Prato della Rocca allude alla presenza, nell’antico albergo, dei teosofi e del pensatore indiano Jiddu Krishnamurti, che con il suo entourage scelse questo, come luogo di villeggiatura per l’estate del 1924.

Maschere e teste in terracotta e ossidi arredano il fantastico mondo del Castello con contrappunti antropomorfi ancorché di un’umanità trasognata, misteriosa, senza luogo né tempo, mistica e rituale, capace di incutere sentimenti ambivalenti, dalla paura dell’ignoto a un senso di magica protezione da spiriti avversi.

La conclusione della mostra, allestita dal 1 maggio al 30 novembre 2021, è con una sezione grafico-pittorica che Pietro Weber dedica a Franz Kafka, nella Sala del Camino o della Dama bianca (n.d.r. visibile solo quando la Regione è in zona gialla e sono aperti i musei).

Il catalogo in italiano e tedesco è in vendita in loco, tramite web e sullo shop online di Publistampa. Vernice l’1 maggio alle ore 16 presso il Prato della Rocca con il concerto “La musica della terra” offerto al pubblico con ingresso libero su prenotazione a info@fondazionecastelpergine.eu.

M.F.C.S.
Fonte: Trentino Marketing, 14 aprile 2021
Contributi fotografici: crediti Archivio Castel Perginewww.visittrentino.info/it  

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