«Ciò che vi è di terribile nella morte non è perdere il nostro avvenire, ma perdere il nostro passato: l’oblio è la morte sempre presente in mezzo alla vita». Nasce una raccolta per favorire la diffusione della letteratura prodotta dalla comunità degli italiani rimasti a vivere in Istria e a Fiume dopo il secondo conflitto mondiale. La scrittrice Nelida Milani, una tra i protagonisti della narrativa dell’Adriatico orientale, è la prima autrice del progetto con il quale Ronzani Editore sostiene una realtà letteraria tanto viva e significativa quanto poco conosciuta in Italia, e che riveste il peculiare ruolo di testimonianza diretta di una parte del popolo italiano.

Nelida Milani è nata a Pola nel 1939, dove vive e dove ha insegnato Linguistica alla facoltà di Lettere e Filosofia. È autrice di numerose opere narrative e nel 2004 è stata nominata commendatore con stella della solidarietà dal Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi.

Nelida Milani

Il titolo “Cronaca delle Baracche” comprende tre volumi di Nelida Milani, facenti parte della collana VentoVeneto e che saranno pubblicati tra aprile e giugno 2021. I libri, arricchiti da numerosi inediti, sono curati da Mauro Sambi, oggi residente a Padova ma nato e cresciuto a Pola.

Il primo appuntamento, da giovedì 15 aprile 2021, è con “L’osteria della Parenzana”. La tragedia universale della seconda Guerra Mondiale e quella dell’esodo dall’Istria di gran parte della popolazione italiana sono narrate partendo dal rione operaio di S. Policarpo, detto ‘Le Baracche’, a Pola.

Uscirà dal 13 maggio “Agnus Dei”. È la scia di sangue che ha caratterizzato la storia dell’Europa e dell’Istria. Un susseguirsi di violenze, di morte e di esilio, che è una morte anch’esso.

“La partita”, dal 16 giugno, chiuderà il ciclo con uno sguardo sugli italiani rimasti in Istria successivamente all’annessione alla Jugoslavia. Con lucidità, l’autrice accompagna a scoprire la psicologia, il dissidio continuo fra identità e conformità, la precarietà dei punti di riferimento sia di chi ha vissuto questa frattura da adulto, sia di chi è nato e cresciuto in questa terra, ma con un vuoto alle spalle.

M.F.C.S.
Fonte: Alter Ego Comunicazione, 13 aprile 2021