Il Paese del Sol Levante esercita da sempre un fascino magnetico sugli artisti occidentali. A Biella, la mostra “In Giappone la bellezza è iniziatica” riunisce tre figure che attraverso fotografie e opere indagano il concetto di estetica applicato al mondo giapponese, costruendo una lettura inedita, a cavallo tra passato e contemporaneo.

A Palazzo Ferrero, la mostra “Endocosmo Maraini”offre l’opportunità di godere di immagini spettacolari che Fosco Maraini (1912-2004) ha scattato durante la sua permanenza in Giappone: il primo viaggio nel 1938 fu con la moglie la moglie Topazia Alliata e la primogenita Dacia. Sono circa quaranta le fotografie in mostra e rappresentano un percorso nella storia di una esperienza scientifica e di vita straordinaria, quale è stata quella del viaggiatore, etnologo, antropologo, fotografo, narratore, professore, orientalista, alpinista. A cura di Nour Melehi e Mujah Maraini Melehi, è una mostra dell’Istituto Giapponese di Cultura in Roma con il sostegno di FAF – Fondazione Alinari per la Fotografia e del Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux – Firenze.

Amato O. – Ren

Nella stessa sede espositiva, “La luna e il bambù” del fotografo romano Olmo Amato, celebre per la sua capacità di unire in un’immagine l’analogico e il digitale, pone di fronte a visioni di un Giappone lontano dai grattacieli di Tokyo e dalla tecnologia. Affascinato dalla profonda connessione dei giapponesi con la natura, egli ritrae luoghi evocativi, tra cui la celebre foresta di bambù di Arashiyama a Kyoto, per realizzare fotomontaggi secondo la sua personale poetica. Le figure femminili – tratte da album fotografici ritraenti il Giappone di fine Ottocento – sembrano così ritrovare le loro radici spirituali, al di là di tempo e spazio.

Cavagna M. – Particolare

La terza esposizione, allestita presso la sede di BI-BOx sempre a Palazzo Ferrero, è “Iris. Inverno (e poi sarà di nuovo primavera)” e raccoglie opere inedite di Michela Cavagna. Le sue incisioni su carta Kozo costituiscono un omaggio alla cultura giapponese che spesso interpreta le stagioni e il loro scorrere nel tempo, dove silenzio e vuoto assumono un significato ricco di interpretazioni lasciate a chi le osserva. I riferimenti alla cultura giapponese sono esplicitati nell’uso della stampa mokuhanga e nella tecnica sashiko del rammendo. Il Boro, l’arte che lo comprende, si fonda sul riutilizzo di vecchi tessuti rammendati per creare nuovi capi, elogia l’imperfezione, la sobrietà, il senso della circolarità delle cose, e rimanda al concetto di rinascita. 

In Giappone la bellezza è iniziatica è un progetto di BI-BOx – APS a cura di Irene Finiguerra e realizzato in collaborazione con l’associazione StileLibero. Le tre mostre fanno parte del percorso espositivo Viaggio. Orizzonti, Frontiere, Generazioni a cura di Fabrizio Lava. L’apertura delle mostre è fissata per il 29 aprile 2021 e fino al 23 maggio. L’accesso avviene nel rispetto delle norme vigenti per la gestione dell’emergenza Covid-19.

M.F.C.S.
Fonte: laWhite, 20 aprile 2021
Immagine di apertura: Fosco Maraini, Kyoto 1985, La geisha pienamente aggiornata

IN GIAPPONE LA BELLEZZA È INIZIATICA 
29 aprile – 23 maggio 2021 (compatibilmente con le norme anticodiv)

Palazzo Ferrero / BI-BOx Art Space
Corso del Piazzo, 25 – Biella
info.bibox@gmail.com |www.bi-boxartspace.com | +39 349 7252121
info@palazzoferrero.it | www.palazzoferrero.it| +39 388 5647455

Sapporo (Hokkaido), 1939 – Topazia Alliata e Fosco Maraini con la figlia Dacia