Lo spostamento al 2022 di ArteFiera, causa pandemia, ha fatto sì che la nona edizione di Art City Bologna 2021 slittasse in avanti di qualche mese rispetto alla consueta collocazione, proponendosi come appuntamento primaverile che segna anche l’inizio del cartellone Bologna Estate. Un simbolo di rinascita per la vita culturale dei bolognesi e degli extra muros. Un’edizione speciale, coordinata dall’Istituzione Bologna Musei, dalla formula rinnovata ma che mantiene la propria capacità di sorprendere, emozionare e farsi portavoce della creatività.

Spiega il direttore artistico Lorenzo Balbi che #artcitybologna 2021 si avvale di una guida d’eccezione, che conduce il pubblico alla scoperta di una città diversa: la città dell’arte contemporanea che ogni anno torna ad abitare luoghi diversi e inusuali, fuori dai circuiti canonici di fruizione culturale, rintracciabili seguendo le stelle e componendo un proprio viaggio-visita.

Bruno Munari, Scarabicchi, 1994

Una “città che non c’è” ispirata, come indica il logo, al personaggio di Peter Pan, non quello della Disney bensì l’originale creato da James Matthew Barrie nel 1902: un ibrido tra un uccello e un essere umano, in perenne eppure immobile transizione di identità.

Spazi pubblici e privati, dal Teatro Storico di Villa Aldrovandi-Mazzacorati all’Ex GAM, dal Cimitero Monumentale della Certosa, alle Serre dei Giardini Margherita, fino al suggestivo rifugio antiaereo “Vittorio Putti” ex militare, oltre a musei, gallerie e spazi espositivi non-profit, in molti dei quali sono organizzati veri e propri distretti dell’arte, accolgono la proposta artistica basata sui concetti di intergenerazionalità e intermedialità. Il main program è rappresentativo delle più varie pratiche artistiche contemporanee: video, installazioni, performance, disegni, opere radiofoniche e sonore, allestimenti site-specific.

Die Familie Schneider, dettaglio soggiorno con veduta della cucina, veduta di allestimento della mostra Gregor Schneider. Die Familie Schneider, Walden Street No. 16, London, foto Gregor Schneider © Gregor Schneider / VG Bild-Kunst, Bonn

Partendo da un progetto speciale, l’installazione ambientale dell’artista tedesco Gregor Schneider, il programma attraversa più generazioni di artisti. Solo per citarne alcuni, Alessandro Pessoli (vedi approfondimento DeArtes qui) e Stefano Arienti (vedi intervista DeArtes del marzo 2020 qui), Norma Jeane e Vincenzo Agnetti. L’elenco prosegue interminabile, con Aldo Giannotti, Helen Dowling, Giorgio Morandi, Franco Vimercati, Maurizio Donzelli, Flavio Favelli e Nanni Menetti, Mimmo Paladino, Nicola Samorì e tanti, tanti altri. Così come sono innumerevoli i progetti collettivi e le mostre, con molte proposte che dureranno nelle settimane e nei mesi successivi, accompagnando il programma di Bologna Estate.  

Anna Rosati, Cattedrali urbane, 2020

Prenotazioni telefoniche centralizzate per il main program, che conferma la gratuità di accesso. Così come un sistema centralizzato informativo telefonico facilita la costruzione del proprio percorso di visita, indicando anche la disponibilità dei posti, limitati, come ben si sa, dalle disposizioni anti-covid. Sono disponibile un libretto bilingue italiano e inglese con i testi critici e una mappa cartacea con il programma e i luoghi, consultabili anche nel sito dedicato.



M.F.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa, 28 aprile 2021

ART CITY BOLOGNA 2021
7 – 8 – 9 maggio 2021

Info e prenotazioni: Tel. 051 6496632 e 051 6496637
www.artcity.bologna.it

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