Una raccolta tra le più affascinanti e meno conosciute, che restituisce alla città di Siena una parte importante della sua storia. Per la prima volta dopo più di un secolo, la collezione Piccolomini Spannocchi è riunita in un unico nucleo comprendente 165 straordinari capolavori. Il nuovo allestimento è ospitato in modo permanente nel Santa Maria della Scala, nelle sale Mascioli poste al quarto livello dell’ex ospedale medievale, ora complesso museale. Spiccano i nomi dei pittori Lorenzo Lotto, Giovan Battista Moroni, Paris Bordon, Sofonisba Anguissola, Giuseppe Cesari, Giovanni Antonio Bazzi detto Sodoma; tra i nordici, Albrecht Dürer, Otto van Veen, Albrecht Altdorfer, Peeter Snayers. A questi si aggiunge Domenico Beccafumi, con la bellissima serie dei cartoni preparatori per il pavimento del Duomo di Siena, parte della collezione fin dal Cinquecento, che completa il percorso di visita nella Pinacoteca Nazionale.

Johann König, Il Ratto di Europa

La storia inizia nel Seicento, partendo dalle collezioni della famiglia Gonzaga custodite all’epoca nel Palazzo Ducale di Mantova, prosegue toccando la corte tirolese degli Asburgo e la città di Trento e da lì, grazie alla famiglia Piccolomini, giunge a Siena agli inizi del Settecento. Nel 1774, il matrimonio tra Caterina Piccolomini e Giuseppe Spannocchi determinò l’unificazione delle casate e delle due collezioni. La donazione alla Comunità Civica di Siena nel 1835 portò al passaggio della maggior parte delle opere dalla sfera privata a quella pubblica, fino ai giorni nostri.

Lorenzo Lotto, Natività

L’allestimento unitario delle opere, reso possibile da un accordo tra il Mibact e il Comune di Siena stipulato nel 2017, rispecchia la stratificazione e la ricchezza della collezione, chefino a oggi era divisa tra la Pinacoteca Nazionale, che ne custodiva 137, e il Museo Civico di Siena, con 24.Si aggiunge il contributo della Galleria degli Uffizi, con il prestito delle due opere della collezione Piccolomini Spannocchi lì depositate dal 1913, e quello dell’Amministrazione Provinciale, con la concessione delle due opere ancora conservate nella sua sede.

Il catalogo scientifico, edito da Pacini Editore, nasce dalla necessità di divulgare le novità emerse dagli studi e dall’aggiornamento delle conoscenze sulle opere, grazie al contributo di esperti e storici dell’arte di tutta Italia.



F.M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Opera Laboratori, 11 maggio 2021
Immagine di apertura: Sofonisba Anguissola (?), Bernardino Campi (?) ritrae Sofonisba Anguissola

Santa Maria della Scala