Dipinti, disegni, acquarelli, incisioni e sculture, conducono il pubblico lungo un percorso di scoperta delle trasformazioni della cultura visiva europea nella seconda metà del XIX secolo, che spazia dal Realismo, all’Impressionismo e al Post-Impressionismo. Il Museo MA*GA di Gallarate (VA) organizza la mostra “Impressionisti. Alle origini della modernità” che presenta oltre 180 opere provenienti da collezioni private italiane e francesi e da alcune importanti realtà museali italiane.

L’itinerario di visita si articola in sezioni, scandite dai titoli di capolavori letterari di fine Ottocento, attraverso le opere degli artisti che hanno esposto nelle otto mostre ufficiali dell’Impressionismo dal 1874 al 1886, in dialogo con le arti applicate, la moda, la musica e la letteratura.

Henry Somm, La lettre, 1890, collezione privata

La prima, intitolata Correspondances come la famosa poesia tratta da Les Fleurs du mal di Charles Baudelaire del 1857, si concentra sul rapporto tra uomo e natura e propone, tra gli altri, i capolavori di Gustave Courbet, Claude Monet e Alfred Sisley.

L’anima naturalista di Émile Zola che si ritrova nel suo Le Ventre de Paris, stimola uno sguardo disincantato e diretto sulla violenza e la durezza della vita, tanto urbana quanto rurale, lo stesso che si ritrova ne La barricade (1871) di Éduard Manet o ne La faneuse (1890) di Camille Pissarro.

La sezione La Comedie Humaine, dalla raccolta di scritti di Honoré de Balzac, analizza la pratica di ritrarre i propri compagni di pittura e critici, poeti, amici di tutti i giorni, in una corrispondenza di sensi e di emozioni che conduce nell’atmosfera di quegli anni. In mostra si trova una serie di ritratti tra cui quello di Bracquemond realizzato da Édouard Manet o quelli di Wagner eseguiti da Pierre-Auguste Renoir e da Pierre Bonnard.

À Rebours, il romanzo di Joris-Karl Huysmans, ispira le ricerche di artisti quali Paul Cezanne o Paul Gauguin che, in modi differenti, si allontanano dalla lezione impressionista per seguire percorsi autonomi che anticiperanno la nascita delle avanguardie.

Claude Monet, Vague, 1869 1871, collezione privata

Il percorso espositivo prosegue con Auguste Renoir, Berthe Morisot, Giuseppe De Nittis, Giovanni Boldini e Federico Zandomeneghi, capaci di rappresentare le trasformazioni sociali di quella che Baudelaire definiva La Vie Moderne (1863).

Le opere in mostra sono accompagnate da preziosi abiti da cerimonia originali di fine Ottocento, provenienti da una collezione privata, già di proprietà della Regina di Portogallo e di nobildonne francesi, e da vetri Art Nouveau che testimoniano la moda e la modernità della Parigi fin-de-siècle.
Catalogo Nomos Edizioni.

Durante tutto il periodo di apertura, dal 29 maggio 2021 al 9 gennaio 2022, saranno organizzate attività di approfondimento, in presenza e online. Tra queste, sabato 19 giugno, il pianista Bruno Canino e la violinista Alessandra Sonia Romano eseguiranno musiche di Claude Debussy, Maurice Ravel, Pablo de Sarasate, Gabriel Fauré.


Francesco Bertocco Historia
Immagini production stills

FRANCESCO BERTOCCO. HISTORIA
Historia è un’indagine sulla storia della medicina cilena attraverso gli eventi storici più significativi accaduti nel paese sudamericano nella seconda metà del Novecento. La mostra di Francesco Bertocco (1983), realizzata grazie al sostegno di Italian Council (7^ Edizione, 2019) programma di promozione di arte contemporanea nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per la Cultura, è un progetto prodotto da Viafarini con la collaborazione curatoriale di Mariagrazia Muscatello. La mostra vede la collaborazione del MAC / Museo de Arte Contemporáneo di Santiago del Cile e del Museo de la Quimica e de la Farmacia di Santiago.

Bertocco riflette su cosa sia la pratica della cura in Cile, mettendo a confronto la medicina ufficiale e quella tradizionale, come vivono e coesistono all’interno della stessa società. Il lavoro interroga le relazioni tra ospedalizzazione e controllo sociale, scienza e la più ampia idea di cura.

La rassegna, curata da Alessandro Castiglioni, dal 29 maggio al 1 agosto 202, mette in dialogo questa nuova produzione dell’artista, caratterizzata da una serie di fotografie e un’inedita opera video, con i principali lavori realizzati da Bertocco in oltre dieci anni di ricerca e attività. Scrive l’artista che «il lavoro è pensato attraverso una forma in progress, che andrà a costruirsi durante tutto il periodo della mostra, raggiungendo, verso la fine, la sua forma finale». Questa modalità mette in scena le trasformazioni hanno interessato gli ultimi due anni di ricerca, tra un contesto socio-politico improvvisamente mutato e l’emergenza pandemica.

Francesco Bertocco Historia Setting 2011 2012

All’interno del percorso espositivo si trovano lavori dedicati ad alcune pratiche formative di psicologi e psicanalisti; un filmato è stato realizzato presso il Dipartimento di Medicina del Sonno della Fondazione Istituto Neurologico Casimiro Mondino di Pavia; un film è stato girato in Svizzera presso il National Center of Competence in Research Affective Sciences – Emotions in Individual Behavior and Social Processes (NCCR – Affective Sciences), la più importante organizzazione che conduce studi su larga scala dedicati alle emozioni umane.

L’opera di Bertocco indaga la complessità e la difficoltà dello studio, della classificazione e identificazione delle emozioni e del loro intrinseco legame con la definizione dell’identità di ciascun individuo da una parte, e la loro irriducibile natura neurofisiologica dall’altra.

In contemporanea con il MA*GA, s’inaugura anche la mostra al Museo de Arte Contemporáneo di Santiago del Cile, a cura di Mariagrazia Muscatello, creando un link culturale tra le due istituzioni. 

Sabato 12 giugno 2021, Viafarini organizza un convegno negli spazi della Fabbrica del Vapore e online, dedicato al rapporto tra produzione artistica e culturale, ricerca scientifica e il più ampio concetto di cura e salute nella nostra società. Il convegno può essere seguito in zoom: https://zoom.us/j/93189608707

M.C.S.
Fonte: CLP, 17 e 24 maggio 2021
Immagine di apertura: Firmin Girard Prairie et Villas 1880 c.a

IMPRESSIONISTI. Alle origini della modernità
29 maggio 2021 – 9 gennaio 2022

FRANCESCO BERTOCCO. Historia
29 maggio – 1 agosto 2021
Ingresso gratuito (solo mostra)

Museo MA*GA
via E. De Magri 1, Gallarate (VA)
T +39 0331 706011
info@museomaga.it
Prenotazioni on line https://www.ticketone.it/
www.museomaga.it

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