Negli anni, il Südtirol Jazzfestival Alto Adige si è posizionato come una vetrina su gruppi e progetti innovativi e stilisticamente indipendenti. L’edizione 2021 parte per un’esplorazione musicale del Danubio e dei Paesi limitrofi. Nel grande spazio interculturale che dalla Germania si estende fino in Ucraina, passando per Austria, Slovacchia, Ungheria, Croazia, Serbia, Romania, Bulgaria, Moldavia, il festival va alla scoperta delle giovani scene musicali che non si fanno trascinare dalla corrente, ma che suonano controcorrente e, sperimentando, si immergono in nuovi mondi sonori. Ancora una volta il Südtirol Jazzfestival Alto Adige rompe con le classiche forme di evento. Qui si cerca l’ignoto e l’inatteso, cercando di essere sempre un passo avanti rispetto agli attuali trend. Fino al 4 luglio, il calendario presenta 50 eventi musicali. Molti gruppi erano stati invitati nel 2020, quando la pandemia ha costretto alla cancellazione del festival, e ora possono recuperare i loro concerti.

Lukács Miklós 2020 ©Attila Kleb

La Slovenia, situata sul versante meridionale delle Alpi e collegata al Danubio dai fiumi Drava e Sava, è al centro dell’attenzione durante la prima giornata del festival: il 25 giugno 2021 il progetto sloveno di percussioni SToP e il violoncellista e batterista Kristijan Krajnčan aprono la maratona musicale. Nella seconda parte della serata, Krajnčan presenta il nuovo Chorus Dance Project, che combina jazz e danza contemporanea in un connubio unico e affascinante.

A Bolzano, Brunico e Bressanone molti eventi si concentrano in una singola location centrale. Con ben 22 concerti, il Parco dei Cappuccini nel centro di Bolzano diventa la sede più importante del festival. Qui suonano l’ungherese Zsolt Kaltenecker (tastiere) e Markó Ádám (batteria), che intrecciano rock, hip-hop e jazz; il quartetto tedesco A word is a swallow che prende spunto dal modernismo “classico”; il chitarrista e violista rumeno George Dumitriu, che improvvisando percorre il cammino musicale di Thelonious Monk.

Sempre a Bolzano, il festival dedica una serie di concerti a sei progetti della “Nuova generazione jazz”, che include i gruppi più frizzanti della giovane scena italiana. Inoltre, per la prima volta, suonano insieme il duo hip-hop Kill the vultures di Minneapolis e il sestetto underground italiano Ghost horse.

Fatima Spar © Berkay Sit

Anche quest’anno il Jazzfestival è presente su tutto il territorio provinciale in luoghi oramai consolidati, tra i quali il Vigilius mountain resort a Lana, Piazza Terme a Merano, l’Abbazia di Novacella, il Parkhotel Laurin a Bolzano, il rifugio Feltuner, il Parkhotel Holzner sul Renon e molti altri.

La swing band Fatima spar & the freedom fries presenta tre concerti in baita a Speikboden in Valle Aurina e i Rangers guidati dal batterista ungherese András Dés invitano a un’escursione montana al Passo Erbe. Questi ultimi, per registrare il loro album “einschließlich”, si erano trasferiti in una foresta per suonare jazz nel folto del sottobosco. Ora si possono ascoltare a 2000 metri di altitudine.

M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa, 4 giugno 2021

SÜDTIROL JAZZFESTIVAL ALTO ADIGE
25 Giugno – 4 Luglio 2021

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