Sogno di una notte di inizio estate: archeologia e astronomia nel segno della conoscenza. Nel giorno in cui il sole appare più alto nel cielo, nel solstizio d’estate, sarà possibile osservare nell’area archeologica di Pompei il sorgere del sole, in asse lungo via delle Terme. I raggi solari, entrando parallelamente a quelli viari, inonderanno via delle Terme, via di Nola e via dell’Abbondanza, nell’attimo dell’alba di luce, riflettendosi sulle architetture e sui basalti stradali. Un ciclo che si ripete continuo e sempre uguale, con una variazione di solo mezzo grado, un diametro solare, rispetto a ciò che avrebbero osservato gli antichi pianificatori dell’abitato.

Infatti, come era stato già ipotizzato a fine Ottocento, la forma della città deriva il suo impianto dal movimento del sole e dall’evento solstiziale. Una caratteristica scientifica e culturale che si riflette nel modo di costruire le città ed è oggetto di un progetto di ricerca di un gruppo di studiosi e dottorandi del laboratorio Capys dell’Università della Campania.

© Stellarium v.19.1 Google Earth 2021

Accedendo dal varco di ingresso agli scavi di Porta Marina Superiore dalle ore 4,45 di lunedì 21 giugno 2021 e sostando lungo via delle Terme si osserverà questo straordinario fenomeno astronomico che avverrà alle 5,50, illustrato nella sua parte scientifica da professori dell’Università della Campania. La prenotazione è obbligatoria con biglietto su www.ticketone.it o presso le biglietterie del sito.
Nelle sere del 21 e 22 giugno, intorno alle ore 20, il tramonto è invece ben visibile in asse con il tempio dorico del Foro Triangolare.

IL SOSTIZIO ESTIVO e LA PIANIFICAZIONE URBANA
Sin dai tempi più remoti il ciclo delle stagioni è un orologio primordiale per la scansione dei ritmi dell’agricoltura, dell’allevamento, della pesca, delle guerre. Come accade in altre città di fondazione greca, etrusca e romana, l’irraggiamento del sole era considerato un elemento fondante nella pianificazione urbana, per armonizzare l’orientamento con la direzione dei venti, con la morfologia del territorio e il deflusso delle acque. I dati raccolti in situ – frutto del programma specifico di studio e ricerca – permettono di simulare il movimento del sole e degli astri nei secoli lontani in cui fu fondata e visse Pompei e di verificare il sistema delle antiche misurazioni e gli orientamenti seguiti dagli antichi.

Earth, Via delle Terme Pompei, 38m

Questo, fa comprendere come la nascita di Pompei fosse un atto rituale, sacro. Allo stesso tempo mostra l’attenzione per garantire buone condizioni “ambientali” alla nuova città, che doveva essere esposta a una maggiore insolazione nei mesi invernali e alla frescura in estate. E doveva essere così anche nella vicina Ercolano.

Pompei, ancora nel 79 d.C., conservava all’interno del suo impianto urbano questo schema antico di circa sette secoli. Le due diagonali tracciate dal solstizio, la prima che parte dal Tempio Dorico e attraversa obliquamente tutta la città, e la seconda che si riflette nell’impianto stradale, regolarono e scandirono lo spazio pubblico e privato fino alla tragica eruzione. Anche i culti e i rituali che si svolgevano nel Tempio Dorico dovevano adattarsi a questi elementi del calendario celeste. Archeologia e astronomia, correttamente integrate, aiutano a ritrovare le leggi non scritte di questa antica sapienza.


Casa Marco Fabio Rufo

AL VIA IL CANTIERE DELL’INSULA OCCIDENTALIS
Ha preso avvio il cantiere di messa in sicurezza dell’Insula Occidentalis di Pompei, che permetterà di restituire al pubblico le straordinarie ville urbane di Marco Fabio Rufo e di Maio Castricio, della Casa del Bracciale d’Oro e della Biblioteca, affacciate sul Golfo di Napoli e finora non accessibili perché utilizzate come sede dei laboratori di restauro del Parco.

L’intervento, che prevede il montaggio di una gru da 65 metri, consentirà di restituire alla fruizione dei visitatori dei complessi abitativi unici per eleganza e per raffinatezza, estesi per quasi 6.000 metri quadrati, e dove il legame tra Pompei e il territorio circostante, traPompei e il “suo” mare, prende forma e significato.

I lavori sono finanziati dai fondi CIPE del Piano Stralcio “Cultura e Turismo” Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), oltre che con fondi propri del Parco Archeologico di Pompei, e si concluderanno tra un anno, quando si riapriranno al pubblico non solo gli spazi pubblici e domestici dei palazzi, ma anche i loro giardini e gli spazi verdi interni.


Insula Occidentalis

L’INSULA OCCIDENTALIS
Il grandioso complesso delle ville urbane dell’Insula Occidentalis è situato ai margini della città antica, nella Regione VI e non distante dal Foro. Quattro terrazze panoramiche, digradanti scenograficamente verso il mare, offrono al visitatore un’emblematica testimonianza del fastoso gusto romano. Affreschi, mosaici, arredi sono gli elementi ancora oggi presenti che costruiscono uno spazio dove si sperimenta il piacere del vivere e il lusso quotidiano; spazi immersi in una raffinata bellezza fatta di pitture dai colti riferimenti letterari o che ritraggono lussureggianti giardini aperti sulla vallata dove il fiume incontra il mare; mosaici pavimentali con marmi colorati provenienti da diverse regioni dell’impero arredavano gli ambienti, mentre spettacolari giochi d’acqua arricchivano le sale da pranzo all’aperto.


Ingresso Scavi Porta Marina

NOVITÀ VISITE DA GIUGNO
La riapertura del sito archeologico di Pompei dal 27 aprile 2021 ha registrato un incremento dei flussi turistici, con 26 mila visitatori nel mese di maggio e un trend giornaliero in aumento con oltre 2mila visitatori nei week end e nei giorni festivi.

È prevista la sospensione del giorno di chiusura del lunedì per tutto il periodo estivo 2021, a partire dal 7 giugno. Permane il giorno di chiusura del martedì nei siti di Oplontis – Villa di Poppea, Stabia – Villa Arianna e Villa San Marco e Boscoreale – Villa Regina. Contestualmente è riaperto il varco di ingresso agli scavi di Porta Marina – in aggiunta ai due varchi di Piazza Anfiteatro e Piazza Esedra – dove è attivo il servizio di biglietteria.

La visita si sviluppa lungo percorsi consigliati da apposita segnaletica all’interno del sito e sull’app di supporto My Pompeii. Da Piazza Anfiteatro è possibile, inoltre, usufruire del percorso “Pompei per tutti”, senza barriere architettoniche.
I percorsi e l’elenco completo degli edifici visitabili sono consultabili sul sito 

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, 4 , 8 e 16 giugno 2021

Immagine di apertura: © Carlo Rescigno

www.pompeiisites.org