Per la prima volta in Italia, 59 immagini che esplorano l’universo creativo dell’artista svizzero tra i più apprezzati esponenti della fotografia di paesaggio, scattate in 22 Paesi di tutto il mondo. A Todi (PG) nelle tre sedi della Sala delle Pietre e del Museo Pinacoteca in Palazzo del Popolo, e del Torcularium nel Complesso delle Lucrezie, si tiene la mostra di Richard de Tscharner (Berna, 1947) dal titolo “Il canto della terra: un poema fotografico”. L’esposizione, organizzata da Photodi, è visibile dal 12 giugno al 22 agosto 2021.

Ispirato da grandi autori quali Ansel Adams e Edward Weston, in più di vent’anni di lavoro, Richard de Tscharner ha viaggiato per oltre 22 Paesi, dall’India all’Algeria, dall’Islanda al Perù, dall’Italia agli Stati Uniti, dalla Cambogia alla Francia, dal Vietnam all’Etiopia, ad altri ancora, spesso in luoghi inaccessibili o difficili da raggiungere, riportando immagini di paesaggi, rigorosamente su pellicola bianco e nero: il vero colore della fotografia, secondo Robert Frank.

Richard de Tscharner Fruit des vents Egitto 2010

Il suo approccio fotografico è squisitamente filosofico e meditativo. Richard de Tscharner ha particolare interesse per gli effetti che le trasformazioni geologiche hanno avuto sull’ecosistema, ovvero per la traccia lasciata dalle forze geologiche, come il fenomeno dell’erosione sulle rocce o quello del vento sulla sabbia dei deserti, che nel tempo hanno dato al nostro pianeta superfici così diverse e magiche.

 «La sua – spiega il curatore William A. Ewing – è una visione a lungo termine della terra e delle forze geologiche che l’hanno trasformata, non nel corso di millenni, ma di eoni. Tuttavia, non ha deciso di catturare ciò che è semplicemente bello o piacevole alla vista, ma immagini che mostrano le cicatrici e le “ferite” subite dalla terra. Il metodo di de Tscharner è lento, deliberatamente: si prende il suo tempo per fare ogni fotografia. Con questo approccio, l’artista soddisfa la sfida che si è posto, riassunta in modo eloquente dal fotografo che ammira di più, Ansel Adams: Una grande fotografia è una piena espressione di ciò che si sente di ciò che viene fotografato nel senso più profondo, ed è, quindi, una vera espressione di ciò che si sente della vita nella sua interezza».

Appassionato di musica classica, in particolare di Gustav Mahler, de Tscharner ha voluto costruire il percorso espositivo a Todi come un poema sinfonico, composto da tre movimenti, tanti quanti le sedi della mostra.

Accompagna la mostra una pubblicazione digitale, consultabile dal sito www.richarddetscharner.ch

M.C.S.
Fonte: CLP Relazioni Pubbliche, maggio giugno 2021
Immagine di apertura: Richard de Tscharner,
Ceremonie des masques, Mali 2005

RICHARD DE TSCHARNER. IL CANTO DELLA TERRA: UN POEMA FOTOGRAFICO
12 giugno – 22 agosto 2021

Todi (PG), Palazzo del Popolo | Sala delle Pietre (piazza del Popolo) Museo Pinacoteca di Todi (piazza del Popolo) Torcularium | Complesso delle Lucrezie (via Paolo Rolli)
Informazioni: tel. 347 570 7148
www.richarddetscharner.ch

Richard de Tscharner, Isla del Pescado, Bolivia 2008
Richard de Tscharner, Tant que leau coulera, Sudan 2010