La presenza di Dante aleggia tuttora in Casentino. Questi luoghi evocano, a partire dal loro paesaggio di colline, selve e ruscelli, la forma ‘classica’ dell’itinerario del viandante medievale o, come nel caso di Dante, non di un semplice viaggiatore ma di un fuggiasco in cerca di ospitalità e protezione. Nella terra che per prima lo accolse nel suo esilio, un omaggio all’Alighieri esule da Firenze, con opere delle Gallerie degli Uffizi: la mostra “Nel Segno di Dante. Il Casentino nella Commedia” è accolta nel castello dei conti Guidi, dove il Poeta scrisse una parte della Divina Commedia. Con l’occasione, si apre concretamente il programma espositivo ‘Terre degli Uffizi’, ideato e realizzato dal museo fiorentino insieme alla Fondazione CR Firenze, all’interno dei rispettivi progetti ‘Uffizi Diffusi’ e ‘Piccoli Grandi’ Musei.

Terre Uffizi, Poppi ph Stefano Casati

L’Alighieri, andando in Casentino, sperava in un ritorno in patria che non avvenne mai. I signori di queste terre furono onorati di averlo ospite e gli tributarono accoglienza e onori, proprio mentre in patria veniva condannato a morte in contumacia.

La mostra illustra cosa avvenne in base ai fatti storici. In tempi moderni poi, le terre del Casentino custodirono volentieri memoria del passaggio di Dante, tanto che, in pieno revival del Medioevo, vennero raggiunte da viaggiatori stranieri che le percorsero, lasciando diari e memorie, come racconta il catalogo della mostra edito da Polistampa.


LA MOSTRA
L’esposizione – promossa e organizzata dal Comune di Poppi dal 17 luglio al 30 novembre 2021, con la curatela scientifica di Alberta Piroci Branciaroli – presenta opere scelte in relazione alle tre Cantiche della Commedia: Inferno, Purgatorio e Paradiso. L’opera principale della mostra è il grande dipinto ottocentesco acquistato dalle Gallerie lo scorso anno in occasione del primo Dantedì, Francesca da Rimini nell’Inferno dantesco (1810), del romantico Nicola Monti. Si aggiungono, sempre dagli Uffizi, i pastelli di Beatrice Ancillotti Goretti Sposalizio di San Francesco con la Povertà (1903), e quattro disegni cinquecenteschi della Commedia di Federico Zuccari (Vedi approfondimento DeArtes qui. Accessibilità per ipovedenti vedi qui).

Nicola Monti, Francesca da Rimini nell’Inferno dantesco, Terre Uffizi, Poppi ph Stefano Casati

Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt ricorda che «Il Casentino è valle dantesca e proprio nel Purgatorio il Poeta lo abbraccia tutto con gli impareggiabili versi panoramici “indi la valle, come ’l dì fu spento, da Pratomagno al gran giogo coperse di nebbia…” (V, 115-117). Se nella sua varietà paesaggistica questa parte d’Italia si offre quasi come una scenografia naturale delle Cantiche, nella Divina Commedia ritroviamo puntualmente celebrati anche la storia, i personaggi, i fiumi, le cime e i centri spirituali di questo territorio meraviglioso, l’Arno e l’Archiano ‘rubesto’, Campaldino e Romena, il “gran sasso” della Verna… Dante è il genius loci del Casentino stesso, e proprio sulle orme del Sommo Poeta giunsero qui i viaggiatori del Grand Tour».

C.S.M.
Fonte: Portavoce Gallerie Uffizi, 16 luglio 2021
Immagine di apertura: Terre Uffizi, Poppi, ph Stefano Casati

NEL SEGNO DI DANTE – IL CASENTINO NELLA COMMEDIA
17 luglio – 30 novembre 2021

Info 0575 520516
info@castellopoppi.it
(4) Castello di Poppi | Facebook  
www.uffizi.it