Più candida, più levigata, più ‘in salute’ appare ora la ‘pelle’ delle statue della Loggia dei Lanzi, dal Perseo al Ratto di Proserpina. Sono appena terminate le delicate operazioni di cura e conservazione del patrimonio scultoreo del celeberrimo angolo di piazza Signoria, una sorta di sala all’aperto delle Gallerie degli Uffizi. I cui specialisti hanno condotto i lavori, che hanno interessato tutte le sculture, da quelle romane a quelle rinascimentali del Cellini e del Giambologna a quella ottocentesca di Pio Fedi, eliminando i materiali depositati sulla superficie delle statue, che rischiavano con il tempo di eroderne la superficie.


Città italiana, Emilio Tadini, anni ’80

DONATI TRE DISEGNI DI EMILIO TADINI
Attraverso una donazione degli eredi, il 4 agosto sono entrati a far parte della collezione di grafica moderna e contemporanea del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi, tre disegni di Emilio Tadini (Milano 1927-Milano 2002), opere rappresentative dell’artista, spiega la Casa Museo Spazio Tadini di Milano che oggi custodisce i suoi lavori.

Ne Le figure e le cose le figure e gli oggetti costituiscono gli elementi fondamentali dell’immaginario di Emilio Tadini, che guarda in particolare alle soluzioni della Pop Art

inglese per indagare il mistero dell’uomo.
Museo dell’uomo raffigura le sale di un museo. Su un grande piedistallo è collocata una testa d’uomo, una scultura attorno alla quale personaggi volanti ricordano gli elfi de “Le fiabe”, ultimo ciclo a cui l’autore si dedicò.

Città italiana, realizzato su carta da pacco, appartiene all’omonima serie delle “Città”, luoghi d’elezione dell’artista, che fanno da scenografia all’operato dell’uomo. In questo caso, la figura umana è assente, compaiono i palazzi e le abitazioni, rifugio e dimora.

Emilio Tadini fu pittore, scultore e designer, ma anche scrittore, poeta, saggista e traduttore di importanti autori (come Stendhal, Pound, Eliot, Célin), conduttore televisivo e scrittore di cultura per Il Corriere della Sera. Fu Presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Brera. Iniziò la sua attività letteraria nel 1947 sulla rivista Il Politecnico di Elio Vittorini e inaugurò la sua prima mostra nel 1960 alla Galleria del Cavallino a Venezia. Invitato alla Biennale di Venezia nel 1978 e nel 1982, la sua ultima retrospettiva si è tenuta a Milano nel 2001 a Palazzo Reale.


Giuseppe Sabatelli, La maga di Endor evoca davanti a Saul lo spettro di Samuele, 1841

ACQUISTATO IL BOZZETTO DI UN DIPINTO PERDUTO NEGLI USA
In occasione della ricorrenza del Giorno dell’Indipendenza americana, le Gallerie degli Uffizi hanno acquistato il bozzetto di un dipinto ottocentesco ritenuto perduto da molto tempo negli Stati Uniti. Si tratta de La maga di Endor evoca davanti a Saul lo spettro di

Samuele, realizzato nel 1841 dal pittore romantico Giuseppe Sabatelli. Si tratta del lavoro preparatorio per un quadro che il ricco latifondista Meredith Calhoun, in quegli anni in viaggio in Italia, comprò per la sua villa estiva a Huntsville, Alabama, o per quella

invernale, a New Orleans, Louisiana. Il dipinto compiuto fu spedito in America e a oggi risulta scomparso, così come altri due creati dal Sabatelli in quegli anni per lo stesso committente, raffiguranti Cornelia, madre dei Gracchi, e Torquato Tasso, che legge le sue poesie a Eleonora d’Este. Di quest’ultimo gli Uffizi conservano i disegni preparatori, mentre non resta alcuna traccia della Cornelia.

La Maga di Endor è esposta nella Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti.

Il caso del dipinto scomparso apre, con un contributo del direttore degli Uffizi Eike Schmidt, il numero 5 di Imagines, la rivista scientifica degli Uffizi, dedicato al convegno “Gli Stati Uniti e Firenze (1815- 1915): modelli artistici, ispirazioni, suggestioni”, organizzato nel settembre 2019. La pubblicazione è gratuitamente disponibile sul sito del museo.

LA MOSTRA SU DANTE A FORLÌ DIVENTA UN FILM
Oltre 40mila presenze in appena due mesi, nonostante le tante restrizioni imposte dalla pandemia, per “Dante. La visione dell’arte”, la grande mostra organizzata a Forlì per raccontare, nel settecentenario della morte, il mito del Sommo Poeta durante il trascorrere dei secoli (vedi approfondimento DeArtes qui). Questo è stato l’evento espositivo di maggior rilievo per numero di opere, impianto narrativo e approfondimento scientifico dedicato all’Alighieri in quest’anno di celebrazioni.

L’esposizione ora si trasforma, diventando un vero e proprio documentario d’arte che verrà diffuso a partire da settembre. Sarà realizzato come una visita guidata e commentata virtuale, nella rassegna mostre, forte di oltre 300 opere, grazie alla collaborazione di grandi maestri della ripresa cinematografica e della fotografia.

Gli Uffizi proseguono la celebrazione di Dante ancora durante questa estate con le mostre degli ‘Uffizi diffusi’, a Poppi (vedi approfondimento DeArtes qui) dove scrisse una parte della Divina Commedia, e a San Godenzo (vedi approfondimento DeArtes qui) l’ultimo luogo toscano dove l’esule sostò prima di lasciare per sempre la sua terra.

M.F.C.S.
Fonte: portavoce Gallerie Uffizi, 2 agosto, 4 agosto, 2 luglio, 12 luglio 2021

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