La Scala riapre al pubblico dopo la pausa estiva con un trittico rossiniano. Un classico, una nuova produzione e uno spettacolo visto una sola sera ripercorrono l’esplosione di musica, intelligenza e giovinezza con cui nel giro di soli tre anni, tra il 1813 e il 1816, il compositore poco più che ventenne rivoluzionò il genere glorioso dell’opera buffa italiana.

Si comincia con L’italiana in Algeri diretta da Ottavio Dantone. L’opera viene riproposta dal 10 settembre 2021 (repliche 13, 16, 18 settembre) nel classico allestimento di Jean-Pierre Ponnelle che aprì la Stagione 1973/74, unico caso di 7 dicembre “buffo” nella storia scaligera, qui ripreso da Grischa Asagaroff che di Ponnelle è stato assistente. Debutta alla Scala come Isabella il giovane mezzosoprano francese Gaëlle Arquez. Al suo fianco il basso Mirco Palazzi, mentre si alternano nella parte di Lindoro i tenori Maxim Mironov e Antonino Siragusa. Come Taddeo torna alla Scala Roberto De Candia. Elvira ha la voce di Enkeleda Kamani, Zulma è la giovane in rapida ascesa Svetlina Stoyanova e Haly Giulio Mastrototaro.

Leo Muscato ph Thilo Beu

Un nuovo Barbiere di Siviglia per la Scala (30 settembre; 2 e 5, 9, 11, 15 ottobre 2021). La prima nuova produzione in presenza di pubblico dopo i mesi drammatici della pandemia vede sul podio Riccardo Chailly, il cui legame con la musica di Rossini è antico e profondo ed è entrato nella storia dell’interpretazione. Per questo la decisione di presentare un nuovo Barbiere secondo l’edizione critica di Alberto Zedda del 2014 è un passaggio importante, sottolineato dal debutto alla Scala di un regista intelligente e poetico come Leo Muscato e un cast di sicuro interesse: Mattia Olivieri affronta il ruolo di Figaro accanto alla Rosina di Cecilia Molinari, mezzosoprano emergente formatasi a Pesaro con Alberto Zedda. Marco Filippo Romano è Bartolo mentre Maxim Mironov e Antonino Siragusa si alternano nella parte di Lindoro, particolarmente valorizzata dall’esecuzione integrale della partitura, e Mirco Palazzi è Basilio.

Mattia Olivieri

Torna Il turco in Italia applaudito una sola sera. Il Teatro alla Scala ha prodotto lo scorso anno un nuovo allestimento del capolavoro comico di Rossini, che qui vide la luce nel 1814. La produzione, andata in scena unicamente il 22 febbraio 2020 prima della chiusura dei Teatri a causa della pandemia, viene ora riproposta (13, 18, 20, 22 e 25 ottobre 2021), firmata da Roberto Andò, intellettuale e regista di cinema, opera e prosa, e premiato narratore. Direttore è Diego Fasolis. Il cast unisce la facilità belcantistica alla disinvoltura in scena: Rosa Feola, Erwin Schrott, Giulio Mastrototaro, Laura Verrecchia e Manuel Amati, Antonino Siragusa e Alessio Arduini.

È rossiniano anche il programma per i più piccoli: dal 10 ottobre riprendono le rappresentazioni de La Cenerentola per i bambini, per le scuole e per le famiglie.

M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa, 25 agosto 2021
Immagine di copertina: Gaelle Arquez credit Ben Dauchez

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