Dodici eventi, tutti in presenza: Paolo Rumiz, giornalista, scrittore e viaggiatore è il protagonista, a Pordenone della 27a edizione della rassegna monografica “Dedica”. Un’intensa settimana di conversazioni, libri, teatro, arte con l’autore e una serie di ospiti, secondo la formula dell’approfondimento che è da sempre uno dei punti di forza del festival. A Rumiz viene consegnato, nella giornata inaugurale, il Sigillo della Città di Pordenone, riconoscimento assegnato “a persone che onorano l’alto senso del sociale, della cultura e della politica”.

«Nei suoi reportage narrativi l’esperienza del viaggio non si limita ai soli resoconti descrittivi, ma si fa testimonianza viva e oggetto di riflessione sulle persone e sui luoghi.  I suoi libri sono ricchi di storie, di incontri e di curiosità. I suoi racconti ammaliano, interrogano e invitano a percorrere gli intricati sentieri della storia, della geografia, della memoria, delle diverse culture come opportunità per approfondire la consapevolezza di sé e l’incontro/confronto con l’altro» dice Claudio Cattaruzza, curatore del festival ideato e curato da Thesis Associazione Culturale.

Il primo giorno del festival, che si svolge dal 16 al 23 ottobre 2021, a presentare Rumiz al pubblico nel Teatro Verdi di Pordenone, è la scrittrice Federica Manzon, autrice della lunga intervista inserita nella monografia Dedica a Paolo Rumiz realizzata per l’occasione e che contiene due testi inediti di RumizAnatomia di un bloc notes e L’Europa spiegata a mio nipote – e altri contributi.

Paolo Rumiz Foto di Alessandro Scilllitani

LE MOSTRE
Tre sono le esposizioni, aperte fino al 14 novembre. “Luci a nordest. Immagini e parole dal Friuli Venezia Giulia”, nella Sala Esposizioni della Biblioteca civica, è la mostra fotografica dell’artista friulana Ulderica Da Pozzo, alla quale fanno da contrappunto i testi di Paolo Rumiz che del Friuli mette in risalto le molte bellezze ma anche le contraddizioni.

La Sala Novità della Biblioteca accoglie “Un infinito narrare”, con le illustrazioni realizzate per i libri di Paolo Rumiz da Cosimo Miorelli, live painter digitale che vive e lavora a Berlino e si muove fra illustrazione, fumetto, pittura e spettacoli di live-storytelling.

Il Museo civico di storia naturale ‘Silvia Zenari’ fa da cornice a “Il gerundio inverso”, che presenta mappe, libri, appunti, disegni, testi e memorabilia di Paolo Rumiz, addentrandosi nei meandri fascinosi del suo essere perennemente in viaggio.

PRESENTAZIONI EDITORIALI
Il festival si sposta a Sesto al Reghena, nell’Auditorium Burovich, in occasione de “Il filo infinito”, serata durante la quale Paolo Rumiz racconta il suo omonimo libro. Un viaggio nei monasteri benedettini dove si sono costruite le fondamenta dell’Europa, con la sola forza della fede e la fiducia nella formula dell’ora et labora. La narrazione è accompagnata dal gruppo vocale femminile Bodeča Neža diretto da Mateja Jarc, che esegue canti gregoriani.

Nel corso di “Una storia di argento e zaffiro”, nella Sala Capitol, condotta dal giornalista e blogger Alessandro Mezzena Lona, Paolo Rumiz presenta il suo nuovo libro Canto per Europa, (Feltrinelli)richiamo a ciò che siamo, a dove veniamo”. Nell’occasione riceve il Premio Crédit Agricole FriulAdria “Una vita per la scrittura”.

Immagine di repertorio. Dedica 2019, Foto Luca A. d’Agostino/Phocus Agency © 2019

TEATRO
Le produzioni teatrali per Dedica sono tre e si tengono nella Sala Capitol. “Il viaggio immobile”, lettura teatrale tratta dal libro Il Ciclope di Paolo Rumiz, drammaturgia e regia di Massimo Somaglino, con lo stesso Somaglino e le musiche originali, dal vivo, di Mario Arcari. Un’avventura dell’anima, in un’isola fuori dai tracciati turistici con un faro decisivo per le rotte che legano Oriente e Occidente.

L’attore, scrittore e viaggiatore Giuseppe Cederna racconta il libro Appia di Paolo Rumiz nella serata dal titolo “Il sogno dell’Appia”, la via simbolo unitario tra Nord e Sud e grandiosa porta di accesso alle meraviglie dell’antichità. 

“Canto per Europa” è una lettura scenica dall’omonimo nuovo libro di Paolo Rumiz, con la regia di Franco Però. Sul palco, lo stesso Rumiz, gli attori Lara Komar e Giorgio Monte, accompagnati dalle musiche dal vivo di Aleksandar Sasha Karlic e Vangelis Merkouris. Voci e suoni per raccontare il viaggio epico di quattro moderni argonauti e una profuga siriana che ridanno vita al mito che ha fondato l’Europa. Un’opera antica nel respiro e contemporanea nella denuncia. Con la partecipazione di Medici senza frontiere.

INCONTRI ALLE UNIVERSITÀ
Si intensifica il rapporto con il mondo accademico. Sono tre gli atenei che ospitano alcuni incontri di Dedica.

L’Università Ca’ Foscari di Venezia, in collaborazione con il festival Incroci di Civiltà e il Dipartimento di studi linguistici e culturali comparati, propone la conversazione “Il viaggio è la vita: incontro con Paolo Rumiz”, condotta da Alessandro Cinquegrani, critico letterario e scrittore.

Del viaggio e di come «in realtà non si viaggia per capire il mondo, ma per capire sé stessi» si parla anche nell’appuntamento che rinnova la collaborazione con la Klagenfurt Alpen-Adria-Universität. Rumiz dialoga con Martina Meidl, docente di Letteratura nel Dipartimento di Romanistica dell’ateneo e Marco Bianchi, Senior Lecturer nello stesso Dipartimento, nel corso di “In viaggio con Paolo Rumiz”.

Ancora il viaggio e quella frontiera che «è come la pelle dell’uomo, ci separa dagli altri ma ci mette anche in contatto con loro» sono i temi al centro della nuova sinergia instaurata con l’Università di Udine, tramite il Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale. Nell’ambito del Corso di laurea magistrale in Gestione del turismo culturale e degli eventi, l’ateneo ospita Rumiz in “Il viaggiatore di frontiera”, con Andrea Zannini, direttore dello stesso Dipartimento, professore ordinario di Storia moderna e saggista. 

Anteprima Dedica Festiva, agosto 2021. Il viaggio compiuto da Paolo Rumiz nel 2006, a bordo di una Topolino, lungo l’Appennino

FILM E MUSICA
A Cinemazero, in collaborazione con Pordenone Docs fest, viene proiettato “Il suono dell’Europa”, film-documentario di Alessandro Scillitani (Artemide Film/Italia 2021), che con la voce narrante di Paolo Rumiz conduce alla scoperta della European Spirit of Youth Orchestra, orchestra sinfonica giovanile fondata da Igor Coretti-Kuret, maestro triestino di lingua slovena, che riunisce giovani musicisti provenienti da vari Paesi europei e dell’area balcanica. Il film è preceduto da una conversazione con Rumiz, Coretti-Kuret e Scillitani.

Dedica si congeda dal suo pubblico nella Sala Capitol con Radio*Zastava, formazione unica nel panorama delle band europee di derivazione balcanica, che di coniuga la conoscenza di ritmi e melodie dell’Est Europa con background musicali che spaziano dal rock al punk, dallo swing alla libera improvvisazione, dal reggae alle pulsioni elettroniche.

INIZIATIVE COLLATERALI
Prosegue la collaborazione con il Salone Internazionale del Libro di Torino (dal 14 al 18 ottobre). Gli incontri di Dedica sono documentati nello spazio riservato al BookBlog, giornale online realizzato dai blogger del Liceo Grigoletti di Pordenone.

Tra le collaborazioni, il festival Vicino/lontano, il festival del giornalismo di Ronchi dei Legionari e il festival “Un mare di racconti”. Nell’ambito di quest’ultimo, Dedica organizza alla Barcolana di Trieste un incontro fra Paolo Rumiz e Bjorn Larsson.
Inoltre, incontri di Anteprima Dedica e iniziative rivolte a studenti di ogni età.

M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Gargano, 10 settembre 2021

DEDICA 2021 A PAOLO RUMIZ
16-23 ottobre 2021

Infopoint:
Thesis Associazione Culturale
Piazza della Motta 2, Pordenone
tel. 0434 26236
info@dedicafestival.it
le sere di spettacolo 366 9505094
Biglietteria: Teatro Verdi di Pordenone tel. 0434 247624
Dall’8 ottobre on line su dedicafestival.ticka.it
I posti eventualmente ancora disponibili in vendita nei luoghi degli spettacoli, dalle 19.45.

www.dedicafestival.it