Una delle figure più importanti e discusse dell’arte contemporanea a livello globale. Un artista che, dalla metà degli anni Settanta a oggi, ha rivoluzionato il sistema dell’arte internazionale. Jeff Koons ha realizzato opere che hanno suscitato un ampio dibattito critico e innescato polemiche, ottenendo però allo stesso tempo uno straordinario successo. La sua arte unisce pop, concettuale e postmoderno dimostrando come l’opera d’arte agisca quale metafora più ampia della società e della comunità.

A Firenze, Palazzo Strozzi ospita, dal 2 ottobre 2021 al 30 gennaio 2022, la nuova grande mostra “Jeff Koons. Shine”, sviluppata in stretto dialogo con l’artista e che accoglie prestiti provenienti dalle più importanti collezioni e dai maggiori musei internazionali. L’esposizione, che si pone come uno dei maggiori eventi d’arte contemporanea in Italia, è a cura di Arturo Galansino e Joachim Pissarro e propone come inedita chiave di lettura dell’arte di Koons il concetto di shine (lucentezza) inteso come gioco di ambiguità tra splendore e bagliore, essere e apparire.

Sala 1 Seated Ballerina© Jeff Koons, Photo Ela Bialkowska OKNOstudio

Protagoniste sono opere che raccontano oltre 40 anni di carriera, dalle celebri sculture in metallo lucido che replicano oggetti di lusso, come il Baccarat crystal set (1986) o gli iconici giocattoli gonfiabili quali i celebri Rabbit (1986) e Balloon dog (Red) (1994-2000), fino alla re-interpretazione di personaggi della cultura pop come Hulk (Tubas) (2004-2018), o alla re-invenzione dell’idea di ready-made con l’utilizzo di oggetti di uso comune come One ball total equilibrium tank (Spalding Dr. JK 241 Series) (1985).

Autore di lavori entrati nell’immaginario collettivo grazie alla capacità di unire cultura alta e popolare, dai riferimenti alla storia dell’arte alle citazioni del mondo del consumismo, Koons trova nell’idea di shine un principio chiave delle sue sculture e installazioni, che mirano a mettere in discussione il nostro rapporto con la realtà ma anche il concetto stesso di opera d’arte. Per Koons il significato del termine shine va oltre una mera idea di decorazione o abbellimento e diviene elemento intrinseco della sua arte.

Dotate di una proprietà riflettente, le sue opere accrescono la nostra percezione metafisica del tempo e dello spazio, della superficie e della profondità, della materialità e dell’immateriale. Le opere dell’artista americano pongono lo spettatore davanti a uno specchio in cui riflettersi e lo collocano al centro dell’ambiente che lo circonda. Come afferma lo stesso Koons: «Il lavoro dell’artista consiste in un gesto con l’obiettivo di mostrare alle persone qual è il loro potenziale. Non si tratta di creare un oggetto o un’immagine; tutto avviene nella relazione con lo spettatore. È qui che avviene l’arte».

A MILANO GAZING BALL
In occasione della mostra “Jeff Koons. Shine” a Palazzo Strozzi a Firenze, le Gallerie d’Italia – Piazza Scala, museo di Intesa Sanpaolo a Milano, dal 14 settembre al 7 novembre 2021 ospitano “Gazing ball. Centaur and lapith maiden” (2013), imponente opera dell’artista americano, che crea un ideale collegamento tra Milano e Firenze.

L’opera esposta a Milano fa parte della celebre serie Gazing ball, in cui Koons replica fedelmente celebri gruppi scultorei su cui sono appoggiate lucide sfere di vetro soffiato blu, decorazioni tipiche dei giardini della provincia americana. Nell’opera in mostra a Milano, la sfera specchiante è collocata sul calco in gesso tratto da una grandiosa scultura in marmo parte del frontone occidentale del Tempio di Zeus ad Olimpia in Grecia, raffigurante la lotta tra un centauro e una donna Lapita.

L’opera di Koons diviene un ibrido tra diverse dimensioni temporali e induce una riflessione sul rapporto tra pubblico e opera d’arte. È la sfera specchiante a essere la protagonista: attira lo sguardo, ammalia e cattura lo spettatore, e lo ingloba nell’opera insieme all’ambiente circostante.

M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Palazzo Strozzi 30 settembre 2021
e Ufficio Stampa Gallerie d’Italia, 14 settembre 2021
Immagine di copertina: Jeff Koons, Rabbit, 1986
acciaio inossidabile, Chicago, Museum of Contemporary Art
Museum of Contemporary Art Chicago, partial gift of
Stefan T. Edlis and H. Gael Neeson, 2000.21. © Jeff
Koons Serie Statuary – Sala 2

Ritratto 3© Jeff Koons, Photo Ela Bialkowska OKNOstudio

JEFF KOONS. SHINE
2 ottobre 2021-30 gennaio 2022
Firenze, Palazzo Strozzi
Informazioni e prenotazioni T. +39 055 2645155
prenotazioni@palazzostrozzi.org
www.palazzostrozzi.org

GAZING BALL. CENTAUR AND LAPITH MAIDEN
14 settembre al 7 novembre 2021
Gallerie d’Italia – Piazza Scala, museo di Intesa Sanpaolo a Milano
www.gallerieditalia.com  

Presentando il biglietto di ingresso di una delle tre sedi delle Gallerie d’Italia alla biglietteria di Palazzo Strozzi, e viceversa, verrà applicata una tariffa ridotta.