Madina, la nuova produzione del Teatro alla Scala che unisce teatro, canto e danza, con un inedito Roberto Bolle nel ruolo di cattivo e una straordinariamente coinvolta Antonella Albano, dopo il grande successo della prima assoluta al Teatro alla Scala (vedi annuncio DeArtes qui) approda in esclusiva assoluta sulla piattaforma streaming ITsART il 5 novembre 2021, in occasione del lancio Europeo della piattaforma dell’arte e della cultura italiana.

Tratta dal romanzo La ragazza che non voleva morire, ispirato a una storia vera e firmato dalla stessa curatrice del libretto, Emmanuelle de Villepin, Madina rappresenta un unicum nel panorama teatrale. La produzione del Teatro alla Scala trascende i canoni del classico balletto per dar vita a un’opera in cui ritmo e melodia si fanno corpo attraverso le musiche di Fabio Vacchi e le arti performative si fondono in uno spettacolo complesso ed emozionante, che prende vita attraverso le coreografie di Mauro Bigonzetti.

Il linguaggio universale del corpo non lascia scampo. Un corpo violato, oppresso, come quello di Madina, giovane donna interpretata da Antonella Albano, vittima della spirale di violenza perpetrata dalle truppe di occupazione sul suo Paese e succube dell’abuso fisico e psicologico da parte della sua stessa famiglia. Un inedito Roberto Bolle esce magistralmente dalla sua comfort zone per calarsi nei panni del feroce zio. Obnubilato dal disonore arrecato dalla nipote violata e dal fanatismo religioso, la costringe ad immolarsi come Kamikaze. Ma Madina si ribella a un destino imposto e sceglie la vita per sé e per gli altri.

La violenza, dunque, sembra essere il leitmotiv che, come un turbinìo inesorabile e senza via d’uscita, scandisce il drammatico incedere dell’azione. Tuttavia, uno spiraglio di luce esiste. Eros e Tanathos, vittima e carnefice, violenza e resilienza, anima e corpo: sono molteplici i topoi della tragedia classica presenti in Madina. Temi universali che trascendono lo spazio e il tempo. Perché “tutti potrebbero essere Madina”, eroina che reagisce con dignità ferrea alle sofferenze inflitte da un sistema profondamente abietto e crudele.

In questa produzione sono davvero coinvolte tutte le forme artistiche: accanto ai due protagonisti, in scena troviamo Martina Arduino e Gioacchino Starace, nei ruoli di Olga e Louis, Gabriele Corrado nel ruolo di Sultan e agli artisti del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala diretto da Manuel Legris, in un paesaggio teatrale e sonoro abitato dalle voci dell’attore Fabrizio Falco e dei cantanti Anna-Doris Capitelli e Chuan Wang. Il Maestro Michele Gamba dirige l’Orchestra e il Coro del Teatro alla Scala.  

COME VEDERE MADINA
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M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Teatro La Scala, 14 ottobre 2021
Contributi fotografici: Brescia e Amisano ©Teatro alla Scala

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