Il più grande ritrovamento in oro del periodo Anglo-Saxon in Inghilterra: sono venuti alla luce 131 monete d’oro e altri quattro oggetti anch’essi in oro, risalenti a 1.400 anni fa. L’HM Coroner sta conducendo un’inchiesta per determinare se l’importante rinvenimento nel West Norfolk costituisca un ‘Tesoro’ secondo i termini del Treasure Act (1996): due o più monete che contengano più del 10% di metalli preziosi e che abbiano più di 300 anni sono definiti ‘Tesoro’ e sono di proprietà della Corona. In genere, la Corona rivendica il reperto solamente se un museo accreditato desideri acquisirlo e sia in grado di pagare una ricompensa equivalente all’intero valore di mercato del ritrovamento.

IL TESORO
Sepolto poco dopo il 600 d.C., il tesoro del Norfolk occidentale contiene in totale 131 monete d’oro, la maggior parte delle quali sono ‘tremissi’ di Franconia, poiché a quella data non erano ancora state prodotte monete nell’East Anglia (n.d.r. il ‘tremisse’ era una moneta del tardo Impero romano. Fu coniato per la prima volta dall’imperatore Magno Massimo (383–388). Tremissi d’oro furono coniati sotto Carlo Magno nelle zecche della Toscana e dell’Italia settentrionale e anche da Franchi, Visigoti, Longobardi e Merovingi).

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Il tesoro contiene nove ‘solidi’ d’oro, una moneta più grande dell’impero bizantino del valore di tre tremissi, e altri quattro oggetti del nobile metallo: un oro bratteato (un tipo di ciondolo stampato), un piccolo lingotto d’oro e altri due pezzi d’oro che probabilmente erano parti di gioielli più grandi.

Nel momento in cui il tesoro fu seppellito, l’Inghilterra non era ancora unificata, ma era divisa in diversi regni anglosassoni più piccoli.
Di questi, il regno degli East Angles, che comprendeva i moderni Norfolk e Suffolk, era uno dei più importanti. Questa regione è anche una delle più ricche in ritrovamenti di materiale archeologico in metallo.

UN CASO INSOLITO
La maggior parte degli oggetti è stata trovata tra il 2014 e il 2020 da un cercatore di metalli che preferisce rimanere anonimo. Anche il proprietario terriero ha chiesto l’anonimato, perciò il reperto è descritto solo come proveniente dal West Norfolk. Questo primo scopritore ha segnalato tutti i suoi ritrovamenti alle autorità competenti. Però, dieci delle monete sono state trovate nel medesimo terreno da un secondo investigatore, David Cockle, che all’epoca era un poliziotto, ma non denunciò la sua scoperta e tentò di vendere le monete. Riconosciuto colpevole di furto fu condannato a 16 mesi di carcere e fu licenziato dalla polizia.

Tutti gli oggetti sono quindi stati trovati in un unico campo, dove già nel 1990 fu trovata una singola moneta d’oro, ossia prima dell’introduzione del Treasure Act del 1966, che quindi non fa parte del ‘Tesoro’ anche se appartiene allo stesso gruppo di reperti. Due monete risultano già vendute nel canale del commercio antiquario e se ne sono perse le tracce.

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I PRECEDENTI RITROVAMENTI
Prima d’ora, il più grande tesoro numismatico di questo periodo era un borsellino contenente 101 monete scoperto a Crondall nell’Hampshire nel 1828. Sepolto intorno al 640 d.C., il tesoro conteneva monete anglosassoni, franchi e frisone, insieme a una moneta dell’impero bizantino, coniata a Costantinopoli.

Ci fu poi il tesoro dello Staffordshire, scoperto nel 2009 da Terry Herbert e risalente alla metà del VII secolo, che conteneva oltre 5,1 kg di oro e 1,4 kg di argento. Sebbene il tesoro dello Staffordshire sia attualmente il più grande ritrovamento di metalli preziosi del periodo, non conteneva monete.

La scoperta più famosa di questo periodo fu una nave sepolta a Sutton Hoo nel Suffolk, recentemente descritta nel film The Dig, e datata tra il 610 e il 640 d.C. La nave sepolta di Sutton Hoo includeva una borsa di 37 monete d’oro, tre dischi d’oro bianco della stessa misura delle monete e due piccoli lingotti d’oro, oltre a tanti altri oggetti in oro.

Una tomba importante fu scoperta nel 2003 a Prittlewell nell’Essex, probabilmente sepolta pochi anni prima della nave di Sutton Hoo, e contenente due monete d’oro e altri oggetti d’oro.

Il Norwich Castle Museum spera di acquisire il tesoro, con il pieno sostegno del British Museum.

M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa The British Museum, 3 novembre 2021

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