È l’Annunciazione di Tiziano il Capolavoro per Milano 2021, iniziativa giunta alla sua XIII edizione. A inaugurare il palinsesto di celebrazioni per i primi 20 anni di attività del Museo Diocesano, viene esposta la tela, di grandi dimensioni, opera della piena maturità del maestro veneto, proveniente dal Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli, in deposito dalla chiesa di San Domenico Maggiore a Napoli, patrimonio del Fondo Edifici di Culto amministrato dal Ministero dell’Interno. La tela di Tiziano è visibile dal 6 novembre 2021 al 6 febbraio 2022, al Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano.

IL DIPINTO
Eseguito attorno al 1558, il dipinto è stato realizzato da Tiziano Vecellio (1490-1576) per la famiglia Pinelli, banchieri e mercanti di origini genovesi trasferitisi a Napoli, per la loro cappella dedicata da Cosimo Pinelli alla Vergine Annunciata nel 1575, che si trovava nel transetto della chiesa napoletana di San Domenico Maggiore, l’unica al mondo ad aver conservato insieme dipinti di Raffaello, Tiziano e di Caravaggio.

Firmata “Titianus f” sull’inginocchiatoio, l’opera costituisce uno dei capisaldi della maturità dell’artista e rappresenta un raro episodio di pittura veneta nella Napoli del Cinquecento. Eseguita alla fine degli anni cinquanta, la tela rivela i più alti raggiungimenti del Tiziano maturo evidenti negli straordinari effetti luministici, nella resa dei bagliori che intridono la materia pittorica e nella libertà della composizione.
Catalogo Silvana Editoriale.

5 NOVEMBRE 2001 – 5 NOVEMBRE 2021
BUON COMPLEANNO MUSEO DIOCESANO!
Numerose sono le proposte per celebrare i primi 20 anni di attività Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano: oltre all’esposizione dell’Annunciazione di Tiziano, il grande murale degli Orticanoodles, il Presepe di Francesco Londonio e una mostra d’arte contemporanea. La direttrice Nadia Righi conferma la propria soddisfazione per poter festeggiare il compleanno «con iniziative nuove fortemente identitarie e indicative del percorso intrapreso dal museo dalla sua fondazione».

LA STORIA DEL MUSEO  DIOCESANO DI MILANO
Iniziò il 5 novembre 2001, quando il cardinale Carlo Maria Martini lo inaugurò, portando a termine un progetto a cui diedero il loro decisivo contributo alcune delle più grandi figure di arcivescovi milanesi del Novecento. Le origini del museo risalgono infatti a una prima intuizione del beato Ildefonso Schuster del 1931, poi ripresa dal cardinal Montini nel 1960 che indicò come sede del nuovo Museo i chiostri di Sant’Eustorgio, uno dei luoghi cardine per la storia del cristianesimo ambrosiano. Spettò al cardinal Martini, negli anni ottanta del secolo scorso, il difficile compito di dare inizio ai lavori di ricostruzione dei chiostri, gravemente danneggiati dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.

PRESEPE LONDONIO: CAPOLAVORO DEL 700 SU CARTA
Il museo presenta, dal 25 novembre 2021 al 6 febbraio 2022, la nuova e straordinaria acquisizione, uno dei capolavori d’arte sacra del XVIII secolo milanese: il Presepe Londonio, composto da circa 60 personaggi, dipinti su carta o cartoncino sagomati, che costituivano almeno tre nuclei di “presepi di carta” distinti. La maggior parte di essi sono stati dipinti da Francesco Londonio (1723-1783), uno dei più importanti artisti lombardi del Settecento, specializzato proprio in presepi, in scene campestri e raffigurazioni di animali.

L’opera, acquisita nel 2018 dal Museo Diocesano di Milano, grazie alla donazione di Anna Maria Bagatti Valsecchi, recentemente restaurato, proviene dalla collezione Cavazzi della Somaglia, nella Villa Gernetto a Lesmo, ed è uno dei pochi presepi settecenteschi lombardi di questo tipo.

Il presepe era destinato, in origine, a essere allestito durante il periodo natalizio in un salone di Villa del Gernetto a Lesmo, in Brianza, acquistata nel 1772 dal Conte Giacomo Mellerio (1711-1782), presso la quale il Londonio era solito passare lunghi periodi di villeggiatura. Nel corso dell’Ottocento, gli eredi Mellerio, quando fu chiara l’importanza e la rarità del complesso, fecero montare le sagome entro cornici ovali o rettangolari che furono usate come decoro stabile per i saloni della residenza brianzola. Il Presepe del Gernetto, noto alla critica, è citato nella storiografia e in tutte le pubblicazioni dedicate a Francesco Londonio e al presepe in Lombardia.

IL MURALE DI ORTICANOODLES
In questi suoi primi vent’anni, il Museo Diocesano si è dimostrato aperto alle diverse espressioni artistiche che compongono l’universo creativo contemporaneo. Va in questa direzione l’idea di affidare a Orticanoodles, una realtà composta da autori protagonisti sulla scena dell’arte urbana dai primi anni 2000, la realizzazione di un grande murale sulla parete esterna del museo, lungo il lato che si affaccia su Parco delle Basiliche e su Corso di Porta Ticinese. Il progetto ha titolo “Icons. Un murale partecipato al Museo” ed è realizzato in modalità “partecipata” attraverso un percorso di alternanza scuola lavoro con gli studenti del liceo artistico “Sacro Cuore” di Milano.

Al volto di Carlo Maria Martini, il fondatore del museo milanese, si affiancano i ritratti di Sant’Ambrogio e San Carlo Borromeo, figure di spicco per il cristianesimo ambrosiano. Queste “icone” si intervallano, frastagliandosi e integrandosi, con alcuni dei capolavori della collezione permanente del museo, raffigurando così all’esterno ciò che si trova al suo interno.

ESPOSIZIONE OPERE CONTEMPORANEE DAI DEPOSITI
In occasione del Ventennale, inoltre, nell’ala al piano terreno, è esposta una selezione di opere di arte contemporanea solitamente custodite nei depositi, di autori quali William Congdon, Guido Pajetta, Remo Bianco, Beppe Devalle, Claudio Olivieri e Valentino Vago.

C.S.M.
Fonte: CLP novembre 2021

Museo Diocesano Carlo Maria Martini
p.zza Sant’Eustorgio, 3, Milano
T. +39 02 89420019
www.chiostrisanteustorgio.it