La mostra presenta i momenti chiave della carriera di Anish Kapoor accanto a un corpo di lavori inediti. Per la prima volta vengono esposte le nuove opere fortemente innovative, create utilizzando la nanotecnologia del carbonio, così come i recenti dipinti e le sculture che testimoniano la vitalità e la spinta visionaria della sua attuale produzione artistica. In concomitanza con la prossima Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, dal 20 aprile al 9 ottobre 2022,dedicano una straordinaria mostra a Anish Kapoor (nato a Mumbai in India nel 1954, vive e lavora a Londra), internazionalmente riconosciuto e considerato uno degli artisti più influenti di oggi.

Il direttore Giulio Manieri Elia spiega che «Kapoor, in virtù delle sue originali e profonde ricerche sul colore, sulla luce, sulla prospettiva e sullo spazio, va alla radice stessa dei principi della pittura rinascimentale veneta, ne indaga l’essenza e riesce a dialogare intimamente su un piano ideale – potremmo dire anche concettuale – con l’opera di Giovanni Bellini, di Giorgione, di Tiziano, di Veronese e di Tintoretto». Aggiunge il curatore Taco Dibbits: «Tutti gli artisti, per quanto all’avanguardia e contemporanei, sono sempre in dialogo con quelli che li hanno preceduti».

Anish Kapoor, Diana Blackened Reddened, 2021, Photograph: Dave Morgan ©Anish Kapoor. All rights reserved SIAE, 2021

LA SEDE DI PALAZZO MANFRIN
Il percorso espositivo si arricchisce di una seconda e prestigiosa sede: lo storico Palazzo Manfrin, nel sestiere Cannaregio di Venezia, alla cui collezione originariamente apparteneva un nucleo significativo di capolavori oggi esposti all’interno del Museo.

Palazzo Manfrin, acquistato nel 1788 dal conte Girolamo Manfrin, ricco commerciante di tabacco, il quale aveva trasformato il primo piano dell’edificio in una galleria d’arte, è stato considerato per la sua raccolta di dipinti, ma anche di sculture, libri e stampe, una sorta di “completamento del patrimonio di pittura veneziana esposto all’Accademia di Belle Arti”.

Foreground: Descent into Limbo, 1992-2016, Background: Healing of St. Thomas, 1989 ©Anish Kapoor. All rights reserved SIAE, 2021

La Galleria era divenuta una delle maggiori attrazioni turistiche di Venezia, visitata, tra gli altri, da Antonio Canova, Lord Byron, John Ruskin ed Edouard Manet. Quando, intorno alla metà dell’Ottocento, le opere della collezione furono vendute, dopo la morte di Manfrin, il patrimonio delle Gallerie dell’Accademia si arricchì di ventuno dipinti trai quali alcuni dei suoi maggiori capolavori: di Giorgione, Andrea Mantegna, Hans Memling, Nicolò di Pietro, Girolamo Savoldo, Alessandro Bonvicino, detto Moretto.

È quindi significativo il legame tra Palazzo Manfrin, scelto da Kapoor come sede della sua fondazione artistica, e le Gallerie, che rappresentano la più importante collezione d’arte veneziana e veneta del mondo. Alla storia di Venezia e della sua tradizione pittorica, Anish Kapoor attinge come fonte d’ispirazione e creatività.
Catalogo edito da Marsilio Arte.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa Marsilio, 12 novembre 2021
Immagine di apertura:
Anish Kapoor, Sacrifice, 2019, Photograph: Dave Morgan
©Anish Kapoor. All rights reserved SIAE, 2021

ANISH KAPOOR
20 aprile – 9 ottobre 2022

Gallerie dell’Accademia
Campo della Carità, Dorsoduro 1050, Venezia
Palazzo Manfrin
sestiere Cannaregio, Venezia
www.gallerieaccademia.it