L’area archeologica di “Halaesa Arconidea” nel territorio di Tusa (ME), risalente al 403 a.C., è stata depredata da scavi clandestini, similmente a quanto avvenuto in altri siti siciliani. Grazie ai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, sono stati restituiti allo Stato oltre 11 mila reperti archeologici. A seguito di una brillante attività investigativa, si è giunti al sequestro, in due diverse abitazioni a Caronia (ME) e a Siracusa, di questo tesoro culturale, imponente per numero e per valore dei beni, costituito da lucerne, pesi da telaio, testine, oscilla, tessere di mosaico, elementi in pasta vitrea, elementi in bronzo, frammenti ceramici risalenti a varie epoche (arcaica, a vernice nera, rosa, di età medioevale), corredati da “pizzini” con l’indicazionedei siti archeologici siciliani di provenienza, tra i quali Himera, Morgantina e Megara Hyblea.

Le indagini, attivate a seguito di una segnalazione giunta alla Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Messina, e il successivo recupero sono frutto del lavoro svolto dai Carabinieri TPC di Palermo, con il Comandante Maggiore Gianluigi Marmora,in collaborazione con la dipendente Sezione di Siracusa e il Comando Compagnia Carabinieri di Santo Stefano di Camastra, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti. È stata emessa una denuncia per ricerche archeologiche non autorizzate e impossessamento di beni culturali appartenenti allo Stato, reati previsti dal “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”.

Questo recupero è il prodotto della mirata e costante attività di controllo e di monitoraggio dei siti archeologici siciliani svolta dal Comando TPC, in sinergia con i Comandi dell’Arma territoriale e gli Enti regionali di tutela, finalizzata anche all’individuazione di raccolte amatoriali non autorizzate dalle autorità competenti, che causano danni irreparabili e permanenti nelle aree archeologiche. L’operazione costituisce un importante segno della presenza dello Stato nellaprevenzione e nella repressione dei reati contro il patrimonio culturale.

C.S.M.
Sala Stampa Comando TPC, 27 novembre 2021