La mostra riunisce per la prima volta l’intera produzione grafica e pittorica dell’artista seicentesca Plautilla Bricci, presentando un Ritratto di architettrice, probabile effigie della stessa, accanto a capolavori anch’essi inediti o poco conosciuti dei maestri a lei vicini. In occasione della riapertura al pubblico della Galleria Corsini, le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma propongono “Una rivoluzione silenziosa. Plautilla Bricci pittrice e architettrice”, a cura di Yuri Primarosa e visibile dal 5 novembre 2021 al 19 aprile 2022.

Dopo molti mesi di lavori la Galleria Corsini riapre con una mostra che celebra un’artista portata di recente all’attenzione del grande pubblico da Melania Mazzucco nel romanzo “L’architettrice”, afferma Flaminia Gennari Santori. La Galleria accoglie ora i visitatori con una rete wi-fi, una guida digitale gratuita e servizi di accoglienza rinnovati, oltre agli interventi conservativi effettuati sulle decorazioni settecentesche.

Plautilla Bricci Madonna col Bambino

GLI APPROFONDIMENTI:
PLAUTILLA BRICCI
Plautilla Bricci (Roma, 1616 – post 1690) era figlia d’arte, e nella bottega romana di suo padre Giovanni acquisì molto di più dei soli rudimenti nel disegno e nel colorire. Il padre infatti, oltre a dipingere insegne di botteghe e a impiastricciare muri e tele nell’entourage del Cavalier d’Arpino, era anche musicista e compositore dilettante, attore e commediante, poligrafo e poeta.

La Madonna col Bambino di Santa Maria in Montesanto (1640 circa) conserva sul retro la firma dell’artista giovinetta assieme a una relazione che informa come, a ultimare l’opera, sarebbe stata la Madonna stessa. Mossa da una devozione autentica, Plautilla era destinata a vivere in odore di santità. Questo esordio legato a un evento miracoloso le garantì un posto d’onore nella produzione in serie di immagini devozionali di sante vergini e martiri.



Prospetto facciata verso ponente del Vascello da Elpidio Benedetti

Entrò in contatto con l’abate Elpidio Benedetti, servitore prima del cardinale Giulio Mazzarino e poi di Jean-Baptiste Colbert nelle funzioni di agente di Luigi XIV. Così Plautilla poté cimentarsi nell’esecuzione di importanti pale d’altare, nell’ideazione di apparati decorativi e nella progettazione di altre opere insigni.

Per lei fu coniato il nuovo termine di “architettrice”, un settore artistico tradizionalmente riservato ai soli uomini. Nel 1662-1663 ebbero inizio i lavori della sua opera più famosa, la Villa Benedetta fuori Porta San Pancrazio, detta “il Vascello”, distrutta nel 1849 durante l’assedio francese di Roma. A quel cantiere avevano preso parte artisti del calibro di Bernini, Cortona e Grimaldi, ma era stata Plautilla a dirigerne le maestranze, in una rivoluzione silenziosa.

LA MOSTRA
Elpidio Benedetti era un artista dilettante egli stesso, in stretto rapporto con alcuni dei più famosi maestri dell’epoca, come Gian Lorenzo Bernini, di cui si espone un magnifico busto in terracotta di papa Alessandro VII; Pietro da Cortona, evocato con un potente Ritratto del cardinale Giulio Mazzarino, presentato al pubblico per la prima volta; Andrea Sacchi, Giovan Francesco Grimaldi e Giovan Francesco Romanelli, autore della splendida Madonna del Rosario proveniente dalla chiesa dei Santi Domenico e Sisto a Roma, restaurata per l’occasione nel laboratorio delle Gallerie Nazionali.

Plautilla Bricci San Luigi di Francia tra la storia e la fede

Si possono ammirare in mostra, inoltre, un ambizioso progetto della Bricci per la scalinata di Trinità dei Monti (1660), la vasta lunetta da lei dipinta per i Canonici lateranensi (1669-1673) e altre due sue tele conservate a Poggio Mirteto, restaurate per l’occasione. Chiude l’esposizione un prestito eccezionale: il quadro d’altare raffigurante San Luigi IX di Francia tra la Storia e la Fede dipinto da Plautilla per la cappella di San Luigi (1676-1680) nella chiesa dei Francesi, interamente progettata dall’architettrice per l’abate Benedetti, accanto alla cappella Contarelli.
Catalogo stampato da Officina Libraria.

LA SCOPERTA DI DOCUMENTI INEDITI
La scoperta di documenti inediti sulla vita di Plautilla, l’identificazione di nuove opere e il restauro dei suoi progetti architettonici conservati presso l’Archivio di Stato di Roma – esposti per la prima volta assieme a una nuova tavola proveniente da una collezione privata – consentono di fare nuova luce su questa affascinante figura di artista, unico architetto donna dell’Europa preindustriale.  


   

  

M.C.S. 
Ufficio Stampa Bonmassar, 4 novembre 2021
Immagini della mostra: foto Alberto Novelli

UNA RIVOLUZIONE SILENZIOSA. PLAUTILLA BRICCI PITTRICE E ARCHITETTRICE
5 novembre 2021 – 19 aprile 2022 

Galleria Corsini
via della Lungara 10, Roma
www.barberinicorsini.org

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